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Forum Ricettivita

MILANO  2° Forum della ricettività in appartamento

Milano presso la Camera di Comemrcio si è svolto il 2° Forum sulla ricettività il 15 novembre 2016. Un piccolo passo per gli Host milanesiorganizzato da RESCASA  Sala Colucci gremita come lo scorso anno di Host, giornalisti e dipendenti Unione/ Confcommercio. Il convegno rispetto alla prima edizione è stato decisamente meno didascalico ed autoreferenziale e molto più interessante, merito di contenuti realmente espressione di questo contesto peraltro ricco di spunti e di continui aggiornamenti.

Raffaele Paletti (ResCasa)

Raffaele Paletti di ResCasa si conquista immediatamente la simpatia quando anticipa che… stavolta avrebbe letto! In effetti lo scorso anno a braccio non era stato esattamente aulico e cartesiano nello sviluppo del suo pensiero, mentre ieri ha espresso con grande lucidità e convinzione una posizione quasi… rivoluzionaria rispetto a pochi mesi prima, a significare un cambiamento di rotta che lui stesso ha sottolineato più volte con questi termini: “non più stesso mercato stesse regole ma piuttosto un nuovo mercato che necessita di nuove regole!” Questo da solo forse giustifica l’assenza di ANBBA che invece combatte casa per casa nei Gruppi Social una battaglia sul “Tutti in Regola!” piuttosto che “ospitare in regola” dove ovviamente si invocano le medesime severe norme cui devono sottoporsi i B&B italiani per esercitare. Dell’ottimo discorso di Paletti è giusto riportare un’opinione tutt’altro che banale, riferita alla legge regionale, sulla quale esprimendosi un po’ alla Obama traccia il solco che lo divide dalle altre associazioni di Alberghi e paralberghiero: “una legge che non accontenta nessuno è una buona legge…”.

Mauro Parolini (Assessore Regionale)

L’assessore regionale è apparso molto più a suo agio dello scorso anno, entrando immediatamente sulla sua disponibilità a migliorare la legge 27 che però ritiene nel suo complesso una delle migliori in Italia e non solo. La sua visione è che serva meno normativa ma più strumenti di certezza fiscale, approfondendo così il solco già aperto da Paletti verso albergatori e B&B che invece delle norme più severe ne fanno proprio una bandiera, mentre sul fisco avrebbero più difficoltà. Ma proprio riguardo al fisco Parolini ha voluto chiarire in modo “definitivo” ed ufficiale che l’affitto breve o locazione turistica che dire si voglia rientrano sempre senza eccezioni nella cedolare secca, per quanti preferiscano di optare per questa opzione, e si rammaricava dell’emendamento in finanziaria poi saltato per intervento del primo ministro, che in un primo tempo sembrava stabilire questa modalità come condizione generale per l’intero settore.  Ancora Parolini ha insistito sul fatto che la locazione si riferisce ad abitazioni e che qualunque normativa non può prescindere da questo concetto, quindi ad esempio la TARI e qualunque tassa comunale sarà sempre riferita al residenziale e non all’alberghiero. Ancora ha suggerito come sia in corso in questi mesi una evidente moratoria legale/ fiscale relativa ai privati che operano nel settore, per dargli tempo di adeguarsi alla legge regionale. A questo scopo hanno lavorato sul sito della regione molto sull’informazione e sulla modalità “FAQ” proprio riguardo questi aspetti operativi. Sotto pressione di domande del pubblico e degli altri presenti ha chiarito come il discrimine tra privato ed imprenditore, al di là del limite di tre appartamenti definiti a livello regionale, non sia tanto il lenzuolo fornito o meno all’ospite quanto piuttosto la prevalenza economica dell’attività sul bilancio famigliare. Perché anche un solo appartamento di pregio può dare un reddito assolutamente prevalente rispetto ad esempio ad un altro proprietario che abbia tre appartamenti più modesti, ed in questo caso vale la legge nazionale che stabilisce appunto la prevalenza del reddito da locazione turistica rispetto all’ammontare dei redditi del soggetto.

Spaziani Testa (Confedilizia)

Due interventi significativi ma non sostanziali quelli di Bort (Rescasa) e Spaziani Testa (Confedilizia). Decisamente dura e critica la posizione di quest’ultimo verso la legge regionale, ovviamente per motivi opposti a quelli degli albergatori. Spaziani ha insistito sulla difficoltà di investire nel settore quando ogni regione stabilisce norme qualitative e quantitative diverse e procedure spesso molto differenti. Ha ricordato, riguardo l’insistenza di Parolini sull’aspetto fiscale della locazione, come tutto il settore della casa sia l’unico a sottostare ad una sequela di tasse patrimoniali che dal momento dell’acquisto in poi non si interrompono mai, indipendentemente che l’immobile produca reddito o meno.

Maurizio Naro (Confcommercio)

A differenza di Paletti, Maurizio Naro presidente degli albergatori Confcommercio di Milano, ha parlato a braccio aprendo il suo intervento con l’esperienza fatta quest’estate di un appartamento affittato a Copenaghen attraverso AIRBNB rivelatosi una delusione totale. Ha insistito sull’esperienza personale riportando un’altra situazione in cui l’appartamento al piano di sopra di un amico era stato affittato ad un gruppo di universitari per organizzarvi una festa, con grave danno per la vivibilità del condominio, ovviamente tutto attraverso i canali AIRBNB.. L’apertura ha lasciato abbastanza perplessi i molti Host presenti che non hanno risparmiato commenti in sala sull’opportunità ed il senso di un tale approccio al problema. Naro ha quindi proseguito insistendo sulla importanza della qualità nel servizio ( ed allora si è capito il nesso dell’aneddoto introduttivo) in quanto il turista giudica tutta la località in base alla sua esperienza di ospitalità: quindi cattivo albergo o brutto appartamento = cattivo giudizio generale sulla città o sul Paese.Quindi ha richiamato Paletti a ritornare sui temi fino a ieri sostenuti insieme e richiamati nello slogan: “stesso mercato stesse regole” regole uguali per tutti nell’interesse del consumatore. Ha proseguito nei casi specifici riportando il rischio che il turista nell’appartamento trovi il televisore guasto, cosa che a suo parere nell’albergo non può capitare.  Del suo intervento più che gli argomenti in sé ha lasciato il segno la totale disarmonia sia formale che sostanziale con le tesi di Paletti, che nel confronto onestamente è sembrato proprio il “padrone di casa” non solo per la sua veste di organizzatore ma perché ne “conosceva le stanze” cosa non banale se scopo dell’incontro è la comunicazione ed il confronto.

 

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