Cresce l’allarme per la sicurezza nei cantieri in Italia
Secondo il “Crime Report 2025”, pubblicato da BauWatch, leader europeo nella sicurezza tecnologica per cantieri e infrastrutture critiche, il 56% delle imprese edili italiane ha subito furti e il 45% atti di vandalismo. Il dato più preoccupante riguarda la natura sempre più professionale della criminalità: il 73% degli intervistati la descrive come organizzata e sofisticata, con metodi ben strutturati e meno improvvisati. Il rapporto si basa su un sondaggio effettuato tra 3.900 aziende europee, di cui 500 italiane, attive nel settore delle costruzioni. I risultati fotografano una situazione critica che coinvolge l’intero territorio, ma colpisce in particolare il Nord Italia, dove si concentrano la maggior parte dei furti e dei danneggiamenti.
Criminalità organizzata: un rischio crescente per l’edilizia
Le aziende non parlano più di piccoli ladri improvvisati. Oggi le minacce arrivano da gruppi organizzati, con il 32% delle imprese che segnala operazioni coordinate, il 24% che denuncia vere e proprie reti criminali e il 23% che riporta l’uso di tattiche sofisticate e mirate. Tra i danni più gravi causati dalla criminalità nei cantieri c’è l’impatto sulla sicurezza dei lavoratori: il 57% delle aziende afferma che furti e vandalismi compromettono direttamente la salute e la sicurezza del personale operativo.
I furti più diffusi: rame, cavi e utensili
I beni rubati con maggiore frequenza sono utensili da lavoro (49%), rame (49%) e cavi elettrici (35%). In particolare, il furto di rame rappresenta un’emergenza diffusa, soprattutto nelle regioni settentrionali e nei cantieri del settore immobiliare commerciale, dove il 57% delle imprese dichiara di essere stato colpito. L’area del Nord-Est e Nord-Ovest dell’Italia è la più esposta: qui si registrano non solo i furti più frequenti, ma anche la percezione più alta di un aumento della criminalità. Il 16% degli intervistati del Nord-Est e il 13% del Nord-Ovest ritiene che i reati siano cresciuti rispetto all’anno precedente.
I settori più colpiti: energia, edilizia e ristrutturazioni
Il “Crime Report 2025” segnala che i settori più esposti alle attività criminali sono:
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Settore immobiliare commerciale: 73% delle aziende colpite
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Costruzioni e ristrutturazioni edili: 66%
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Edilizia commerciale: 59%
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Energia e fonti rinnovabili: 54%
Questi dati evidenziano come le infrastrutture più moderne e tecnologicamente complesse siano anche quelle più vulnerabili.
Investire nella prevenzione: una strategia sempre più diffusa
Nonostante il quadro critico, cresce la consapevolezza dell’importanza della sicurezza preventiva nei cantieri. Secondo il report, il 66% delle aziende italiane sta già pianificando misure avanzate di protezione. Di queste, oltre la metà vorrebbe che i costi per la sicurezza fossero integrati fin dalla gara d’appalto, segno di un cambiamento di mentalità rispetto al passato. Come spiega Laura Casparrini, Amministratore Delegato di BauWatch Italia: “Il compito che ci attende è quello di trasformare questa intenzione strategica in una protezione concreta, basata su tecnologie all’avanguardia.”
Una sicurezza ancora troppo sottovalutata
Nonostante i numeri preoccupanti, la sicurezza nei cantieri viene spesso messa in secondo piano. Un’impresa su due ammette di non considerarla una priorità, mentre il 47% si affida ancora a barriere fisiche tradizionali, come semplici recinzioni perimetrali. Il 44% delle aziende italiane ritiene che la criminalità nei cantieri sia in aumento, ma solo una parte ha adottato misure strutturate per contrastarla. Il 38% dei progetti ha subito ritardi a causa della criminalità, e il 22% ha registrato sforamenti di budget legati a incidenti o furti.
Soluzioni tecnologiche e buone pratiche per cantieri più sicuri
Per far fronte a un panorama di minacce in continua evoluzione, le imprese sono incoraggiate a:
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Integrare la sicurezza nella fase progettuale
La valutazione dei rischi e la definizione delle contromisure devono far parte della pianificazione iniziale, non essere aggiunte in seguito. -
Adottare difese intelligenti
Tecnologie avanzate come videosorveglianza con intelligenza artificiale, rilevamento del movimento e monitoraggio remoto sono strumenti fondamentali per garantire protezione continua. -
Formare il personale
Una forza lavoro consapevole è il primo alleato contro i reati. I lavoratori devono saper riconoscere situazioni sospette e agire secondo i protocolli di sicurezza. -
Proteggere gli oggetti più vulnerabili
Investire in soluzioni specifiche per proteggere attrezzature, materiali e componenti di valore è ormai imprescindibile.
Le torri mobili di videosorveglianza: un nuovo paradigma
Nel contesto della sicurezza nei cantieri, BauWatch propone soluzioni tecnologiche all’avanguardia come le torri mobili di videosorveglianza, attive 24/7. Dotate di AI, sensori di movimento e speaker dissuasivi, queste torri permettono di rilevare e contrastare minacce in tempo reale, anche in assenza di personale. Grazie a oltre 10.500 torri operative in Europa e a un centro di controllo certificato, BauWatch rappresenta un punto di riferimento per tutte le imprese che vogliono proteggere i propri cantieri con tecnologie affidabili e scalabili.
Sfida che richiede una risposta concreta
I dati del “Crime Report 2025” non lasciano spazio a dubbi: la sicurezza nei cantieri è una sfida cruciale per l’edilizia italiana. La criminalità è in aumento, ma altrettanto lo è la consapevolezza della necessità di investire in soluzioni moderne, intelligenti e preventive. Con l’aiuto di partner tecnologici come BauWatch, le imprese possono finalmente trasformare l’intenzione in azione, proteggendo beni, lavoratori e continuità operativa.