Ai microfoni di Sky, nel dopo partita del Ferraris, l’attaccante della Sampdoria Fabio Quagliarella.
200 in Serie A con la Sampdoria e anche oggi il gol è arrivato; cosa c’è dietro a questo Quagliarella?
Non c’è niente, c’è la passione per questo sport e la voglia di mettersi sempre in discussione, di fare gol e di dare una mano alla squadra. Oggi era fondamentale vincere, ci siamo riusciti, facendo una grande partita, perché il Crotone gioca a calcio e, quindi, non era facile.
Dobbiamo abituarci a un Quagliarella che entra dalla panchina e risolve le partite, o ti senti ancora un titolare?
Fino a 50 anni vorrei giocare sempre titolare, però capisco ed è giusto che il mister faccia le sue scelte. Siamo una rosa di 25 giocatori, è giusto che io rifiati, come anche altri miei compagni di squadra. La vivo in modo molto, molto sereno, com’è giusto che sia. Bisogna incitare i compagni, anche quando uno sta in panchina. Anche questo significa gruppo.
Adesso hai 37 anni, ma nella tua testa c’è una data di scadenza, o si vive di anno in anno?
Ancora devo trovarla la data di scadenza. A parte gli scherzi, vivo anno dopo anno, con il presidente ho un patto, lui mi chiede come sto e io gli do la risposta. Se posso dargli ancora una grossa mano bene, altrimenti spero di dargli una mano in società.
Quindi, se Quagliarella risponde che sta bene, il presidente gli rinnova il contratto?
Negli ultimi quattro anni abbiamo fatto così, poi, fate la domanda al presidente.
