66ª STAGIONE SINFONICA
Giovedì 2 dicembre 2010 ore 21.00
Sabato 4 dicembre 2010 ore 17.00
Direttore: Daniele Rustioni
Viola d’amore: Cristophe Desjardins
Clavicembalo: Antonio Frigè
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Bach: Concerto per clavicembalo e orchestra Bwv 1056
Hindemith: Kammermusik n. 6 op. 46 n.1
Bach /Webern: Ricercare
Bach: Concerto Brandeburghese n.5 Bwv 1050
MILANO: Nella loro 66ª Stagione Sinfonica I Pomeriggi Musicali desiderano dare particolare attenzione ai giovani talenti, direttori e solisti: è questa l’occasione di Daniele Rustioni, direttore ventiseienne che ha debuttato con grande successo a Milano proprio nella stagione passata dei Pomeriggi (2008/2009) e che torna sul podio del Teatro Dal Verme con un programma che spazia da Bach a Hindemith, il Bach del Novecento.L’Orchestra accompagnerà il francese Cristophe Desjardins nella Kammermusik per viola d’amore di Hindemith e il clavicembalista Antonio Frigè nel Concerto per clavicembalo e orchestra di Bach.Questo concerto rientra nel ciclo “La Musica è giovane” – 11 serate – all’interno della 66° Stagione Sinfonica – con protagoniste le giovani star della scena internazionale. Dalle 19.30 aspettiamo tutti coloro che sono abbonati per un aperitivo al prezzo speciale di 5,00 € nel foyer del Teatro
Daniele Rustioni, direttore d’orchestra
Con un emozionante debutto nella “Cavalleria rusticana” di Mascagni nell’allestimento di Liliana Cavani al Teatro Mikhailovskij di San Pietroburgo, Daniele Rustioni ha fatto a soli 24 anni il suo ingresso nella scena musicale internazionale. Acclamato dalla critica come una rivelazione, il giovane direttore è stato immediatamente nominato Principale Direttore Ospite del teatro. Daniele Rustioni ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano dove si è diplomato in organo, composizione organistica, pianoforte, direzione d’orchestra. Si è perfezionato in direzione all’Accademia Superiore Musicale Pescarese, all’Accademia Musicale Chigiana di Siena e alla Royal Academy of Music di Londra. Ha inoltre partecipato a masterclass con Sir Colin Davis, Kurt Masur e Gianandrea Noseda. Nel 2007 ha debuttato con l’Orchestra del Teatro Regio di Torino in un concerto dedicato a musiche di Mozart; e vi è tornato nel Luglio 2008 per il debutto operistico in Italia con La bohème di Puccini nell’ambito del Festival estivo del Castello di Racconigi. Ha diretto concerti all’estero con la Russian National Philharmonic Orchestra di Mosca, l’Orchestra Filarmonica Accademica di San Pietroburgo, la Welsh National Opera Orchestra al Covent Garden di Londra e in Italia l’Orchestra della Toscana (ORT), Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala, “I Pomeriggi Musicali”, l’Orchestra dell’Accademia del Festival “Settimane Musicali” di Stresa. Al Teatro Mikhailovskij di San Pietroburgo ha diretto nuove produzioni di Elisir d’amore – presentata in tournée al Teatro Bolshoj di Mosca – e Pagliacci (per la regia di Liliana Cavani) e riprese di Rigoletto e La traviata oltre a concerti lirico-sinfonici e alla Messa di Requiem di Verdi, che ha diretto in seguito alla Sala Grande della Filarmonica di San Pietroburgo. Nel corso della stagione 2008/09 è stato assistente di Antonio Pappano alla Royal Opera House, Covent Garden nell’ambito del progetto “Jette Parker Young Artists Programme”. Nella stagione 2009/10 ha diretto Norma nella stagione ASLICO, debuttato alla Fenice di Venezia con Il barbiere di Siviglia e al Teatro Comunale di Bologna con L’elisir d’amore. Dirigerà inoltre per la prima volta l’Orchestra dell’Arena di Verona in programmi sinfonici. In Maggio tornerà al Teatro Regio di Torino con L’elisir d’amore e La bohème.
