Meritalia 25° - Giulio Iachetti e il suo design
Meritalia 25° Giulio Iachetti E Il Suo Design

 

Incontriamo l’architetto GIULIO IACHETTI

Milano 24orenews ha incontrato Giulio Iachetti a Milano in via Durini il 18 aprile 2012, durante i festeggiamenti per il 25° compleanno di Meritalia, azienda leader del Design Made in Italy, con cui Iachetti ha iniziato una proficua collaborazione.

Iachetti: l’uomo e il designer. Quando è avvenuto quest’incontro?

«Il mio percorso nel Design – quasi per caso a parte gli studi di architettura – si può concentrare in una battuta: “Risolvere problemi realizzando oggetti” quando ho capito che questo poteva diventar un lavoro mi si è aperto un paradiso».

Da dove nasce l’idea della libreria squadrata?

«Innanzi tutto è lo studio del modulo: io sono affascinato e tormentato dallo studio del modulo, della modularità, la possibilità con pochi pezzi di comporre ciò che serve, in questo caso per la libreria. Se si pensa che con solo due moduli si può comporre una parete infinita, sia in altezza che in larghezza, la libreria può crescere e spezzarsi adattandosi alle esigenze, e che credo che parli alla contemporaneità dei nostri tempi, visto che spesso cambiamo casa e cambiano gli spazi. È possibile costruire questa libreria in quindici minuti, è molto facile ed elegante come tutta linea dei prodotti che si trovano da Meritalia. Il materiale usato è MDF laccato, materiale molto utilizzato nell’arredo, si presenta in livree diverse sicuramente elegante quello bianco ma anche quella che si presenta in più colori evidenzia maggiormente il design del modulo. Oltre alla libreria abbiamo in discussione con Meritalia l’idea di realizzare una poltrona “Streap Tease”».

Come ci si sente in casa Meritalia?

Più che bene. Si certo è bello parlare di casa perché con i Signori Meroni posso parlare liberamente, posso trovare accoglimento per le mie idee, sperimentare, provare… Ci si sente a proprio agio, ci si vuol bene».

MeritaliaMilano, capitale del design. Quanto è importante per Lei?

«Milano per me è sempre una sorpresa, si sa che Milano si svela e si disvela poco alla volta. Io ho scoperto di amare questo luogo, di amare il carattere delle persone… Questa grande generosità che c’è, soprattutto quella delle nostre aziende legate al design che sanno cogliere il valore là dove si manifesta, sanno essere ricettive anche nei confronti dei designer che vengono dall’estero e che solo qua trovano compimento per le loro idee e per il loro lavoro».

Quali sfide nel suo futuro?

«Sto pensando di parlare sempre più di Progetto piuttosto che Design, cercando anche di spendere questa parola in termini sociali: credo molto nella valenza sociale del progettare, del recuperare cose e persone, tramite il progetto. Questa mi sembra una sfida più interessante, perché si rischia di progettare sempre le stesse cose, negli stessi ambiti e nutrire solo certi circuiti molto legati al glamour. Alla fine c’è il rischio di scoprirli aridi, di scoprirli solo stilistiche».

«Un consiglio ai giovani?

«Ho imparato che non bisogna mai dare consigli le storie ,la storia ognuno se la costruisce da sé e sbagliare come qualche maestro ci ha insegnato, fa parte della vita, Castiglioni diceva “se non sbagli non fai giusto”».

Meritalia 25 anni d'Amore

GIULIO IACCHETTI

Giulio Iacchetti, milanese classe 1966, si occupa di industrial design dal 1992 progettando per diversi marchi, tra cui Alessi, Arthema, Danese, Foscarini, Globo, Grom, Lavazza, Meritalia, Moleskine, Panasonic, Pandora Design. All’attività di progettista alterna l’insegnamento presso numerose università e scuole di design, in Italia e all’estero. Tra i caratteri distintivi del suo fare c’è la ricerca e la definizione di nuove tipologie oggettuali, come il Moscardino, posata multiuso biodegradabile per cui, nel 2001, si aggiudica, con Matteo Ragni, il Compasso d’Oro ed entrata a far parte della collezione permanente del design al MoMA di New York. Con l’ideazione e il coordinamento del progetto collettivo Eureka Coop, realizzato per Coop Italia, ha portato il design nella grande distribuzione organizzata e caratterizzato la nuova generazione del design italiano. Nel 2009 questo progetto gli è valso il Premio dei Premi per l’innovazione conferitogli dal Presidente della Repubblica Italiana. Nel maggio 2009 la Triennale di Milano ha ospitato una sua mostra personale intitolata “Giulio Iacchetti. Oggetti disobbedienti”. Parallelamente ha portato avanti la sua personale ricerca verso nuovi temi di progetto come quello della croce da cui è nata la mostra Cruciale, ospitata dal Museo Diocesano nella primavera del 2011.

 

 

 

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