Milano mostre giu19
Milano Mostre Giu19

SCELTE PER VOI – MOSTRE A MILANO GIUGNO 2019

Tratto da:

Milano 24orenews

Cover MI24 Giugno 2019

ARTE CONTEMPORANEA AUSTRALIANA

PAC Padiglione d’Arte Contemporanea / Via Palestro 14

Orari: mer-ven-sab-dom 9.30-19.30; mar-gio 9.30-22.30

Dal 28 giugno all’8 settembre 2019

Il PAC prosegue la sua esplorazione dei continenti sulle tracce dell’arte disegnando una mappa della geografia artistica australiana: dagli artisti di nazionalità aborigena a quanti sono giunti in Australia dall’Europa o dall’Asia contribuendo alla formazione del Melting Pot attuale. Curata da Eugenio Viola, la mostra presenta installazioni, dipinti, video e performance che affrontano i temi delle diversità culturali e delle ricerca delle proprie radici, delle inquietudini e lacerazioni di un presente incerto, in un labirinto di percorsi ispirati al romanzo di Bruce Chatwin “Le vie dei Canti”, dove l’autore parte da un interrogativo: perché l’uomo, fin dalle origini, ha sentito un impulso irresistibile a spostarsi? Perché i popoli nomadi tendono a considerare il mondo come perfetto, mentre i sedentari tentano incessantemente di mutarlo?

 

I PRERAFFAELLITI E L’ITALIA

Palazzo Reale / Piazza del Duomo 12

Orari: lun 14.30-19.30; mar-mer-ven-dom 9.30-19.30, gio-sab 09.30-22.30

Dal 16 giugno al 6 ottobre 2019

Nata nell’Inghilterra di età vittoriana, la confraternita dei Preraffaellisti deve il proprio nome alla volontà dei suoi esponenti di ispirarsi all’autenticità dell’arte precedente l’affermazione di Raffaello. I Preraffaelliti prediligevano episodi tratti dalla storia medievale, dal testo biblico e dalla letteratura, con un particolare interesse verso l’opera di Wiiliam Shakespeare, testimoniato in mostra dall’eccezionale prestito dell’Ofelia (1851-1852) di John Everett Millais. Destinata a influenzare l’intero contesto europeo del Simbolismo, l’esperienza dei Preraffaelliti avrà un forte impatto sull’arte italiana. La mostra illustra un movimento fondamentale dell’arte europea dell’Ottocento, che attraverso il recupero di tematiche care al Romanticismo mise in evidenzia criticità e contraddizioni del pensiero positivista e della società capitalista.

 

ALESSANDRA BALDONI. ATLAS

Red Lab gallery/Miele /Via Solari 46

Orari: lun-mar-mer-gio-ven 11.00-19.00; sabato 10.00-12.30; 15.00-19.00

Fino al 29 giugno 2019

Un racconto per immagini fotografiche divise tra dittici e trittici dove letteratura, sogno, poesia e stati d’animo si sfiorano tra loro, curato da Gigliola Foschi,. Alessandra Baldoni, fotografa intima ed eterea, costruisce piccoli racconti da ascoltare ancor prima che da vedere, immersi nel silenzio che li avvolge con incanto. Fotografie che possono inizialmente disorientare, ma che poco alla volta sprofondano l’anima in continue sollecitazioni di fronte alle quali non si può rimanere inerti. La forza magica delle sue immagini, come le carte dei tarocchi, sta nel loro guardarsi costantemente le une con le altre, come se ci fosse un rimbalzo continuo di riferimenti e richiami, un fil rouge che lega un soggetto a un altro, e quest’ultimo a un altro ancora. Punto di partenza della sua ricerca sono i particolari, che l’artista unisce con pazienza, per arrivare a raccontare e in parte raccontarsi.

 

MARIO ANGELO RAMELLA. BIANCO EVANESCENTE

GIARDINI WWF / Università di Pavia / Via Tommaso da Cazzaniga

Orari: lun-ven 8.30-12.30 | 14.30-17.30

Sino al 30 giugno

Inserita fra le mostre della prima edizione di Pavia Foto Festival, curata da Roberto Mutti, la personale di Ramella, figura di rilievo internazionale nell’ambito della fotografia naturale, racconta di paesaggi innevati, foreste boreali, cieli vitrei, che fanno da cornice ad incontri fiabeschi fatti nel silenzio della natura, dove ogni sguardo e ogni sussulto nascondono un attimo di vita rubato agli abitanti di luoghi nascosti. La mostra è solo una piccola parte di un progetto molto più ampio che va a visitare e a raccontare la vita quotidiana degli animali selvatici nel loro habitat naturale. In mostra 12 scatti che evidenziano la ricerca continua da parte dell’autore di una visione artistica della fotografia naturalistica, capace non solo di documentare ma anche di interpretare ciò che la mente pensa e sogna.

 

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