Nella stagione 2010/11 Daniele Rustioni farà il suo debutto al Teatro alla Scala con L’occasione fa il ladro, dirigerà una nuova produzione di Otello di Giuseppe Verdi per la regia di Edmuntas Nekrosius all’Opera Nazionale di Lituania mentre nel Dicembre 2010 dirigerà la Messa di Requiem con la Filarmonica di Helsinki. Successivamente farà il suo debutto alla Royal Opera House, Covent Garden con Aida e alla Welsh National Opera con una nuova produzione di Così fan tutte.
Cristophe Desjardins, viola d’amore
Allievo di Serge Collot e Jean Dupoy al Conservatorio di Parigi e di Bruno Giuranna alla Hochschule der Künste di Berlino, premiato al Concorso Internazionale Maurice Vieux, Christophe Desjardins è entrato a far parte nel 1986 dell’Orchestre de la Monnaie di Bruxelles nel ruolo di prima viola. Nel 1990 si è unito all’Ensemble Intercontemporain e da allora si dedica con passione alla diffusione del repertorio contemporaneo. Molte sono le opere a lui dedicate: Surfing di Philippe Boesmans (1990), L’Orizzonte di Elettra di Ivan Fedele (1995), Mémoire de vague di Denis Cohen (1996), De temps en temps di Patrick Marcland, Ishtar di Felix Ibarrondo (1998), Alternatim di Luciano Berio per viola, clarinetto e orchestra, eseguito nel 1997 al Concertgebouw di Amsterdam e, successivamente, al Festival di Salisburgo, alla Carnegie Hall di New York e alla Cité de la Musique. Nel
Antonio Frigè, clavicembalo
Nato a Milano, si è diplomato in Organo e Composizione Organistica ed in Clavicembalo presso il Conservatorio “G.Verdi” della sua città. Vincitore di diversi Concorsi Nazionali, ha intrapreso un’intensa attività concertistica che lo ha portato a suonare, per le più prestigiose Società Concertistiche, in tutta Europa e negli U.S.A. Particolarmente appassionato alla letteratura del sei-settecento eseguita su strumenti storici, ha al suo attivo diversi C.D, sia come solista che in formazioni cameristiche, pubblicati da Nuova Era, Dynamic, Chandos e Amadeus-Paragon e ha effettuato registrazioni per la RAI, Radio Classica Espana, Radio della Svizzera Italiana.
Ha curato l’edizione moderna di alcune cantate di Alessandro Melani e ha pubblicato musiche di Cima, Borgo, Falconieri e Monteclair per le Edizioni Bim (Bulle-Svizzera) e collabora con l’Istituto Vivaldi della Fondazione Cini di Venezia per l’edizione critica delle opere di Vivaldi. Dal 1982 suona in Duo con Gabriele Cassone e, nel 1989, ha fondato l’Ensemble “Pian & Forte”. Già membro del Consiglio d’Amministrazione del Teatro La Fenice di Venezia, attualmente è docente di Basso Continuo e Musica d’Insieme presso l’Istituto di Musica Antica presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano .
