di Teobaldo Fortunato
Il volume colma una lacuna nella biografia di uno dei massimi protagonisti dell’archeologia, Heinrich Schliemann, il notissimo scopritore di Troia; il volume ricco di preziosi contributi scientifici, sottolinea e mostra una Napoli ottocentesca sofferente ma pur sempre vista e commentata da un personaggio di statura internazionale quale fu Schliemann.
All’interno del libro è contenuta la ristampa del carteggio fra Schliemann e Giuseppe Fiorelli, oggi praticamente introvabile. Vi si narra, fra l’altro, di come Schliemann fosse in trattativa con Giuseppe Fiorelli per il trasferimento del Tesoro di Troia (più di 8.700 chili di gioielli d’oro) al Museo Archeologico di Napoli. Saggi scritti da illustri studiosi di fama internazionale che ripercorrono una delle pagine più intriganti dell’archeologia europea del XIX secolo.
All’interno del libro è contenuta la ristampa del carteggio fra Schliemann e Giuseppe Fiorelli, oggi praticamente introvabile. Vi si narra, fra l’altro, di come Schliemann fosse in trattativa con Giuseppe Fiorelli per il trasferimento del Tesoro di Troia (più di 8.700 chili di gioielli d’oro) al Museo Archeologico di Napoli. Saggi scritti da illustri studiosi di fama internazionale che ripercorrono una delle pagine più intriganti dell’archeologia europea del XIX secolo.
Paolo Giulierini direttore del MANN ha deciso insieme al prof Umberto Pappalardo, notissimo archeologo partenopeo e direttore del centro internazionale di studi pompeiani, che passata questa penosa quarantena, il libro verrà presentato presso il Museo Nazionale di Napoli in occasione di una Mostra (piena di sorprese) intitolata appunto “Heinrich Schliemann da Troia a Napoli”.