Presentazione
La nuova collana Fiori Neri
a ‘Un libro a Milano’
Domenica 28 novembre alle ore 15.00
presso il Caffè Letterario del SuperstudioPiù di via Tortona 27, MILANO
“I fiori neri alle pareti sembrano muoversi, fluttuare, cambiare forma.
Nuvole tetre cariche di pioggia, pensieri cattivi che sbriciolano speranze.”
Parte a novembre la nuova collana di Todaro Editore, Fiori Neri, un raffinato progetto editoriale che si propone di pubblicare brevi racconti combinando parole e immagini su una stessa tematica, atmosfera o sensazione. L’obiettivo è creare un’opera da leggere a diversi livelli: testo e fotografie possono rimanere del tutto indipendenti tra di loro, oppure si possono fondere innescando un nuovo effetto, originale e personale.
Fiori Neri sboccerà occasionalmente, senza tempi stabiliti, come i fiori di campo. Ma saranno dei fiori spesso cupi e tenebrosi, e in tiratura limitata: 1001 copie per ciascun testo, acquistabili esclusivamente sul sito www.todaroeditore.com. Fiori Neri e Africa Terminal sono i primi due volumi della collana.
Fiori Neri
Barbara Baraldi, considerata la regina del gotico italiano, è l’autrice di questo racconto gotico-noir costellato da trenta fotografie in bianco e nero di Gianluca Bucci. Un racconto in cui sogno, allucinazione e assurdi personaggi si confondono con la realtà, e le foto si soffermano su una natura spesso inquietante e lugubre, selvaggia e inospitale, quasi surreale, fatta di rami secchi e minacciosi, rovi ed erbacce, a confronto della quale il paesaggio urbano è un giardino di delizie. Un paesaggio, insomma, costellato di fiori neri, che simboleggiano tutti quei momenti negativi della vita che appaiono piccoli, ma possono avere grandi ripercussioni: cattivi pensieri, scene conturbanti, incontri sbagliati, scelte sconvenienti.
Africa Terminal
Una serie di lettere a una moglie lontana e un’Africa ostile. L’amore per una donna e per un continente difficile, ma non per questo meno amato. Ricordi belli e brutti, delusioni e soddisfazioni, tragedie e sorrisi di bambini che, nonostante le difficoltà, riescono a esprimere la voglia di giocare, correre, divertirsi e vivere giustamente la loro infanzia.
Scritto da Franco Foschi e corredato da ventisette fotografie realizzate da Silvia Morara, ambedue profondi conoscitori del percorso culturale africano e dei suoi infiniti drammi, questa sorta di diario non può che suscitare nel lettore delle forti emozioni, pensando a chi è costretto a vivere nei campi profughi, negli ospedali, nei villaggi sparsi nel deserto africano arido, disidratato e polveroso.
Via Calloni, 5
6900 Lugano (Svizzera)
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