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Isole verdeggianti
Un amica è appena partita per la Sardegna e questo avvenimento mi fa pensare ad una poesia di Tagore: “il nostro destino viaggia su un mare mai attraversato, dove le onde si susseguono in un gioco incessante di rimpiattino. È l’inquieto mare del mutamento. Al centro di questo mare travolgente, – del destino della vita – tra l’alba e la notte, un ‘isola verdeggiante dove il sole bacia l’ombra vaporosa, dove gli uccelli cantano il silenzio”. Ecco il viaggio verso le vacanze mi fa pensare che siamo tutti  in un continua navigazione con delle isole verdeggianti al centro del mare travolgente della vita,  un mare misterioso che non è possibile attraversare se non una sola volta. È, quindi, colmo di sorprese, di inquietudini, di rischi. Ma, a un certo momento, si ha la fortuna di intravedere un’isola verdeggiante il cui nome è Amicizia.  Essa è avvolta in un sole dolce che non toglie l’ombra ma la irradia, è una terra in cui il silenzio è canto armonioso. L’amicizia autentica, che non è solo incontro oi interesse, ma è sincera donazione. È un approdo sicuro in mezzo alle turbolenze della vita, è una luce che rischiara le perplessità e le preoccupazioni, è  un continuo dialogo che conosce parole ma si nutre anche di silenzio.    

    
Il vero amore è come una finestra illuminata in una notte buia… Il vero amore è una quiete accesa. Giuseppe Ungaretti

 
Senza parole la vita sarebbe un foglio bianco.”Con queste parole si riassumere la mio desiderio di scrivere

 
Lo scorrere del tempo
 “Sig. Orologio, buongiorno. Sono anni ormai che tuo schiavo e credo sia giunto il momento di mettere in chiaro quello che penso di lei.Lei è il mio peggior nemico, sono succube del suo potere, devo seguire i suoi capricci: quando le chiedo qualcosa, me lo dà col contagocce; quando sono in casa con mia moglie e i miei figli le sue lancette scorrono inesorabili a velocità supersonica; quando mi siedo per leggere un libro è già ora d’alzarsi e di riprendere a lavorare; quando sono al lavoro, con una pratica molto noiosa, le sue lancette sono così lente che vi cresce sopra la muffa e si riempiono di ragnatele. Se la sera torno a casa tardi per cena, lei mi guarda rimproverandomi con espressione austera. Tutte le mie giornate sono scandite dai suoi ticchettii. Ritengo che sia ora di arrivare ad un accordo o sarà guerra aperta. Non la caricherò più e le toglierò le pile, non sarà più appeso al muro della cucina e la strapperò dal mio polso: non mi dirà più cosa fare! Certo, penserà che, così facendo, sarò sempre in ritardo al lavoro, la mattina non sentirò la sua cugina sveglia, che sarà relegata in una scatola in fondo alla cantina. Probabilmente sarà così, ma ci sono sempre i lati negativi d’una rivoluzione. Per questo le chiedo un accordo, per evitare una sua, o una mia probabile, disfatta. Durante le ore di scuola le sue lancette non saranno più così lente e non mi guarderà più con ostilità se arriverò in ritardo a casa; da parte mia, prometterò di trattarla con ogni riguardo, non mi dimenticherò più di spolverarla e non mi lamenterò con tutti di lei. In fondo, nessuno ha mai detto che non si può creare un’alleanza con un proprio nemico, quindi non vedo ragioni per cui lei non debba acconsentire. Spero lei voglia rispettare i patti, altrimenti la guerra sarà più aspra che mai. Cordialmente (così per dire)     Emma Ramaiola  Capitana del battaglione perditempo”


 
La vita….
Io penso che la vita sia come un viaggio, ma non un viaggio qualunque, ma un viaggio meraviglioso, in cui ad ogni passo dobbiamo scoprire quale è il nostro destino, in cui ad ogni passo dobbiamo scoprire ciò per cui vale la pena di vivere, di amare, di soffrire. Lo straordinario di questo viaggio è che inizia ogni giorno, ogni volta che si alza il sole all’ orizzonte e che l’ alba accompagna i nostri sogni ,questo viaggio inizia come d’ incanto. Ogni volta in cui guardiamo con stupore alla vita che nasce in noi, ogni volta in cui apriamo il nostro sguardo al futuro, il viaggio inizia ,e ci trascina per strade ed non avremmo voluto solcare, per sentieri che non avremmo voluto scoprire.
E, ad ogni passo di questo cammino la strada si fa sempre più impervia, il sentiero diventa sempre più ripido ,e il fardello che portiamo sulle spalle diventa sempre più pestante. Così, per continuare siamo costretti ad abbandonare, ad ogni passo, di fronte ad ogni ostacolo, qualcosa di noi, qualcosa della nostra storia, qualcosa che si e fatta pesante come un masso, e che non è più possibile sopportare.  Ma come è duro questo abbandono, come sono pieni di nostalgia quegli sguardi su quel pezzo di storia che ci abbandona, quasi temessimo di perderci in quel piccolo pezzo di mondo che ci abbandona.  Così, mentre allentiamo la presa della mano che fatica a lasciare quel fardello per strada, ci accorgiamo di essere diversi, ci accorgiamo di essere più leggeri, come se nell’abbandonare qualcosa del nostro passato vi fosse un sollievo e, inaspettatamente, più spazio per la vita che ci viene incontro. Cosi la nostra vita diventa più leggera, i sogni riconquistano il loro spazio, la speranza rigenera la sua forza e la bellezza riprende vigore, la dove la poesia dimora. Cosi la dove la vita diventa più leggera la felicità cresce, inonda di luce l’opacità della vita e ci rende a  capaci a riprendere il cammino


 
Le stelle , le sentinelle
E il loro brillare vivido e la gioia che esse emanano mi fanno pensare a delle sentinella in questa silenziosa notte di stelle.Le stelle mi sembrano delle sentinelle che si mettono sull’attenti e rispondono ogni notte con la loro presenza con:  eccoci!. Stelle stupende , stelle fantastiche,. Qualche sera fa la limpidissima notte ha trasformato il cielo in un   manto trapuntato di stelle, lo sguardo si perde tra quei miliardi di astri lucenti, di costellazioni, di galassie e nella mente mi sbocciano emozioni di quanto io sia piccolo piccolo. Sono troppo lontane per prenderle, troppo luminose per avvicinarmi  a loro. Stelle notturne,  stelle oscure  ognuna di voi è  un dolce ricordo, oppure un sogno in attesa di avverarsi. stelle comunque bellissime, che vi specchiate su  città differenti, vite diverse e tanta distanza tra noi. Eppure, ogni notte, quando alzo lo  sguardo, lo stesso cielo stellato mi ricorda  quanto siamo vicini. Una stella  per ogni ricordo, la stessa luna ad illuminare  i miei sogni, e identica gioia di esserci conosciuti.


FONTE:  Giorgio Cortese

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