22 dicembre 2010: l’apocalisse corre sul filo di Skype, che crolla improvvisamente e va in tilt. Ma perché? Ecco i motivi…
Oh-oh, s’è rotto Skype. E’ successo proprio nel mentre di quella chiamata intercontinentale alla zia americana, o nel momento clou della chattata con il nostro (o la nostra) partner lontano. L’icona del programma è diventata grigia e nessuno ha capito più nulla. Twitter e Facebook, al solito, sono stati invasi da feedback negativi di utenti agitati, come in preda a convulsioni da apocalisse 2.0. Il punto è che Skpype ha avuto un blackout. E l’azienda non ne conosce il motivo.
Inizialmente, dal blog ufficiale del software di telecomunicazioni gratuito più diffuso al mondo, un portavoce ha fatto capire che il problema poteva essere legato ad alcune precise versioni di Skype (leggi QUI). Qualche ora dopo la stessa persona ha fatto sapere che il guasto si sarebbe risolto in poche ore. A dir la verità, chi scrive, ha tuttora problemi a comunicare con i suoi contatti. L’ultimo aggiornamento del blog, conferma che il mancato login o il malfunzionamento sono da ricondurre alle versioni enterprise del software per Windows (leggi QUI). Non è la prima volta che Skype subisce un tracollo di questo tipo.
Era già successo nel 2007 e il problema si era protratto per più di un giorno intero. Tre anni dopo, invece, proprio alla soglia record dei 25 milioni di iscritti, il software ha sperimentato una nuova anomalia. Che, però, non è ancora chiaro quando potrà essere riparata. Aspettiamo, nel frattempo, rinunciando magari alle nostre obbligate chiamate intercontinentali natalizie.
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