Il cast vede Leonardo Maltese nei panni di Leopardi, affiancato da Alessio Boni come il padre, Valentina Cervi nel ruolo della madre e Giusy Buscemi come l’amata Fanny Targioni Tozzetti. La miniserie, scritta da Carla Cavalluzzi, Angelo Pasquini e Sergio Rubini, offre un ritratto innovativo del poeta. Infatti esplora sia il suo lato romantico che il suo pensiero politico. L’intento è mostrare un Leopardi poliedrico e vitale, lontano dall’immagine stereotipata di un uomo malinconico e sofferente.
Ambientata e girata in località iconiche come Recanati, Bari e altre città italiane, la serie rappresenta la prima esperienza di Rubini alla regia televisiva. La narrazione si concentra su Leopardi come “maledetto” della letteratura, ritraendolo come un enfant prodige e un pensatore rivoluzionario.
Leopardi – Il poeta dell’Infinito…
dietro l’immagine canonica di un uomo malinconico
“Piuttosto che lo studioso curvo perennemente sui libri, il nostro Leopardi quindi avrà il piglio di un esuberante enfant prodige che desidera divorare il mondo e viverne appieno ogni sfaccettatura. Al posto di una figura grigia, rischiosamente polverosa e respingente, preferiamo tratteggiarne un’altra più brillante, variopinta, trasgressiva e soprattutto piena di fascino”, spiega Rubini. “Dietro l’immagine canonica di un uomo malinconico, si nasconde un’anima vitale e dirompente. Non uno studioso grigio, ma un giovane brillante e trasgressivo, desideroso di vivere ogni sfaccettatura del mondo”.
Leopardi – Il poeta dell’infinito punta a emozionare il pubblico con una narrazione che attualizza il mito del poeta, rendendolo rilevante anche per le sensibilità moderne.
Un appuntamento imperdibile per scoprire la storia di un genio che ha segnato la cultura italiana e continua a ispirare generazioni. Non perdere la miniserie su Rai1 il 7 e 8 gennaio.