Leonardo da Vinci

Cinque dei più famosi disegni leonardiani – dall’Uomo Vitruviano al celebre Paesaggio del 1473 – potranno essere esplorati grazie ad uno strumento digitale ad altissima risoluzione, capace di mostrarne i più piccoli dettagli fino a restituirne l’aspetto tridimensionale

Da sabato 23 novembre al Museo di Palazzo Poggi dell’Università di Bologna si potrà visitare “Leonardo, anatomia dei disegni”, mostra promossa dal Sistema Museale di Ateneo e dalla Biblioteca Universitaria di Bologna in occasione del quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci.

Curata da Pietro Marani (Politecnico di Milano), la mostra si avvale del lavoro di ricerca di un team del Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, guidato da Marco Gaiani Fabrizio Ivan Apollonio, che ha messo a punto InSight Leonardo (ISLe), un artefatto comunicativo digitale elaborato per surrogare, indagare, descrivere e comunicare i disegni originali, i loro metodi di rappresentazione e i loro contenuti, riproducendone accuratamente forma, caratteri e aspetto.

La mostra, realizzata in collaborazione con il Museo Leonardiano di Vinci e il Polo Museale Emilia-Romagna, espone cinque fondamentali disegni di Leonardo, tra i quali il celeberrimo “Uomo Vitruviano” e il “Paesaggio” del 1473, mostrati non in originale ma tramite l’applicativo ISLe, che li pone sotto una nuova luce consentendo al visitatore di capire i motivi che hanno reso l’opera dell’artista vinciano così rilevante per la storia dell’arte mondiale.

ISLe viene presentato su tavoli touchscreen da 55 pollici con risoluzione 4K: uno spazio fisico capace di guidare il visitatore nella dimensione virtuale dell’opera leonardesca. Le applicazioni multimediali sono accompagnate, oltre che da didascalie illustrative, anche da facsimili dei disegni originali, presentando inoltre il contesto storico e culturale in cui le opere sono nate.

“ISLe – sottolinea Marco Gaiani – è nato per cercare di fornire uno strumento capace di oltrepassare i limiti odierni nella conservazione e comunicazione dei disegni antichi. A partire dal 2010 il nostro team di ricerca ha sviluppato una soluzione che costituisce lo strumento di base della mostra, utilizzato per rendere conto dell’intero processo di conservazione e comunicazione del disegno originale ‘assente’. ISLe propone la trasposizione del disegno in forma digitale come replica fotorealistica tridimensionale interattiva che usa due paradigmi: ‘disegno come tra le mani’ e ‘mostrare ciò che non vedi ad occhio nudo’. Può essere utilizzato sia dallo studioso su PC desktop o tablet, sia dai visitatori di una mostra tramite monitor ad alta definizione e interazione touch, basata sulla stessa gestualità di utilizzo degli smartphone”.

Applicare questa idea ai disegni di Leonardo non è certo stato semplice. “Le difficoltà che abbiamo incontrato durante il delicato lavoro di acquisizione sono soprattutto di natura dimensionale”, aggiunge Fabrizio Apollonio. “Leonardo, che ci ha lasciato un tesoro di oltre seimila pagine di quaderni, appunti e semplici fogli sparsi in cui sono contenuti circa centomila tra schizzi, diagrammi e disegni, utilizza spesso fogli assai piccoli, ad esempio il celeberrimo ‘Uomo Vitruviano’ è realizzato su un foglio poco più grande di un comune A4, mentre il foglio 117 del Codice Atlantico, raffigurante una ‘Fortezza a pianta quadrata’ è in un inusuale formato trapezoidale. Inoltre Leonardo utilizza un tratto straordinariamente fine, che va oltre il normale limite dell’occhio umano nel percepire i dettagli. In anni di lunga esperienza a contatto con disegni antichi non abbiamo mai riscontrato spessori grafici così sottili”. 

Serviva quindi uno strumento che permettesse di esplorare queste opere con un altissimo livello di dettaglio. “Per restituire fedelmente la tridimensionalità dell’originale – dice ancora Marco Gaiani – anziché adottare soluzioni essenzialmente 2D, come immagini ad altissima risoluzione, o ‘2D e mezzo’ come gli RTI (Reflectance Transformation Imaging), abbiamo scelto una soluzione completamente 3D che utilizza il concetto di ‘total appearence’: una sorta di estensione della fotografia che risulta dalla generazione di immagini di sintesi digitali”.

Con InSight Leonardo, insomma, i disegni dell’artista vinciano diventano 3D. “ISLe – spiega Gaiani – è una soluzione che mira a ricostruire tridimensionalmente l’intera riflettanza spaziale degli artefatti, al fine di assicurare la visualizzazione dinamica multiscala ad alta fedeltà, in modo da rendere apprezzabili non solo i caratteri grafici dell’elaborato (segni e impressione della punta metallica per tracciare i segni), ma anche le ondulazioni e i movimenti della carta, oltre alle criticità conservative del foglio, come la corrosione dovuta all’acidità degli inchiostri. Il principale vantaggio di ISLe quindi è consentire una visualizzazione fedele che non si limita ad una semplice vista ortogonale, ma fornisce la capacità di documentare, visualizzare e analizzare i dettagli fini della superficie. Infine, il sistema è in grado di garantire, sia al semplice visitatore sia allo studioso, la possibilità non solo di vedere apparire i tanti straordinari particolari del disegno, ma anche di poterli collegare agli studi già fatti e arrivare a scoprire caratteri che fino a quel momento non erano stati resi visibili”.

Uno strumento che nella sua essenza è perfettamente leonardesco. “ISLe vuole mantenersi fedele al pensiero di Leonardo – conclude infatti Marco Gaiani – per il quale la vista rappresentava ‘il miglior senso’, l’atto conoscitivo che viene prima di ogni altro. È tramite la vista che l’uomo accumula l’esperienza del mondo circostante che quindi diviene il punto di partenza per costruire un nuovo modo di generare conoscenza e comprensione delle cose“.

La mostra sarà aperta al Museo di Palazzo Poggi dal 23 novembre al 19 gennaio (dal martedì a venerdì dalle 10 alle 16; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18; chiusure 24 e 25 dicembre, 1 gennaio).

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