PMI e Private Equity: per la salvaguardia del patrimonio imprenditoriale
del Made in Italy
Paolo Borghetti, Digital Mentor e AD di Future Age, lancia un deciso appello alle PMI italiane: “Non vendete a fondi stranieri. Preserviamo il patrimonio di Know-How e saper fare che rende uniche le eccellenze d’impresa italiane”
il tema della salvaguardia del patrimonio imprenditoriale del Made in Italy attraverso l’uso del Private Equity. Borghetti sottolinea come molte Piccole e Medie Imprese (PMI) italiane, che sono il cuore del tessuto economico e produttivo del paese, si trovano spesso di fronte a sfide legate alla crescita, all’innovazione e alla successione generazionale. Queste sfide possono mettere a rischio la continuità e l’identità delle aziende, soprattutto in un contesto economico globale sempre più competitivo.
Il Private Equity viene visto come uno strumento efficace per affrontare queste sfide. Investitori privati, attraverso fondi di Private Equity, possono fornire non solo capitali ma anche competenze manageriali e supporto strategico per aiutare le PMI a crescere, innovare e internazionalizzarsi. Borghetti evidenzia come, grazie all’intervento di questi fondi, molte imprese italiane siano riuscite a mantenere la propria identità e a valorizzare il patrimonio imprenditoriale senza dover rinunciare al controllo o alla propria autonomia.
In sintesi, l’articolo sostiene che il Private Equity rappresenta una risorsa fondamentale per le PMI italiane, in grado di proteggere e valorizzare il patrimonio imprenditoriale del Made in Italy, garantendo al contempo continuità e crescita in un mercato globale in continua evoluzione.
