TURISMO ITALIANO
Turismo Italiano

DATI OTTIMI NEL COMPARTO TURISTICO DELL’ITALIA

E L’ITALIA CHE VA…

Da giugno a settembre, in soli quattro mesi, negli alberghi italiani e negli esercizi ricettivi complementari si registrano oltre 260 milioni di pernottamenti, più del 60% del totale annuo. Nel giorno che dà ufficialmente il via all’estate 2018, Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, conferma “una sensazione di ottimismo per una stagione che si preannuncia positiva e che, se il barometro non farà scherzi, potrebbe dare buone soddisfazioni”. E in effetti i dati sul turismo nel nostro Paese danno ragione agli ottimisti: i turisti stranieri fanno segnare un incremento delle presenze di quasi il 40% rispetto all’estate di dieci anni fa. La top five dei clienti affezionati vede ancora una volta in cima alla classifica la Germania (con 6,5 milioni di arrivi durante l’estate), seguita da Stati Uniti e Francia (2,3 mln), Regno Unito (1,9 mln) e Paesi Bassi (1,5).

ITALIA TURISMO

Dati più dettagliati quelli pubblicati sempre oggi da Assoturismo Confesercenti, che ha commissionato un’indagine al Centro Studi Turistici.

I numeri dicono che l’estate 2018 si avvia ad un nuovo record: sono previste infatti 218,9 milioni di presenze, cioè circa 4,5 milioni in più rispetto al 2017, mentre tornerà ad essere maggioritaria la domanda italiana (53,3%) con 116,7 milioni di presenze stimate. Gli arrivi dei turisti nelle strutture ricettive ufficiali dovrebbero attestarsi a 50,3 milioni, un milione in più rispetto allo scorso anno. Saranno il mare, le città d’arte e i borghi a trainare il mercato.
L’indagine campionaria realizzata dal Centro Studi Turistici per Confesercenti si basa sui dati che 2297 strutture ricettive hanno inviato in base ai risultati aziendali già acquisiti e alle loro percezioni sul trend dei mesi futuri.

I flussi degli stranieri sono stimati al +2,6%, mentre le presenze dei connazionali aumenteranno del +1,6%. In termini di valori assoluti, sono previste 218,9 milioni di presenze turistiche, cioè circa 4,5 milioni in più rispetto al 2017, mentre tornerà ad essere maggioritaria la domanda italiana (53,3%) con 116,7 milioni di presenze stimate. Gli arrivi dei turisti nelle strutture ricettive ufficiali dovrebbero attestarsi a 50,3 milioni, un milione in più rispetto allo scorso anno.

Il trend dovrebbe essere uniformemente distribuito tra le diverse tipologie di imprese ricettive (+2,1% l’alberghiero e +2% l’extralberghiero). Nel primo comparto è atteso un +1,4% di italiani e un +3% di stranieri; nel secondo le stime indicano +1,9% di italiani e +2,2% di stranieri.
Ancora una volta le aspettative migliori sono state segnalate dalle imprese ricettive che operano nelle città d’arte/centri minori: +3,2% con un forte incremento della domanda estera (+3,8%) ed un discreto dinamismo del mercato italiano (+2,2%). A trainare il mercato sarà anche l’offerta balneare del nostro Paese con incrementi stimati del +2,2%; in questo caso non vi sono significative differenze tra le variazioni attese per gli italiani (+2,1%) e gli stranieri (2,3%). Inoltre, l’estate 2018 potrebbe rappresentare un momento di verifica del “posizionamento” delle coste italiane, in quanto alcune destinazioni del Mediterraneo – Grecia, Turchia, Egitto, Tunisia, Marocco – ricominciano ad attrarre nuovi flussi dopo che negli ultimi anni si erano lentamente svuotate di turisti che avevano preferito trasferirsi verso zone ritenute più sicure. Buone le prospettive per le località di montagna (+1,9%), grazie soprattutto al forte interesse degli stranieri (+2,7%), anche se non mancherà quello dei connazionali (+1,5%). Per le aree dei laghi le aspettative sono di un incremento della domanda del +1,3%: il mercato straniero è stimato al +1,5%, stabile quello italiano. Confortanti le aspettative delle imprese dell’offerta termale (+1,2%) e delle aree della campagna/collina (+0,9%).

Internazionalizzazione della domanda turistica 
In generale è proseguito il processo di internalizzazione della domanda turistica: 52,6% la quota di pernottamenti degli stranieri (58,5 milioni) contro il 47,4% di pernottamenti degli italiani (52,8 milioni).

Per tutto il periodo estivo l’incoming continuerà a segnare valori positivi, soprattutto dai tradizionali mercati europei. Si stima un aumento della domanda tedesca, austriaca, svizzera, britannica, olandese e francese. Tra i mercati extraeuropei il trend migliore è indicato per le provenienze dagli Stati Uniti, Cina e Paesi dell’Est. Stabili le indicazioni per i flussi canadesi, brasiliani, indiani e russi. In flessioni gli arrivi dalla Spagna, Giappone e India. 
Fin qui i dati Confesercenti sulle presenze in Italia dove, ricorda Federalberghi, durante l’estate le imprese italiane del turismo danno lavoro a più di un milione e duecentomila lavoratori dipendenti, cinquecentomila dei quali occupati con contratto di lavoro a tempo determinato.

Fonte AISE 

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