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Locandina

Ex Macello – Laboratorio Urbano

FATTI DI STORIE 2019

sabato 29 domenica 30 giugno 2019

 

Fatti di storie 2019 fra teatro, cinema e musica. Tra gli ospiti Giampiero De Concilio Prosegue la quarta edizione di Fatti di storie, il Festival di teatro, cinema, musica e letteratura dedicati a temi contemporanei che si svolge in questi giorni all’ Ex Macello – 

Laboratorio Urbano di Putignano (Ba).

Tra gli ospiti di rilievo Davide Enia, autore ed interprete dello spettacolo L' Abisso   

vincitore del prestigioso Premio Hystrio Twister 2019,   e Giampiero De Concilio, vincitore del Premio Nuovo Imaie come ‘Miglior attore emergente   italiano’. La manifestazione si avvale della collaborazione di varie realtà del territorio: Ubuntu – Autoproduzioni Culturali, I Make, L’Isola Che Non C’è, LunAzioni,  La Biottega, Natura sì,   Gifin studio di ingegneria, Gruppo Hub Mangini e Happy Network, una rete di realtà virtuose e attive, non solo a livello locale, anche nel mondo della cultura e della promozione sociale, cui si è aggiunta anche la Fondazione Puglia.

foto - un giorno allimprovviso

Il tema di quest’anno è Restiamo umani, famosa citazione di Vittorio Arrigoni, che, mai  come in questo periodo storico, è di estrema attualità, se pensiamo alla sempre più netta separazione tra chi si trova dalla parte comoda del mondo e chi legittimamente ambisce a conquistarne un pezzetto che forse gli è stato ingiustamente usurpato. Sarà il linguaggio dell’arte ad esprimere questi temi con gli interventi di persone competenti e carismatiche.

Dopo il reading-concerto di Maria Antonietta, "Sette ragazze imperdonabili", il festival prosegue domani sabato 29 giugno con un doppio appuntamento ad ingresso gratuito: alle 19,00 Focus sul tema "Etica, Cultura, Economia: L'utopia possibile" che vedrà la partecipazione di Fabio Brescacin (Presidente Ecor NaturaSì), Aldo Patruno (Direttore Politiche Culturali Regione Puglia), Vincenzo Netti (Essenze di Puglia) e Marco Notarnicola (XFarm Agricoltura Sociale).

Nello specifico la conversazione si concentrerà su un’economia che non sia fine a se stessa, ma che miri al raggiungimento del bene collettivo attraverso scelte etiche che non pregiudicano la possibilità di fare impresa, ma che garantiscano una migliore armonia fra  uomo e uomo e fra uomo e natura: questa è la reale sfida del nostro tempo.

A seguire alle 20,30 ci sarà la proiezione del film Un giorno all’improvviso di Ciro

D'Emilio, candidato a due Nastri d'Argento, e che è valso ad Anna Foglietta il Premio Fice come ‘Miglior attrice dell’anno’ e a Giampiero De Concilio (presente in sala) il Premio Nuovo Imaie come ‘Miglior attore emergente italiano’ e  il Premio Biraghi come Nuova Rivelazione del cinema italiano. Antonio è un ragazzo cresciuto troppo in fretta: a diciassette anni lavora, si prende cura di sua madre Miriam, donna dolce ma problematica,

Sede legale: Via Giovanni Laterza, 6 – Putignano (BA) – CF 91117170729

e sogna di diventare un calciatore professionista. Sullo sfondo della periferia campana, D’Emilio dipinge gli equilibri fragili di un rapporto profondo tra madre e figlio. Il Festival si concluderà poi domenica 30 giugno con lo spettacolo teatrale Vincitore del Premio Hystrio Twister 2019 “L'Abisso” di e con Davide Enia (musiche in scena GiulioBarocchieri).Biglietti e abbonamenti in vendita nel circuito vivaticket 

 

Info FB /fattidistoriefestival   Tel. 3394695481  –  0804059157

foto davide enia

Domenica 30 giugno 2019

Ultimo appuntamento con “Fatti di storie” 2019 

fra teatro, cinema e musica.

In scena L’Abisso” di e con Davide Enia

Il Festival Fatti di storie si conclude domani, domenica 30 giugno, alle 21,00, all’ Ex Macello – Laboratorio Urbano di Putignano (Ba) con lo spettacolo teatrale Vincitore del Premio Hystrio Twister 2019 “L’Abisso” di e con Davide Enia (musiche in scena Giulio Barocchieri). Si tratta di una produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Teatro Biondo di Palermo. Accademia Perduta – Romagna Teatri.

L’abisso è il toccante racconto di uno sbarco, di quei frammenti di storia che accadono e si compiono attorno a noi e che spesso ignoriamo. «Il primo sbarco l’ho visto a Lampedusa. A guadagnare la terra erano in tantissimi, ragazzini e bambine per lo più. Stravolti, stanchissimi, confusi, erano cinquecentoventitre persone sottratte alla morte in mare aperto. Con me c’era mio padre quel giorno. Assistemmo assieme a qualcosa di smisurato – racconta Davide Enia – Da quel giorno ho iniziato ad ascoltare i testimoni diretti di ciò che succede nella frontiera: i pescatori e il personale della Guardia Costiera, gli operatori medici e i lampedusani, i volontari e le persone sbarcate sull’isola. Dalla registrazione delle loro voci sono emersi frammenti di storie dolorosissime eppure cariche di speranza, nonostante risuonasse di continuo un carico di morte impossibile da gestire da soli. Le loro parole aprivano prospettive e celavano abissi. Avevano le stimmate della guerra». Una messa in scena che fonde diversi registri e linguaggi teatrali, gli antichi canti dei pescatori, intonati lungo le rotte tra Sicilia e Africa, sulle melodie a più voci che si intrecciano senza sosta fino a diventare preghiere cariche di rabbia quando il mare ruggisce e nelle reti, assieme al pescato, si ritrovano sistematicamente i cadaveri di uomini, donne e ‘piccirìddi’.

Con quest’ultimo appuntamento giunge quindi al termine la quarta edizione del Festival Fatti di storie che si avvale della collaborazione di varie realtà del territorio: Ubuntu – Autoproduzioni Culturali, I Make, L’Isola Che Non C’è, Fondazione Puglia, LunAzioni,  La Biottega, Natura sì, Gifin studio di ingegneria, Gruppo Hub Mangini e Happy Network, una rete di realtà virtuose e attive, non solo a livello locale, anche nel mondo della cultura e della promozione sociale.  Il tema di quest’anno è stato Restiamo umani. Lo spirito delle tre giornate della manifestazione è stato quello di creare comunità, favorito da momenti conviviali, nell’idea che l’ambiente, la cultura, le relazioni, facciano parte di un unica idea di ben-vivere, che è quella che gli organizzatori vogliono diffondere.

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