Steve Jobs e Steve Wozniak b
Steve Jobs E Steve Wozniak B

I limiti delle partnership lavorative

In un mondo lavorativo sempre più dominato dalla competizione, avere un’idea brillante non sempre equivale a una grande opportunità di business se non supportata dal giusto socio in affari. Basti pensare che alcune delle compagnie più famose al mondo sono nate da proficue partnership lavorative capaci di superare le avversità, visto che non sempre i rapporti societari tra “Il Gatto e la Volpe” sono idilliaci: Steve Jobs e Steve Wozniak hanno fondato Apple, Mike Krieger e Kevin Systrom hanno creato Instagram, Larry Page e Sergey Brin hanno portato alla luce Google, William Procter e James Gamble hanno ideato l’omonima Procter & Gamble, mentre Bill Gates e Paul Allen hanno fondato Microsoft.

Ma cosa accade quando a prevalere sono le incomprensioni tra soci? Secondo una ricerca americana pubblicata su Forbes, oltre il 70% delle giovani startup fallisce nel giro di 5 anni a causa di conflitti interni. Molte partnership si concludono infatti per una mancanza di valori condivisi che diventa a lungo andare una fonte crescente di attrito. E ancora, secondo un’indagine di Harvard Business Review, lo scontro tra personalità differenti è una delle cause principali che porta alla rottura di una partnership, seguita soltanto dalla mancanza di fiducia. Ma quali sono i consigli degli esperti per trovare il business partner ideale e iniziare un percorso duraturo? Bisogna possedere delle competenze complementari in modo da creare sinergie virtuose, impostare correttamente gli accordi della partnership sin dall’inizio per evitare beghe legali in futuro e comprendere in maniera onesta le dinamiche di ruolo.

“La partnership societaria può rappresentare una notevole forza propulsiva verso risultati di successo, ma al tempo stesso configurarsi come una gabbia da cui non si riesce a uscire facilmente. Le ragioni di successo o insuccesso sono da ricercarsi sia nella dinamica che si crea fra i soci stessi, sia nelle caratteristiche individuali – spiega Marina Osnaghi, prima Master Certified Coach in Italia, che ha affiancato grandi imprenditori e professionisti nel raggiungimento dei propri obbiettivi – Per dinamica s’intende il tipo di relazione che si sviluppa tra le due parti, caratterizzata da ruoli ufficiali che vengono determinati anche dal tipo di comportamento. Molto spesso accade che una persona si sacrifica e l’altra si lamenta in continuazione, una rimane in silenzio e l’altra si sente incompresa. Per questo motivo è fondamentale impostare correttamente gli accordi commerciali sin dall’inizio, comunicare in maniera costante e, se necessario, avere la capacità di chiudere al momento giusto”.

Ma non è tutto, perché le partnership lavorative tendono a diventare più ostiche e difficili da mantenere nel tempo se i soci in affari sono coinvolti in una relazione amorosa o addirittura legati da un vincolo matrimoniale. Basti pensare che secondo una ricerca americana pubblicata su Entrepreneur, il 45% delle coppie sposate che decide di instaurare una partnership lavorativa finisce poi per interrompere la propria relazione o addirittura divorziare. Dato che si amplifica anche nel mondo dello star system dove, nel corso degli anni, sono state numerose le coppie di celebrities americane ad aver iniziato un business assieme per poi mollare il colpo: Jay-Z e Beyoncé hanno lanciato nel 2014 Tidal, un servizio musicale in streaming che si prefiggeva lo scopo di rivoluzionare l’intero settore, salvo poi decidere di estromettersi, Demi Moore e Bruce Willis hanno fondato negli anni ’90 Planet Hollywood, una catena di ristorazione ispirata al mondo glamour del cinema, decidendo poi di non investirci più, Debi Mazar e lo chef Gabriele Corcos hanno aperto nel 2015 un ristorante a Brooklyn chiamato Tuscan Gun Officine Alimentari, andato in bancarotta nel giro di 3 anni.

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