Sesto appuntamento del ciclo “Prima delle prime”
Stagione 2021/2022 Amici della Scala – Teatro alla Scala Adriana Lecouvreur
di Francesco Cilea
libretto di Arturo Colautti
Coproduzione Royal Opera House, Covent Garden; Gran Teatre del Liceu;
Wiener Staatsoper; Opéra National de Paris; San Francisco Opera
Teatro alla Scala – Ridotto dei palchi “A. Toscanini”
Martedì 22 febbraio 2022 – ore 18
L’opera lirica di Francesco Cilea in quattro atti, su libretto di Arturo Colautti, va in scena alla Scala il 4 marzo. È un’opera che gode di un ritorno di popolarità e di interesse da parte di una nuova generazione di spettatori ed è legata a interpretazioni leggendarie dei soprani più venerati, come Maria Caniglia, Mafalda Favero, Renata Tebaldi, Renata Scotto, Mirella Freni, Raina Kabaivanska, Daniela Dessì.
Adriana Lecouvreur, una figura storica, celebre attrice della Comédie Francaise, ammirata all’inizio del Settecento da Voltaire, sta alla base dell’opera di Cilea, che nel lavoro drammatico Adrienne Lecouvreur di Eugène Scribe ed Ernest Wilfried Legouvé, quasi un romanzo d’appendice, individuò un soggetto teatrale interessante.
Così infatti scriveva Cilea: “Fra i tanti lavori che lessi in quel tempo, mi colpì quello di Scribe e Legouvé. Le varietà dell’azione che potevano offrirmi situazioni nuove ed eleganti, la fusione della commedia e del dramma nella cornice dell’ambiente settecentesco (che conoscevo bene), il passionale amore della protagonista toccarono il mio cuore e accesero la mia fantasia.”
La genesi dell’opera fu laboriosa: Colautti, un poeta di fiducia dell’editore Sonzogno (che aveva nel 1899 commissionato l’opera a Cilea) nella stesura del libretto trascurò l’intrigo politico, molto presente nel lavoro di Scribe e Legouvé, a favore dell’intreccio amoroso, ottenendo una trama macchinosa ma funzionale dal punto di vista drammatico e ricca di effetti teatrali. La prima assoluta dell’opera avvenne nel 1902, con l’interpretazione di Angela Pandolfini nel ruolo del titolo e di Enrico Caruso in quello di Maurizio. Dopo l’iniziale grande successo in Italia e all’estero l’opera fu dimenticata; bisogna arrivare agli anni Trenta per ritrovarla stabilmente in repertorio, rivisitata con cambiamenti e tagli.
L’opera, che si avvale della coproduzione con Covent Garden di Londra, Gran Teatre del Liceu di Barcellona, Staatsoper di Vienna, Opéra National de Paris e San Francisco Opera, andrà ora in scena alla Scala con la direzione di Giampaolo Bisanti e con la regia di David McVicar.
Riportiamo la dichiarazione del regista che già nel 2010 aveva firmato l’allestimento per la Royal Opera House registrando che tutto ruota attorno alla figura della protagonista: “Adriana è l’incarnazione della grande diva, che gestisce da sé la propria performance teatrale e da sé costruisce il proprio successo. Adriana è anche una figura d’amore, che fa fatica a separare la realtà dalla finzione, la vita vera dalle vite portate in scena. Per questo ho scelto la formula del ‘teatro nel teatro’.”
Nei cast delle sette recite troviamo Maria Agresta con Freddie De Tommaso e Anna Netrebko con Yusif Eyvazov insieme ad altri interpreti tra i migliori pensabili oggi. Nell’incontro “La Phèdre e l’arte di una Primadonna nel metateatro fin de siècle”, con ascolti e video, parla di Adriana Lecouvreur Michele Girardi, docente di Storia della Musica all’Università Ca’ Foscari di Venezia e Musicologo.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti
Via dei Giardini, 18 – Milano Tel. 02.783. 479