Devo confessare che Cristina Parodi è proprio come la vediamo in video. Cortese, dotata di una naturale eleganza, sempre pronta ad accompagnare le sue risposte alle mie domande con un tenerissimo sorriso. Cristina, per anni ha portato nel nostro salotto di casa i mille personaggi che incontrava tutti i giorni a “Verissimo” sempre senza scivolare mai nel gossip, qualità più unica che rara. Nelle sue trasmissioni televisive niente risse, niente parole sconvenienti e, ciò nonostante, niente noia, nessuna stanchezza di stare ad ascoltare questa ex promessa del tennis che un tal giorno si innamorò della TV.
Intervista di Dario Bordet
Tre figli, un marito, una casa, il giornalismo, la TV… una vita superattiva ma sempre con il sorriso sulle labbra
Beh … dico che sono un’inguaribile ottimista, una persona positiva, quindi di solito tendo a vedere un bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto… È una questione di carattere.
C’è ancora un pò di spazio per lo sport, il tennis ad esempio?
No, ahimè, per il tennis no. Fa parte ormai della mia giovinezza. È stato importantissimo, ho giocato tanto e mi ha insegnato tanto, a 20 anni ho lasciato l’agonismo e poi più avanti ho abbandonato anche il tennis amatoriale. Lo sport però c’è sempre nella mia vita perchè io comunque sono sempre una “sportivona”.
Alessandria, Bergamo, Milano. Che cosa le lasciano dentro queste tre città così diverse fra loro?
A queste tre, bisogna aggiungere Roma, dove ho vissuto quando per quattro anni ho condotto il telegiornale. Diciamo che io vengo da una città di provincia come Alessandria, che è la mia città, a cui sono comunque legata, ma alla fine ho scelto di trasferirmi in una città come Bergamo che è più o meno simile, come dimensioni… come tipo di persone…come tipo di vita … ma Bergamo è più bella. Roma mi piace da morire, forse ci avrei vissuto anche per sempre, però avendo sposato un bergamasco e avendo avuto l’idea di metter su famiglia a Bergamo, così abbiamo fatto e devo dire che non me ne sono mai pentita. Ho conosciuto bene Bergamo grazie a Giorgio (mio marito) e me ne sono innamorata. Per 15 anni sono andata avanti e indietro da Bergamo a Milano e non ho mai pensato di trasferirmi. Milano mi piace molto ma … c’è Bergamo nel mio cuore.
Prima piccole emittenti, poi Mediaset, oggi la 7: una lunga esperienza televisiva.
Si ho fatto un lungo percorso, ho debuttato a Odeon TV, poi il grande salto quando ho avuto l’occasione di lavorare in Mediaset, che è stata la mia vita per 23 anni. Poi ho pensato di provare qualcosa di nuovo. Cambiare, comunque, ti arricchisce, così non ho rimpianti per il fatto di aver lasciato Mediaset per La 7. Certo non è il momento più facile per la rete ma ci sono grandi professionalità e sono fiduciosa che, anche grazie alle capacità di Cairo, si darà vita ad una grande stagione televisiva.
Tanti anni come conduttrice di una trasmissione di successo come Verissimo, tanti personaggi, tante storie, quali ricordi hanno lasciato un segno?
Ho condotto Verissimo per 9 anni, allora la televisione aveva veramente un altro passo ed altri ascolti, noi facevamo il 30% di ascolto, adesso sarebbe impensabile. Ricordo che sull’onda del successo avevamo fatto anche delle versioni serali che si chiamavamo le “Storie di Verissimo”. Confesso che sono particolarmente legata a quel periodo, ho nel cuore alcune bellissime interviste a personaggi incredibili, molti purtroppo non ci sono più come ad esempio Sandra Mondaini.
Una sorella tutti i giorni davanti ai fornelli… Ma lei che rapporto ha con la cucina, qual è il suo piatto preferito e quale il piatto più amato dagli amici?
Io con la cucina ho un rapporto abbastanza normale, potrei definirmi “capace” ma senza raggiungere livelli di eccellenza. Non sono una brava cuoca come Benedetta che ha una vera passione. Amo i cibi molto semplici: per me una pasta asciutta con il pomodoro fresco è la cosa più buona del mondo. Mi piacciono molto le verdure e adoro le frittate. Sono abbastanza brava a fare i primi, i risotti in particolare.
Benedetta sforna libri a ripetizione, ora scala le classifiche con un libro di favole per i bambini (…dove si parla comunque di cucina) e Lei ? Non pensa ad un bel libro, con tutto quello che ha da raccontare?
Sì, a volte ci penso ma in realtà non mi decido mai perché sono un po’ pigra ma anche perché, avendo una sorella e un fratello che sfornano libri, la famiglia Parodi è già abbastanza presente nel mondo editoriale.
Siamo decisamente curiosi quali sono i suoi progetti per il futuro. Cosa bolle in pentola? Sui progetti futuri non posso sbilanciarmi più di tanto perché, come sa, Cairo si è insediato a La7 solo a maggio, quindi in questi giorni ci sono una serie di incontri per organizzare al meglio i prossimi palinsesti, ma non c’è ancora una linea definitiva. Il mio progetto per il 2013/ 2014 non posso ancora dirlo, ma sicuramente sarò su La7.
Un sogno nel cassetto?
I miei sogni per ora li ho realizzati tutti, non ho un sogno al quale attaccarmi. Sono una persona molto serena, felice di quel che ha e di quello che ha conquistato. Quindi “il sogno” è mantenere questa serenità e trasmetterla ai miei figli, che invece vedo in una posizione un po’ più complicata di quella che avevamo tutti noi quando ci affacciavamo al mondo del lavoro, conclusi gli studi. Il mio sogno è che riescano a realizzare i loro.
Quale consiglio darebbe ai più giovani?
Unconsiglio è sempre difficile… Direi loro di tenere duro, di perseverare gli obiettivi e di non lasciar cadere i loro sogni, anche se il momento non è facile. L’augurio che questo momento così difficile per l’Italia possa risolversi, soprattutto essere un po’ più favorevole alle nuove generazioni.
Grazie Cristina. Il nostro augurio: il bicchiere sempre pieno!