4a Uscita Gruppo Intervento Speciale Gis

Dopo il grande successo della prime tre uscite della fantastica collana Orologi delle Forze Armate, è in edicola da oggi, 10 settembre 2012, l’attesissima quarta uscita, sempre con la Gazzetta dello Sport, del quarto orologio personalizzato, dedicato al GIS – Gruppo interventi Speciali.

GRUPPO DI INTERVENTO SPECIALE (GIS)

Il Gruppo di Intervento Speciale (GIS) è un reparto dell’Arma dei Carabinieri creato nel 1978 che fa parte delle unità “Forze Speciali Italiane” sotto il comando del Comando Interforze per le operazioni delle Forze Speciali Italiane (CO.F.S.). Svolge inoltre compiti di antiterrorismo[1].

Durante gli anni ‘70 (“anni di piombo”) le istituzioni politiche e civili italiane subirono un violento assalto da parte di gruppi terroristici endemici. Sebbene il Governo non avesse preso delle iniziative ufficiali, nei reparti d’elite delle Forze armate e di Polizia furono create unità per lo sviluppo e la sperimentazione di tecniche di intervento in situazioni di crisi in presenza di ostaggi.

Il 18 ottobre 1977 la volontà politica mutò a seguito del successo dell’operazione Magic Fire condotta dai Tedeschi del GSG-9 che in Somalia riuscirono a liberare 86 passeggeri di un aereo Lufthansa dirottato ed ancora in mano ai terroristi.

A seguito di questa azione, l’allora ministro degli interni Francesco Cossiga ordinò la creazione di 4 UNità interventi speciali (UN.I.S.) che si sarebbero dovuti specializzare in anti-terrorismo da parte:

  1. 1.della Marina Militare che dedicò un’aliquota del COMSUBIN (Comando subacqueo incursori);
  2. 2.dell’Esercito che dedicò un’aliquota del 9º Battaglione paracadutisti d’assalto “COL MOSCHIN” (ora diventato reggimento);
  3. 3.dei Carabinieri che attinsero dal 1º Battaglione carabinieri paracadutisti “Tuscania” (anch’esso diventato reggimento);
  4. 4.della Polizia di Stato che specializzò ulteriormente alcuni reparti creati per appoggiare le azioni antiterrorismo di UCIGOS (ora riordinato) e dalla DIGOS.

Le unità delle Forze armate sono specificatamente rivolte ad interventi in ambiti militari, quelle della Polizia di Stato all’ambito civile e di ordine pubblico mentre quelle dei Carabinieri possono operare in entrambi i casi.

Mentre Marina Militare ed Esercito mantennero il personale UN.I.S all’interno dei loro reparti di origine, il Comando generale dell’Arma dei carabinieri (così come la Polizia di Stato con i NOCS) preferì istituire un nuovo gruppo autonomo denominato GIS, Gruppo Intervento Speciale. Era il 6 febbraio 1978.

Il Ministero della Difesa impiega i GIS per la liberazione di ostaggi da aerei, navi, treni, autobus ed edifici. Li chiama anche per proteggere obiettivi sensibili da attacchi terroristici o criminali e per garantire la sorveglianza e la sicurezza in occasione di eventi ad alto rischio.

I GIS sono impiegati dal Comando generale dell’Arma dei Carabinieri per garantire la sicurezza di personalità minacciate o per coadiuvare le unità territoriali in situazioni di crisi come rapimenti e cattura di criminali, latitanti o evasi pericolosi. A partire dal 2004, il Comando generale dell’Arma dei Carabinieri, ha promosso il Gruppo d’intervento speciale, da unità controterrorismo a vera e propria forza speciale, enfatizzando maggiormente la preparazione per i dispiegamenti all’estero. In forza di ciò, l’attivazione dell’unità per operazioni fuori area potrà essere richiesta direttamente dal COFS (Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali), con sede presso l’aeroporto “Francesco Baracca” di Centocelle (Roma).

La sede dei GIS è a Livorno.

[1] In Italia non c’è un’unica unità dedicata specificatamente a compiti di antiterrorismo nell’ambito dell’ordine pubblico. Infatti, oltre ai GIS dei Carabinieri anche i NOCS (Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza) della Polizia di Stato operano in azioni antiterrorismo (Tratto da Wikipedia)

orologi militari - delle Forze Armate

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