Agricoltura: dopo l’insalata arrivano le prime patate di qualità “cresciute dai rifiuti”
Sono pronte le prime patate italiane di qualità coltivate con il compost ottenuto dalla parte organica dei rifiuti domestici. Questo è stato possibile grazie al lavoro realizzato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori e dall’Università di Salerno, con il sostegno del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, che hanno esteso con successo la sperimentazione già affermata su alcune varietà di insalata. Quindi -spiegano gli esperti della Cia- anche i tuberi possono essere tranquillamente fertilizzati con questo compost e i risultati sono ottimi, perché il prodotto giunto a maturazione è di grande qualità e gradevole al gusto. Le abbiamo battezzate -afferma la Cia- con il nome di “riciclelle” e sono la dimostrazione che si può fare agricoltura dando un contributo importante all’ambiente e risparmiando. E’ bastato -continua la Cia- recuperare e “compostare” la parte organica dei rifiuti di poche famiglie, per ottenere fertilizzante utile ad una produzione di patate in grado di soddisfare una porzione delle loro esigenze alimentari. Si tratta così di un processo di riciclaggio completo. Tale processo -prosegue la Cia- una volta irreggimentato potrà attenuare anche il problema della spazzatura, divenuto una complicazione annosa e gravosa in molte aree del Paese. Nella serata di venerdì prossimo 23 luglio, a Molina di Vietri (Salerno) presso la “Locanda del cantastorie”, presentazione alla stampa con annessa “prova del gusto” di patate arrosto, lesse, fritte e farcite, tutte rigorosamente “riciclelle”.