Proiezione di “Mi Manda Picone” alla Certosa di S. Giacomo con ospite Lina Sastri
CAPRI – Grande attesa per l’evento cinematografico e di gala di domani 31 Luglio: la proiezione di “Mi Manda Picone” al Capri Cine Galà 2016, l’evento che accende i fari dell’attenzione del mondo del cinema in piena estate, giunto alla settima edizione ideato e organizzato dallaADP Eventi di Annalisa De Paola e curato dallo storico e critico del cinema Valerio Caprara che avrà luogo domenica 31 alle 21 nella suggestiva location del trecentesco Chiostrino della Certosa di San Giacomo a Capri.
Una serata dedicata alla proiezione di Mi manda Picone (1984), uno dei classici della commedia di costume nostrana scritto da Elvio Porta, diretto da Nanni Loy , con straordinari interpretiLina Sastri Giancarlo Giannini, Aldo Giuffré, Clelia Rondinella e Leo Gullotta, con la colonna sonora di due grandi musicisti, Tullio De Piscopo e Pino Daniele. E alla serata cinematografica di gala in Certosa sarà presente Lina Sastri, che saràintervistata nel consueto stile informale ma qualificato che caratterizza l’evento dal curatore Valerio Caprara, che dichiara:
“Ci hanno spinto a regalare una chance al film di Loy tre ragioni nient’affatto scontate: recuperare il registro originario del filone, rievocare e omaggiare l’alto livello professionale del cast e contribuire a svincolarsi dai ricorrenti e fuorvianti dibattiti dettati dall’ossessione dell’immagine incombente sulla nostra città. A prescindere dal franco divertimento, dall’affabile florilegio di luoghi comuni, dalle situazioni paradossali e le battute di dialogo destinate a diventare proverbiali, insomma, rivedere il carosello vintage capeggiato da Giannini e Sastri in stato di grazia può servire ad aggiornare un significativo confronto sulle sfumature concettuali, viscerali, artistiche e persino politiche che si ripropongono non solo quando si entra nel ‘mondo a parte’ della finzione. Se un incalcolabile numero di film hanno disegnato la mappa della storia e della geografia di Napoli, infatti, non sono moltissimi gli sceneggiatori, i registi, gli attori che ne hanno tramandato lo spirito più autentico in quanto elusivo e viceversa.
Come ha più volte sostenuto Raffaele La Capria, del resto, dobbiamo fare i conti da sempre con una linea divisoria che separa i labili confini tra napoletanità e napoletaneria… Vale a dire tra acutezza e prontezza di pensiero, esuberanza d’animo, arguto scetticismo e sguaiatezza faziosa, ribellismo stereotipato e campanilismo d’accatto“.