Care Lettrici e Cari Lettori,
è appena calato il sipario su questa edizione italiana di Expo2015 che, con i suoi 145 Paesi del mondo per 80 padiglioni e 9 Cluster, ha registrato oltre 21 milioni di visitatori, 60 Capi Stato e di Governo in altrettante visite ufficiali, 200 ministri e 500 ospiti internazionali. Migliaia di agricoltori di Terra Madre che hanno sfilato sul decumano, chiamati a Milano da tutto il mondo dal carismatico ideatore di Slow Food, Carlo Petrini. Una considerazione importante va fatta. Questa straordinaria edizione ci ha regalato il piacere di poter credere in un mondo migliore sotto tanti punti di vista. Il tema stesso scelto per Expo 2015 “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita” poneva all’attenzione del mondo intero le impellenti necessità legate all’Alimentazione e allo Sviluppo Sostenibile. Troppi i milioni di esseri umani senza cibo e senza acqua per la loro vita. In questi sei mesi tutti abbiamo dovuto pensarci e cercare di capire cosa dobbiamo e possiamo fare, e Milano ha ospitato una vera e propria mobilitazione delle coscienze mondiali. Expo ha dato grande spazio anche alle voci delle donne, da quelle famose a tutte quelle donne “invisibili” che quotidianamente combattono per rendere migliore il mondo. Abbiamo capito in questi sei mesi che è e sarà fondamentale “educare” per imparare a nutrire il pianeta. La conoscenza sempre più ampia dell’educazione alimentare deve diventare un impegno per tutti. Abbiamo anche imparato da tante aziende presenti in Expo che la “diversità” è la qualità davvero universale. Tanto è vero che se i padiglioni nazionali verranno smantellati, il sito riconvertito, rimarranno le idee che si sono trasmesse, i progetti discussi e definiti, ma soprattutto rimarranno “le persone”. La Carta di Milano infatti, ne è l’esempio più tangibile, ha portato nelle mani del Segretario dell’ONU non solo ipotesi di soluzione dei problemi alimentari del mondo ma le firme di un milione di cittadini che quel documento hanno voluto sottoscrivere. Un grazie particolare alla moltitudine di giovani che con la loro presenza hanno fatto di Expo 2015 un evento sensazionale, una moltitudine che avrà meglio compreso l’importanza del rispetto che si deve avere nei confronti della terra e del cibo.
Evelina Flachi
Specialista in Scienza dell’Alimentazione-Nutrizionista
Presidente della Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare
Componente del Comitato Scientifico “Cibo e Scuola”del MIUR
Giornalista