La Legge del 30 dicembre 2024 n. 207, più comunemente nota come Legge di Bilancio 2025, ha introdotto alcune novità per quanto riguarda il mercato immobiliare. Pur considerando una certa stretta sui vari bonus edilizi, le riforme fiscali mirano a favorire gli acquirenti di prima casa e chi ha intenzione di effettuare ristrutturazioni edilizie.
Una certa attenzione è stata dedicata alle giovani coppie e alle famiglie numerose (con 3 o più figli) e anche al miglioramento del patrimonio edilizio, considerando che prosegue la politica dei cosiddetti “incentivi energetici”.
Vi sono novità anche per quanto riguarda i mutui, come per esempio la proroga del Fondo di garanzia per i mutui prima casa.
Ulteriori informazioni sui mutui possono essere ottenute consultando le varie proposte degli istituti di credito; le banche infatti mettono a disposizione varie tipologie di mutuo (mutui green, a tasso fisso, a tasso variabile e multiswitch) fra le quali si può scegliere quella che si ritiene più adatta alle proprie esigenze.
Imposta di registro e agevolazioni per la prima casa
Sono diverse le agevolazioni fiscali relative all’acquisto di un immobile da destinare ad abitazione principale. Tra queste, vi è la riduzione dell’imposta di registro per gli acquisti da privati e la riduzione dell’IVA per gli acquisti da imprese.
Inoltre, è prevista l’esenzione dall’imposta di bollo, dai tributi speciali catastali e dalle tasse ipotecarie sugli atti soggetti all’imposta di registro, così come sugli atti necessari per gli adempimenti presso il catasto e il registro immobiliare.
Un ulteriore vantaggio è la possibilità di detrarre dall’IRPEF il 19% degli interessi passivi dei mutui ipotecari, fino a un massimo di 4.000 euro di spesa, per chi acquista un immobile da destinare a propria abitazione principale.
I bonus edilizi
La necessità di contenere la spesa pubblica ha portato a una revisione dei bonus edilizi, con la cancellazione del Superbonus e una riduzione dell’Ecobonus e del Sismabonus. Attualmente, la detrazione del 65% è riservata a condomini, persone fisiche che effettuano interventi su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari, e enti del terzo settore che abbiano già deliberato gli interventi e presentato o richiesto i titoli abilitativi entro il 15 ottobre 2024.
Per la prima casa, le aliquote dell’Ecobonus e del Sismabonus sono state ridotte al 50%, mentre per altri interventi l’aliquota è del 36%. Nei prossimi anni, precisamente nel 2026 e 2027, le aliquote scenderanno ulteriormente al 36% per le prime case e al 30% per le altre tipologie di intervento.
Tassi di interesse e mutui: come si presenta il 2025?
Nel 2025, le banche continuano a offrire una varietà di soluzioni per chi desidera acquistare o ristrutturare un immobile a uso abitativo. La proroga del Fondo di garanzia per i mutui prima casa rappresenta un incentivo significativo per coloro che intendono sottoscrivere un mutuo.
Con l’attenzione crescente verso la sostenibilità ambientale, è previsto l’aumento di offerte di mutui green, che permettono di finanziare l’acquisto di abitazioni a basso impatto ambientale a condizioni agevolate.
Per quanto riguarda i tassi d’interesse, la scelta principale è quella tra mutui a tasso fisso e a tasso variabile; i primi offrono una maggiore prevedibilità poiché la rata rimane sempre costante per tutta la durata del finanziamento, mentre nei secondi la rata segue l’andamento dei mercati.
La scelta dipende sia da considerazioni personali, sia dalla situazione economica del momento. È consigliabile affidarsi ai consulenti dell’ufficio mutui della propria banca, che possono illustrare nel dettaglio i pro e i contro di ciascuna opzione. Inoltre, esistono mutui multiswitch che offrono la flessibilità di passare da un tasso fisso a uno variabile, o viceversa, a seconda delle condizioni di mercato.