Architetto Gaetano Pesce
Architetto Gaetano Pesce

Incontriamo l’architetto GAETANO PESCE

Milano, 18 aprile 2012. Milano 24orenews ha incontrato l’illustre architetto Gaetano Pesce nello showroom di Meritalia in via Durini, durante i festeggiamenti per il 25° compleanno dell’azienda – leader del Design “made in Italy” – con cui collabora da oltre 10 anni.

Un percorso di 10 anni con Meritalia. Come nasce questo sodalizio?

Con Giulio Meroni, titolare di Meritalia, ci conoscevamo fin da giovani. Lui lavorava come responsabile della Produzione in una compagnia, la C&B (oggi la B&B Italia). Con loro avevo fatto la serie UP e lì ho conosciuto Giulio, poi emigrai negli Stati Uniti e ho perso i contatti. Un bel giorno mi arrivò l’invito dal Cosmit di partecipare ad una mostra, che si proponeva il progetto di 10 stanze di albergo, disegnate da 10 autori diversi, in grado di fare quello che invece le stanze d’albergo attuali non sanno fare: ad esempio una stanza di albergo in Milano non si sa si è a Milano oppure a Las Vegas. Noi avevamo fatto una stanza per un albergo ideale a Mosca che ha avuto un successo enorme, è lì che ho cominciato a capire che il Meroni con la sua esperienza era riuscito a mettere insieme con delle maestranze straordinarie una nuova compagnia… Da lì abbiamo incominciato a legare… 10 anni son passati, abbiamo fatto dei pezzi che ormai hanno portato la Meritalia ad essere tra le industrie più conosciute nel design Italiano, il che fa vedere che la creatività funziona, che non bisogna ripetere, ma bisogna creare… allora siamo stati premiati in questo senso.

Lei è sempre in giro per il mondo, cosa ci dice della sua La Spezia?

Non milto: La Spezia è la città dove ho vissuto i primi 6 mesi della mia vita, dopo di che l’ho riscoperta sei anni fa quando andai a visitarla per la prima volta…

Smichetta uno_2005iamo a Milano, sede del grande Design ma anche dei panificatori. Da dove nasce l’idea della michetta?

Quando lavoravo da Cassina stavo lì tre giorni e poi partivo per Parigi dove abitavo: alle 5 del pomeriggio avevo un vuoto nello stomaco e mi veniva una voglia. Chiedevo una michetta con lo stracchino, era una michetta piena di stracchino che mi è rimasta impressa nella memoria…

sofà michetta due (2012)Siamo già al secondo tempo ci sarà un terzo tempo?

Ci sarà probabilmente, design vuol dire progetto e progetto non è mai una ripetizione ma una creazione.

Lei è sempre all’avanguardia: ricerca, innovazione, colori forti e tanta energia…

L’energia è rappresentata dal colore, se non c’è energia non c’è colore, e quindi se vogliamo parlare di energie nuove etc. bisogna usare il colore e comunicare attraverso il colore.

MeritaliaDue battute sulla serie UP è in scena uno spettacolo Design Dance ce ne vuole parlare?

La serie UP quello è un pezzo molto importante, perché è una poltrona che per la prima volta era un commentario politico sulla realtà, della condizione della donna, purtroppo prigioniera dei pregiudizi dei maschi da secoli, ed è così ancora oggi in vari paesi. Quindi quella poltrona è molto attuale, non tanto per la sua forma, ma per il suo contenuto che parlava di un corpo femminile legato con una palla al piede che è l’immagine di una prigioniera.

 

Da dove trae tutta questa energia?

 

L’Energia arriva dal visitare il mondo, capire le contraddizioni che ci sono, capire che non ci sono verità uniche ma ci sono verità molteplici e contraddittorie. E quindi questo fa muovere il cervello.

Ai giovani che messaggio vuol dare?      

Un augurio: che abbiano un passaporto il più pieno possibile di timbri, il che significa tanto viaggiare, vedere, conoscere e imparare.

A Meritalia che augurio vuole fare?

