La Terra è malata e anche i suoi abitanti non stanno troppo bene, l’equilibrio ecologico e idrogeologico è compromesso e tra bombe d’acqua, alluvioni e allagamenti, ma anche siccità e migrazioni forzate, il global warming sempre più spesso semina vittime in Italia e non solo. È un’emergenza mondiale e all’ormai acclarato fallimento delle politiche nazionali e internazionali si è cercata soluzione con Cop21, la recente conferenza Onu di Parigi chiamata a sostituire il Protocollo di Kyoto con un nuovo patto sul clima.
Daniele Pernigotti, consulente ambientale di riconosciuto prestigio internazionale, ne parla nel suo libro Con l’acqua alla gola. Tutti i responsabili dell’emergenza climatica in cui viviamo, (Giunti Editore, 2015) che la Fondazione Benetton Studi Ricerche presenta giovedì 31 marzo alle ore 18 negli spazi Bomben di Treviso. Assieme all’autore parteciperanno Gianfranco Padovan di EnergoClub Onlus e Roberto Pignatiello, presidente dell’Associazione Amici della Bicicletta Treviso.
Sul fronte delle responsabilità, il testo punta il dito contro le lobby del petrolio arroccate in difesa dei loro privilegi, la scarsa educazione ambientale dei cittadini, la forza del mercato nel determinare le scelte politiche ed economiche dei governi, l’infondato negazionismo di tanti scienziati e climatologi. Ma niente disfattismo: Pernigotti spiega anche come sia possibile trovare soluzioni efficaci e praticabili. Anche grazie a una passione per la divulgazione che ha spinto l’autore a organizzare, per raggiungere a Parigi Cop21, una carovana ciclistica per sensibilizzare i cittadini e stimolare pratiche ecologiche corrette, cambiare mentalità e non arrendersi al fatalismo, promuovere economie all’insegna della sostenibilità e del minor impatto ambientale, salvaguardare la biodiversità.
Invertire la tendenza e affrontare sul serio il global warming vuol dire implementare subito energie alternative e abbandonare combustibili fossili, stimolare nei cittadini pratiche ecologiche corrette, offrire risposte alternative al paradigma della crescita a ogni costo, promuovere economie all’insegna della sostenibilità e del minor impatto ambientale, salvaguardare la biodiversità. E soprattutto cambiare modello di sviluppo, basandosi su di una nuova consapevolezza ambientale e sociale. È un impegno che riguarda ognuno di noi (anche il Papa lo ha appena ricordato al miliardo di cattolici del mondo nella sua enciclica Laudato si’); è una sfida che interessa tutti i Paesi.
Daniele Pernigotti è consulente ambientale di riconosciuto prestigio internazionale, rappresenta l’Italia in diversi tavoli tecnici relativi ai gas a effetto serra (GHG) e per la Commissione europea opera come Revisore indipendente del programma di impronta ambientale. Giornalista freelance, collabora con le principali testate nazionali (La Stampa, Il Sole 24Ore, Il Corriere della Sera) Nel 2001 ha fondato Aequilibria, società per la formazione e la consulenza ambientale.