Programma…………
Johann Sebastian Bach (1685-1750), Concerto per clavicembalo e orchestra BWV 1056
Senza indicazioni di tempo
Largo
Presto
Paul Hindemith (1895-1963), Kammermusik n. 6 op. 46 n.1
Mässig schnell, majestatisch
Langsam
Variationen
Lebhaft, wie früher
Johann Sebastian Bach / Anton Webern (1883-1945), Ricercare
Johann Sebastian Bach, Concerto Brandeburghese n.5 BWV 1050
Allegro
Affettuoso
Allegro
Johann Sebastian Bach, Concerto per clavicembalo e orchestra BWV 1056
Il concerto per clavicembalo in Fa minore BWV 1056 di J.S. Bach, composto nel
Paul Hindemith, Kammermusik n. 6 op. 46 n.1
Per la più intima fra le Kammermusiken, Hindemith pensò alla viola d’amore, uno strumento a lui molto caro, che il compositore amava suonare. Una viola dalla sonorità dolce e ricca per la presenza di corde di risonanza poste sotto le corde canoniche. L’op. 46 N.1 di Hindemith è un brano compatto, a tratti languido e allucinato, scosso da voragini espressive e da aspri contrasti armonici, afflitto da intricati clangori ritmici e caratterizzato da quel monologo solistico costantemente colorato dai timbri degli strumenti destinati a fare da sfondo.
Johann Sebatsian Bach / Anton Webern, Ricercare
L’offerta musicale di Bach, una raccolta di fughe e canoni che ha per tema una melodia dettata dal re di Prussia Federico il Grande, si pone fra i massimi esiti compositivi e speculativi della storia della musica. Da questa opera è tratto il Ricercare n.2 che Anton Webern decise di orchestrare e che va ben oltre la semplice trascrizione.
La riorganizzazione della musica di Bach è in questo caso una vera e propria trasfigurazione. Alla perfetta composizione bachiana viene mutato l’aspetto, la figura, ma non si elude il significato, anzi, lo si moltiplica e lo si espande in diverse e nuove direzioni.Andando oltre il testo stesso con un oltre-testo cromatico che sembra scaturito dal silenzio che vive intorno alla musica stessa, Webern ri-compone il brano che ha così un’originalità autentica e pura. La composizione coloristica di Anton Webern è così dipendente dal brano di Bach, ma anche, allo stesso tempo, slegata da esso, è opera d’arte autonoma, libera, incredibilmente emozionante e ricca di una profonda intelligenza musicale.
Johann Sebastian Bach, Concerto Brandeburghese n.5 BWV 1050
Il quinto dei Concerts avec plusieurs instruments, forse il più eseguito dei sei, prevede come solisti il flauto, il violino e il cembalo, accompagnati da un’orchestra d’archi. Lo stile galante ne fa forse il più attuale, nel 1721, dei brandeburghesi. Qui Bach sembra smettere di guardare al passato per aprire a qualche suggestione contemporanea. L’impatto melodico, che tenta una nuova semplicità, fa del Quinto brandeburghese un ponte verso il classicismo, verso quella fase che farà della musica d’arte qualcosa di diverso rispetto al monumentale spiritualismo della musica di Bach. Celebre è la lunga cadenza del clavicembalo nel primo movimento, per la sua novità certo, ma anche per l’autentica forza eversiva a livello formale che essa rappresenta. Non è solo una cadenza solistica come accadrà nel periodo classico romantico, è inevitabilmente qualcosa di più e qualcosa di meno. E’ un vuoto pianificato, una sospensione del tempo, e se la musica è soprattutto tempo che viene riorganizzato metaforicamente per sfuggire al Tempo che non ci dà tregua, questa cadenza è un punto senza gravità, un pensiero all’improvviso sprofondo e straniato, che per caso ci investe durante un ferreo percorso logico, facendoci trattenere il fiato e sorprendendoci poi di non sapere dire quanto tempo sia passato.
Sergio Casesi
BIGLIETTI
Interi: da € 17,00 a € 9,50 – Ridotti da € 13,50 a € 7,50
Biglietteria Ticket One – Teatro Dal Verme
Via San Giovanni sul Muro, 2 – Milano -Tel. 02 87905
Orari d’apertura
Dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 18
Sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 13
Ufficio stampa
Angelica Cacciapaglia – a.cacciapaglia@ipomeriggi.it
Tel. 02.87905295 – Cell. 328.0325166