ALLA STAGIONE SINFONICA DI PRIMAVERA ARRIVA L’EROICA
Lecce – Terzo appuntamento settimanale dell’Integrale delle Nove Sinfonie di Beethoven (25 marzo al Teatro Politeama Greco): ospiti dell’Orchestra Sinfonica Tito Schipa saranno la pianista Susanna Stefani e suo marito Oleg Caetani, che salirà sul podio. Mozart e Borodin insieme alla Sinfonia n.3, la prima grande produzione dell’800 firmata da Beethoven. Al Politeama (ore 11) “prove aperte” per le scolaresche salentine
IL PROGRAMMA – Non solo Beethoven per la Stagione Sinfonica di primavera 2011 di Lecce. Ricco e di alto spessore artistico sarà il programma del terzo appuntamento sul palco del Teatro Politeama Greco (25 marzo dalle ore 21): oltre alla Terza Sinfonia in Mi bemolle maggiore op. 55 di Ludwig van Beethoeven, considerata tra i capolavori assoluti della storia della musica di tutti i tempi, infatti, è prevista l’esecuzione del Concerto n. 9 in Mi bemolle maggiore K.271 di Wolfgang Amadeus Mozart e della Seconda Sinfonia in si minore di Aleksandr Borodin. Ad accompagnare l’Orchestra Sinfonica Tito Schipa ci sarà al pianoforte Susanna Stefani-Caetani mentre sul podio salirà Oleg Caetani, direttore di origini russe ma oramai italiano d’adozione nonché marito della pianista fiorentina. Così la collaudata coppia ritorna nel Salento dopo la performance della Stagione d’Autunno 2009, chiamata ad eseguire un programma di alto gradimento scelto dal direttore artistico della rassegna Marcello Panni, che passa dai tratti di rottura degli schemi tradizionali della Jeunehomme di Mozart agli elementi altrettanto rivoluzionari dell’Eroica del genio di Bonn, alla quale è giustamente accostata l’opera omonima di Borodin.
LE OPERE – “Eroica”, terminata da Beethoven nel 1804 e inizialmente ispirata a Napoleone, è la prima grande sinfonia del nuovo secolo, diversa dalle due precedenti caratterizzate da un impianto tipicamente settecentesco. Novità assoluta nella produzione beethoveniana è l’uso degli strumenti, impiegati in modo più individuale rispetto al passato, ma soprattutto una linea melodica dai timbri variabili e dai temi non contrapposti, ma collegati tra loro. Una novità di scrittura, insomma, che si percepisce già nel primo tempo (Allegro con brio) e che continua nel secondo, dove l’autore sembra voler rappresentare la fatalità tragica del genere umano, principale chiave di lettura di tutta la sinfonia. Il terzo movimento si apre nel segno dello Scherzo (Allegro vivace), già sperimentato nella Sinfonia n. 2, mentre il quarto chiude l’opera in maniera grandiosa. Alla Terza di Beethoven è affiancata la Seconda Sinfonia di Borodin, anch’essa intitolata “Eroica”, opera di lunga gestazione ma di perfetta sintesi tra la tradizione romantica e l’apertura al materiale folkloristico, oggi considerata uno dei testi più rappresentativi del nazionalismo russo. Altro grande capolavoro è il Concerto n. 9 per pianoforte e orchestra, scritto nel 1777 da Mozart ventunenne e caratterizzato da una struttura rivoluzionaria, frutto di una passione che fa pensare al più ispirato Beethoven, e di una facilità inventiva che in questo repertorio lo stesso compositore viennese non riuscirà più ad eguagliare.
GLI OSPITI – Una coppia vera, nella musica come nella vita di tutti i giorni. Lui sul podio e lei al pianoforte, entrambi sul palco insieme all’Orch