FRANCIA – COSTA AZZURA.C’è chi dice che anche i ricchi piangono. Io non me la credo. Di certo non è tutto, tutto esurito ma se si dovesse giudicare la crisi osservando le richieste di prodotti dei marchi di lusso i conti non tornano. O almeno non tornano per quelle famiglie che i conti li fanno, scrupolosamente ogni fine del mese. Perchè anche in Costa Azzurra l’aria di crisi si sente, eccome. Lasciando da parte lo stereotipo che Monte-Carlo è, per i più, paragonabile alla leggendaria El Dorado, il 2010 anche oltralpe ha vissuto dei momenti non facili. Come tutti. Nel turismo dei grandi eventi, nei negozi spesso vuoti e nelle famiglie, la maggior parte, sempre più instancabilmente attente a far quadrare il bilancio. Ma anche nei tempi di una crisi perenne che non dà segni di cedimento e tregua alle famiglie normali, chi può spendere continua a farlo. Si tratta di quella clientela haut de gamme che, crisi o no, vive nella normalità del lusso a portata di mano. I contrasti in un Paese come Monaco sono netti, anche andando in giro tra un negozio e l’altro e chiacchierando con i commessi. Un esempio per tutti? Il marchio del lusso per eccellenza Louis Vuitton: alcuni articoli, come i più gettonati modelli delle sue classicissime It bag, risultano esauriti da settimane. Un’effettiva richiesta importante e continua in vista delle feste – ci dicono da St Tropez, passando per Cannes ed arrivando a Monte-Carlo – rende alcuni pezzi letteralmente introvabili. Basta fare un giro sul sito ufficiale e si conta l’effettiva mancanza negli stock parigini. Insomma se la crisi fosse valutata in base alla domanda di alcuni prodotti di lusso – e si parla di borse da 500 euro in su – il quadro dovrebbe apparire assai diverso da come viene dipinto, un po’ più light rispetto a quello che si percepisce. E invece non fa testo perchè è proprio il lusso, ogni anno, a reggere.
– Chi ha i soldi per il lusso continua a spendere senza problemi. Questo spaccato non rappresenta altro che la normalità – ci spiega Stefano Zerbi Codacons Roma – Non si può paragonare la famiglia che guadagna 2 mila euro al mese che risente di un qualsiasi aumento dei prezzi, rispetto a chi guadagna, per esempio, un milione di euro al mese. Con tutti i benefit che hanno manager e le persone che hanno stipendi elevati, non fa differenza l’aumento della verdura, ad esempio del 10 % in più. Chi è ricco continua ad acquistare prodotti di lusso senza alcun problema –
Chi soffre della crisi insomma è sempre e solo la fascia medio bassa. Chi è ricco si compra la barca (o
Ma esiste anche un’altra categoria molto sensibile alle spese “spudorate” ed è rappresentata dalle cosidette fashion victim: chi rinuncia a tutto pur di avere un costosissimo oggetto firmato. Decisamente più vittime che fashion, con i tempi che corrono. Il fashion victim tipo, dice di no a vizi e sfizi per un anno (cene fuori, capriccetti extra..) per poi, trionfante, regalarisi “
I dati del Codacons ogni anno parlano chiaro. Quando escono le stime sui consumi è sempre evidente che gli unici due settori che reggono sono i beni di lusso ed i prodotti hi-tech. – L’alta Tecnologia va bene per le numerose promozioni continue, perchè scendono i prezzi e per le offerte speciali – conclude Zerbi – Il lusso regge sempre e non c’è da meravigliarsi: è un fenomeno normalissimo. Sarebbe preoccupante se anche in questo settore non ci fosse più business. In quel caso saremmo sull’orlo sul precipizio –
Fonte:UffStamMontCarlNew/S.Contestabile