Foto-di-archivio-del-Salone-del-Restauro
Foto Di Archivio Del Salone Del Restauro

 

Dal 6 all’8 aprile la storica sede ferrarese di Restauro riapre le porte per accogliere un pubblico sempre più ampio, con un nuovo sottotitolo che diventa manifesto di questa XXIII edizione: Salone dell’Economia, della Conservazione, delle Tecnologie e della Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali.

Il Salone 2016, che sarà inaugurato alle ore 11 dal Ministro Dario Franceschini, vuole coinvolgere ed è stato a sua volta coinvolto all’interno di un programma di grandi riforme e cambiamenti in seno alle nuove politiche ministeriali in ambito di gestione del patrimonio culturale.

ALCUNI NUMERI

Rispetto agli anni passati, la XXIII Edizione del Salone 2016 ha ampliato ancor di più il suo ricco ventaglio di appuntamenti ed eventi, offrendo al pubblico una vasta scelta di proposte innovative e stimolanti. Saranno ben 280 gli espositori presenti nell’ampia cornice di 16.000 mq di Ferrara Fiere.

In quest’ottica infatti si collocano nelle tre giornate di manifestazione ben 130 tra convegni e seminari e 9 eventi e mostre, che permetteranno ai visitatori di sfruttare a pieno il tempo che dedicheranno all’esperienza del Salone 2016.

La XXIII Edizione presenta una nuova veste che è stata cucita insieme al MiBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, partner storico della manifestazione, che ha individuato nel Salone la giusta cornice per rappresentare il Sistema Museale Italiano in tutta la sua interezza e complessità. In concomitanza e all’interno di Restauro prenderà, infatti, vita MUSEI, un’occasione per 5000 musei italiani, forti quest’anno di un aumento della media dei visitatori del 6%, di incontrare una platea di espositori, che rappresentano gli interlocutori di tutte le realtà museali, pubbliche e private, con cui intrecciare un dialogo collaborazioni. Sono aziende provenienti da settori quali illuminotecnica, climatologia, software e altre tecnologie, accoglienza, guardiania, ristorazione, bookshop e merchandising, allestimenti, trasporto opere d’arte, archiviazione e catalogazione,che vanno ad aggiungersi al restauro architettonico, perno della manifestazione, e che si affiancheranno ai consueti espositori andando a comporre un panorama ancora più ricco e qualitativamente elevato.

Inerente al focus portato dal Ministero si segnala il seminario tematico Musei & Musei. Verso il sistema museale nazionale?, organizzato da ANMLI – Associazione Nazionale Musei Locali Istituzionali col patrocinio del Comune di Ferrara, che si terrà venerdì 8 aprile.

Alla luce delle riforme del Ministero è stata conferita l’autonomia a 20 musei statali di particolare rilievo, i cui direttori responsabili sono stati nominati attraverso una selezione internazionale, e si sono creati per i restanti musei statali i Poli Museali Regionali, che coordinano il servizio pubblico di fruizione e di valorizzazione sul territorio, avendo la possibilità di creare il sistema museale nazionale, con accordi con gli altri enti e le organizzazioni non statali.

Il seminario s’interroga, dunque, su quali riflessi possa avere la riforma sui musei appartenenti agli Enti Locali, che rappresentano e sono la maggioranza dei musei italiani; sulle modalità di organizzazione del sistema museale nazionale; su quali sinergie si potranno attivare per il territorio e su quali potranno essere i benefici ma anche le criticità per i musei degli enti locali.

A discuterne ci saranno importanti esponenti del mondo culturale e ministeriale italiano.

Inoltre, nell’ambito del progetto internazionale “La città dei musei. Le città della ricerca” si inserisce Musei / Musées / Museums, il primo spazio creativo aperto per i progetti di ricerca nazionali e internazionali sui musei. Il 7 Aprile due saranno gli incontri, coordinati da Letizia Caselli, che proseguiranno il dibattito sul significato dell’istituzione museale, in un momento in cui si pone l’urgenza di riflettere assieme su un futuro possibile fatto non solo di grandi mostre e di consumo effimero, ponendo il giusto accento sullo statuse il ruolo del patrimonio comune e locale.

LE NOVITÀ

Non finiscono qui le novità di questo Salone 2016 che per la sua XXIII Edizione torna a collocarsi nel mese di aprile, consueto periodo ad esso dedicato, dopo lo slittamento a maggio della scorsa edizione, in concomitanza con l’inaugurazione di Expo Milano 2015.

Un’edizione dunque ricca di innovazioni, non solo nei contenuti, che porteranno valore aggiunto alla manifestazione.

Prima fra tutte l’ingresso sarà gratuito, questo nell’ottica di favorire una maggior possibilità di fruizione libera della cultura, permettendo a un pubblico sempre più numeroso e diversificato di avvicinarsi al nostro Patrimonio Culturale.

Ulteriore conferma del fatto che questa edizione ha recepito e fatto proprie le nuove direttive ministeriali e il rinnovato spirito che contraddistingue l’attuale gestione del Patrimonio Italiano, caratterizzato da maggiori investimenti, è l’ampio interesse riservato a temi quali il rilancio del Turismo Culturale nel nostro Paese e una serie di facilitazioni (ARTBONUS), che diano un ulteriore innesco al prezioso settore dell’Economia Culturale.

Insieme al Ministero, la XXIII edizione può vantare anche la presenza di grandi istituzioni, quali la Regione Emilia-Romagna, che presenterà il punto di attuazione del programma di restauro in rapporto al sisma del 2012 e il ritorno di storici partner tra gli Enti Istituzionali vicini al settore Culturale come l’IBC – Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna

Articolo precedente3 GIORNI ALL’ARENA DI MILANO: 40.000 RAGAZZI IN PISTA
Articolo successivoPASSEGGINI DI ULTIMA GENERAZIONE IN MOSTRA A MILANO. 12-17.04.2016