Il trio femminile sarà ospite del quinto appuntamento della rassegna realizzata assieme all’etichetta indipendente XXXV
Giovedì 29 dicembre quinto appuntamento con “Foodstock”, la rassegna realizzata in coproduzione con l’etichetta discografica indipendente XXXV e con la partnership del Campania ECO Festival. A cucinare e cantare per noi ci saranno le Assurd. Ai fornelli assieme a loro il Rural Chef Fiore De Nicola e il sound il selector Tony Ponticiello.
Ma chi sono le Assurd?
Le “ASSURD” nascono nel ’93 e riprendono i canti e le musiche delle tradizioni popolari del sud Italia, e sono: Cristina Vetrone (voce, organetti); Enza Prestia (voce, tamburi a cornice); Lorella Monti (voce, tamburello).
Il loro apprendimento avviene, per un verso, direttamente dai vecchi cantori, per l’altro si avvale delle registrazioni esistenti sull’argomento, fondendo così la metodologia della cultura contadina, dove da secoli si vive la festa come momento in cui si tramandano oralmente le tradizioni, con quelle che sono le ricerche della più moderna etnomusicologia. E, a tal proposito, si veda il materiale raccolto, dal secondo dopoguerra in poi, da Alan Lomax, Diego Carpitella, Ernesto De Martino e Roberto Leydi, i quali hanno lasciato delle tracce di un interesse assoluto su queste musiche e queste tradizioni.
E da queste fonti, le Assurd, hanno ripreso, tra l’altro, le tammurriate (canti e danze della tradizione campana), le pizziche (legate al fenomeno del tarantismo pugliese), le tarantelle, i canti di protesta legati al mondo del lavoro e all’emigrazione, e le serenate.
Negli anni, inoltre, il repertorio si è ampliato e arricchito con composizioni originali, fornendo un senso di continuità e costante movimento alla tradizione
Womans – Vocals – World
Quel che resta è un senso di reazione all’immobilità, uno straripante desiderio di danzare, evocato da voci strazianti e felici insieme.
The Rural Pub è il primo progetto di pub – locale con sede a Lancusi di Fisciano, a poche centinaia di metri dell’Università degli studi di Salerno – con un menù interamente a base di prodotti locali a km 0 frutto di una rete di produttori locale. Il progetto è di quelli ambiziosi: portare cibi genuini e stagionali sui tavoli di un pub (il tutto a prezzi da pub) che rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modo di intendere la cucina. Una dimostrazione che si può fare a meno della catena di intermediazione” che le grandi multinazionali mettono in atto fornendo cibi di qualità discutibile a prezzi relativamente alti. Al Rural Pub la convenienza è sia del produttore che mostra il proprio prodotto e mostra il suo nome che del consumatore che può usufruire di cibo d’eccellenza a prezzi da pub (a causa della mancanza di mediazioni). www.ruralpub.it