Il Festival Alto Vicentino è quasi alla linea di partenza della decima edizione, arricchita dalle nuove collaborazioni con associazioni locali e dal recentissimo rinnovo di una parte della location della kermesse cinematografica, il Parco Rossi di Santorso.
In questi giorni si stanno inoltre portando a compimento gli ultimi preparativi per le serate di giugno, in particolare per quanto riguarda il vero protagonista del Festival, il cortometraggio: dopo mesi di lavoro e di attenta visione di oltre un migliaio di produzioni, 10 filmati sono riusciti ad aggiudicarsi un posto per la finale, più altri 4 sono stati scelti per concorrere separatamente per il premio AVIS.
I dieci cortometraggi finalisti sono:
- “Non senza di me”, di Brando De Sica (Italia);
- “Rainbow party”, di Eva Sigurdardottir (Islanda);
- “Caleb”, di Susanne Aichele (Regno Unito) ;
- “Sul tram”, di Leone (Italia);
- “Classmate”, di Javier Marco (Spagna);
- “The best sound in the world”, di Pedro Paulo de Andrade (Brasile);
- “Er und sie”, di Marco Gadge (Germania);
- “97%” dai Paesi Bassi ;
- “Glow”, di Douglas Jessoup, (Stati Uniti);
- “Los Angeles 1991”, di Zacarias (Spagna/Stati Uniti).
Per quanto riguarda invece il premio AVIS, i 4 cortometraggi arrivati in finale sono:
- “Old man and the cat”, di Damian Shipporeit (Germania);
- “Blablabla”, di Alexis Morante (Spagna);
- “Out of this”, di Keivan Mohseni (Iran);
- “Cuerdas”, dalla Spagna.
Le 14 opere finaliste saranno valutate da una giuria in parte rinnovata rispetto alle edizioni passate del FAV; grazie infatti alla speciale iniziativa “Giurati si diventa” che ha avuto luogo a novembre 2015 allo Yourban di Thiene, in tre si sono aggiudicati un posto nella commissione in qualità di giurati popolari, la quale ora è così composta:
- Denis Dellai, giornalista e regista, nel ruolo di presidente di giuria;
- Paolo Agostini, compositore di colonne sonore;
- Sergio Dal Maso, componente del direttivo del Cineforum di Breganze;
- Isabelle Bortoloso, membro della giuria popolare;
- Anna Lorenzi, membro della giuria popolare;
- Paolo Covolo, membro della giuria popolare.
“Sentivamo la necessità, in questa edizione così speciale per noi, di dare la possibilità di diventare giudice a chiunque volesse mettersi in gioco” – spiega il presidente del FAV Alessandro Zaffonato – “già lo scorso anno abbiamo avuto un riscontro molto positivo chiedendo al pubblico, in una serata, di esprimere la propria personale preferenza sui cortometraggi proposti. Ci è sembrato quindi una conseguenza doverosa e giusta continuare ad avere uno scambio del genere con i nostri spettatori, le cui idee, pareri e consenso ci hanno sempre aiutato a migliorare qualitativamente come Festival”.