Di continuare così, con la forza e la curiosità che da sempre tutti loro hanno.

In chiusura le facciamo i più grandi complimenti perché Lei è una bellissima bandiera che gira il mondo

La ringrazio molto, è stato un bel gran bell’incontro. Arrivederci

Architetto Gaetano Pesce      

L'architetto Gaetano Pesce legge Milano 24orenewsGaetano Pesce nasce nel 1939 a La Spezia. Dopo aver abitato a Venezia, Londra, Helsinki e Parigi, si trasferisce a New York nel 1980 dove tuttora vive. Dal suo primo manifesto composto all’età di diciassette anni attraverso gli studi, i viaggi, le sperimentazioni, l’insegnamento, l’esperienza di Pesce e’ stata globale, le innovazioni da lui apportate sempre di stampo pionieristico. Insegna per 28 anni all’Institut d’Architecture et d’Etudes Urbaines di Strasburgo e tiene lezioni nei più importanti istituti culturali e nelle più rinomate università del mondo. Le sue opere multidisciplinari sono parte delle collezioni permanenti del MoMa e del Metropolitan Museum di New York, del Victoria and Albert Museum di Londra, del Centre Pompidou di Parigi, del tedesco Vitra Design Museum e del Montreal Museum of Art, come di altri musei in Giappone, Portogallo e Finlandia. I suoi lavori – in ambito architettonico, di pianificazione urbana, design d’interni per mostre o industriale – si distinguono per l’uso illimitato del colore e l’utilizzo ostinato di materiali rivoluzionari, sviluppati grazie alle nuove tecnologie. La costante ricerca e la fiducia riposta nei materiali avanzati hanno portato, nel caso di Pesce, a innovazioni continue, sia nella forma sia nella produzione. Ad esempio l’iconica Up #5, La Mamma, della serie Up (1969), è stato il primo prodotto industriale portatore di un messaggio politico, una denuncia sullo status della donna, con la seduta incatenata al suo pouffe. Tra le mostre più’ celebri di Pesce, la presenza alla leggendaria Italy: the new domestic landscape nel 1972 al MoMa, la retrospettiva sulla sua carriera intitolata Gaetano Pesce: le temps des questions al Centre Pompidou di Parigi nel 1996, la mostra alla Triennale di Milano nel 2005, Gaetano Pesce: il rumore del tempo. Pesce e’ stato insignito con il prestigioso “Chrysler Award for Innovation and Design” nel 1993, l’ “Architektur & Wohnen Designer of the Year” nel 2006 e il “Lawrence J. Israel Prize”, conferito dal Fashion Institute of Technology di New York, nel 2009. La collaborazione di Pesce con Meritalia ha inizio nel 2002 quando al Salone del Mobile, per l’evento collaterale “GrandHotelSalone”, presentano insieme la Camera di Mosca, una camera d’albergo ideata da Pesce e destinata ad un immaginario hotel di lusso di Mosca. Da allora il designer ha continuato ad esprimersi attraverso la compagnia, condividendo con essa la sua grande passione per la sperimentazione e realizzando lavori portatori di immagini e segni capaci di evocare visioni adatte anche al più semplice dei propri utenti: dal divano La Smorfia nel 2003 a Shadow (2007), la rivoluzionaria poltrona senza forma che diventa ogni volta una seduta differente, il divano componibile La Michetta (2005), Tavolone (2007), Nubola (2007), Gli Amici (2009), Colorado (2009) e il divano Montanara (2009) dedicato all’inverno e foderato con immagini che ritraggono vivide scene di montagne, alberi, nuvole e cascate. Nel 2010, Pesce e Meritalia presentano al Salone del Mobile tre nuove collezioni: le Edizioni del Pesce, Senza Fine e La Fiorita, serie dedicata alla primavera. In ultimo la realizzazione di due nuovi progetti: Il Giullare, un divano modulare che ricorda il cappello di un giullare, e Senza Fine Unica, un’edizione di pezzi unici della sedia Senza Fine, esposti alla 54º Biennale d’Arte di Venezia e destinati alle gallerie d’arte.

 

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