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LO CHEF BOLOGNESE BENIAMINO BALEOTTI

IL PALADINO DELLA SFOGLIA E DEI TORTELLINI

LANCIA LA SFIDA ALLE “CUCINE STRANE”

Intervista di Francesca Bastoni… 

“Vi racconto la mia estate di “fuoco”

Beniamino Baleotti, classe 1981, bolognese di nascita, – è fra i grandi nomi che si sono distinti, a livello internazionale, per estro creativo e passione per la cucina. Autentico talento precoce che gli ha valso, di recente anche la nomina di testimonial ufficiale in Italia e nel mondo, della tradizione e della cultura gastronomica emiliana e bolognese ed altri prestigiosi riconoscimenti come “lo sfoglino d’oro” e il “Mattarello d’oro”. L’approdo di Beniamino, dalle reti locali, al format televisivo “Detto Fatto” segna un’altra tappa importante della sua carriera professionale. La semplicità e la naturalezza si rivelano armi vincenti! Proporre ricette e lezioni di cucina con immediatezza e cordialità gli conquista il favore del pubblico di Rai Due e mette in luce le innate doti di comunicazione del giovane Chef. Infine, spenti i riflettori, salutati con calore i fan, il “Re della Sfoglia” si prepara ad un periodo di frenetica attività: carica di progetti, novità ed una importante trasferta a Tokyo, in Giappone… 

Un’agenda fitta d’impegni: un tour de force alla scoperta dei sapori italiani, e i corsi di cucina italiana a Tokyo. Quali saranno le tappe e gli appuntamenti clou di questa lunga estate?

“Sto mettendo a punto una serie di eventi enogastronomici. Occasioni d’incontro disseminate in tutta Italia: dalle celebri località balneari alle città d’arte. Si tratta di un tour impegnativo che vedrà protagonista le tradizioni emiliane, una su tutte , la “pasta sfoglia”! E’ un argomento al quale tengo molto perché mi ricorda le tradizioni di famiglia ed è anche il tema che, da sempre, caratterizza i miei corsi di cucina. Un altro appuntamento, immancabile di questa estate all’insegna di nuovi progetti , è il periodo che conto di trascorrere al mio agriturismo “Le Ginestre”: il luogo perfetto per ricaricare le batterie … Non sarà una vera propria vacanza, mi aspetterà un duro lavoro! Ma è una buona occasione per ritrovarsi in famiglia, e godere il piacere della vita all’aria aperta. Verso la fine dell’estate, l’impegno più importante, sarà il mio viaggio in Giappone: una chance imperdibile per esportare a Tokyo il gusto della cucina italiana e tornare a visitare un paese che ho amato sin da subito.

Parlando del Giappone quando e come è nata questa sua passione per il paese del Sol Levante?

Un primo assaggio l’ho avuto da mio padre Bruno. In qualità di atleta della nazionale di Karate ha avuto occasione di girare per il mondo. All’epoca del primo viaggio ero ancora piccolo. Grazie alla trasferta è avvenuto il mio primo incontro con il Giappone. Ne conoscevo già cultura e tradizioni ma visitarlo è stata un’emozione molto grande.

A distanza di anni il grande vero viaggio in Giappone e l’esaltante avventura alla Camera di Commercio di Tokyo.

E’ avvenuto circa un anno fa. Grazie alle mie conoscenze e all’esperienza maturata ho avuto modo di creare un vivo interesse per le tradizioni emiliane e portare in Oriente il piacere del gusto italiano. Avreste dovuto vedere, all’apertura della Camera di Commercio, uomini d’affari e alti imprenditori con tanto di giacca e cravatta tornare bambini: intenti ad osservare la preparazione della pasta sfoglia! La curiosità e l’ammirazione nei loro occhi. Ed alla fine non la smettevano più di ringraziarmi per il regalo che avevo fatto loro … E’ stato divertente e commovente al contempo. Anche dal punto di vista professionale il viaggio ha rappresentato una importante tappa per me. E’ stata l’esperienza che mi ha permesso di concretizzare nuove collaborazioni. Adesso, nel corso della prossima trasferta, conto di portare ,alla televisione di Tokio, le mie lezioni di cucina e mettere, a disposizione di mogli e fidanzate i segreti della vera pasta emiliana tirata a mano. 

Come nasce la passione di Beniamino per la cucina?

E’ tutto merito di Nonna Clarice, lo chef di famiglia! Mi ricordo, ancora le sue prime lezioni di cucina, impartite: ero così piccolo da non arrivare nemmeno al bancone, che già la nonna mi preparava la fontanella di uova e farina e m’incitava ad imitare i suoi gesti … Quanti ricordi! Da questi primi rudimenti ha avuto inizio la mia grande passione per l’arte culinaria. Oggi, sotto l’occhio attento della mia mamma, porto avanti le stesse tradizioni con i nipotini. Preparo ad ognuno di loro un mattarello, un grembiule uova e farina… e così comincia il corso di cucina sulla pasta sfoglia. Ci vuole tempo e pazienza ma devo ammettere di essere molto soddisfatto dei miei allievi. Imparano presto e bene: lavorando alla tiratura della pasta sfoglia, con quel pugno di farina e le due uova, sanno ricavare almeno 3 etti di tagliatelle a testa… Non male per dei piccoli Chef! Naturalmente c’è ancora molto da imparare ma l’importante è partire col piede giusto…

Come è arrivato al titolo di re della “Sfoglia”? Molto particolare se attribuito ad un uomo.

E’ un titolo al quale sono più affezionato perché mi è stato riconosciuto all’unanimità da amici e clienti. Il mio modo di fare la sfoglia è così abile e sottile da evocare uno stile regale. Ancora più particolare se manifestare tale attitudine è un uomo,quanto tradizionalmente è sempre stato attribuito al sesso femminile… Le donne della mia famiglia ne sanno qualcosa.

Per concludere dalle lezioni casalinghe allo “Sfoglino d’oro” quanto tempo è passato?

Dalla passione casalinga per la pasta sono trascorsi anni: tutti scanditi dapprima dalla frequentazione della scuola alberghiera a Casalecchio Del Reno. Anni duri di apprendimento trascorsi in cucina e in aula per imparare a conoscere e valorizzare,al meglio, gli ingredienti naturali e le tradizioni italiane. Sono anche un appassionato naturista e a tale proposito tengo a lanciare una personale provocazione contro le moderne tendenze dell’arte culinaria.

Si riferisce a qualche tecnica in particolare?

Penso alla cucina molecolare,la tendenza in voga attualmente presso le cosiddette “elite”. Trovo assurdo e dannoso l’uso indiscriminato di tecniche e sostanze innaturali per alterare gusto ed essenza delle materie prime e pretendere di trasformare l’arte culinaria in una scienza creando e mixando sapori artificiali ed uguali. Se c’è una cosa che ho imparato, nel corso degli anni, è che un piatto perfetto è come una sinfonia di gusti. Ciò che emoziona è l’armonia dell’insieme. Gli ingredienti si equilibrano perfettamente esaltando qualità individuali e complessive e conferendo un piacere assoluto per il palato. Infine, per chi volesse scoprire i segreti di Beniamino, può trovare filmati e ricette su facebook digitando Beniamino Baleotti Fanpage o antiche tradizioni di nonna Clarice o Agriturismo Le Ginestre ed infine può collegarsi con lui su Twitter come @redellasfoglia, su Instagram come @redellasfoglia e naturalmente sul sito www.beniaminobaleotti.it.

© Ranuccio Bastoni 

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