RAVENNA INCOMING
FRA ARTE, CULTURA ED ENOGASTRONOMIA
L’Agenda del nostro viaggio dal 27al 29 marzo 2023
Ravenna Incoming, il consorzio che promuove il turismo nel territorio ravennate, ha allestito per la stagione 2023 vari nuovi itinerari cittadini che integrano le principali eccellenze artistiche e culturali . Ravenna, la città in cui il Sommo poeta completò la composizione del ciclo della Commedia e trascorse gli ultimi anni della sua vita, fino alla morte nel 1321. Qui si erge la Tomba del poeta vicino alla quale sono stati inaugurati recentemente il Museo e la Casa dedicati all’Alighieri. La Città del Mosaico è la capitale del mosaico, città romana, gota, bizantina, ma anche medievale, veneziana e infine contemporanea. Ben otto edifici dichiarati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. L’arte del mosaico ha trovato a Ravenna la sua più ampia espressione: qui è nata l’iconologia cristiana, un misto di simbolismo e realismo, di influenze romane e bizantine.
Cosa fare a Ravenna come un local ? una città che è calda come i colori delle sue chiese e dei suoi mausolei millenari e come la gente che ci abita. Una città passionale, raffinata, dai tanti volti. Dove scoprire i favolosi mosaici patrimonio dell’umanità e subito dopo lanciati in una simpatica caccia al tesoro lungo il filo dell’arte. Gustare una piadina (a Ravenna è più spessa e ampia) e partire verso il mare.Oppure scoprire il volto nuovo, fresco e dinamico, delle architetture popolari e industriali in Darsena e, quando cala il sole, fare serata tra danze e musei aperti fino a tardi. Alcune idee per vivere una Ravenna con un tocco local.
La presenza di Dante, ad alcune recenti esperienze di carattere enogastronomico, che valorizzano parti diverse ma ugualmente interessanti della città. Per farle “testare” alla stampa alcuni salienti momenti della visita alla città di Ravenna. Illustri personaggi soggiornarono in città tra gli altri Gustav Klimt che ne trasse ispirazione per le sue opere, per Hermann Hesse che la visitò dedicandovi alcuni versi, per Oscar Wilde, che scrisse un poema dal titolo Ravenna.
Le origini di Ravenna sono antichissime e la città ha conosciuto diverse dominazioni nel corso dei secoli: dagli Etruschi ai Romani sino ai Bizantini. Fu colonia romana nel II secolo a.C. e venne scelta come capitale dell’Impero d’Occidente nel 402 per diventare snodo e passaggio fra la cultura bizantina e quella romana. Con la caduta dell’Impero, Ravenna, diventa la capitale del regno di Odoacre e poi di quello di Teodorico ricoprendo, così, il ruolo di potenza bizantina in Italia (553-751). Visitando i monumenti della città si coglie distintamente la percezione del passaggio dall’età romana a quella bizantina, della fine di un’epoca e l’inizio di una nuova altrettanto magnifica..
Incontriamo alcune specialità gastronomiche Ravennesi iniziamo con la risposta romagnola ai tortellini emiliani. Impossibile non cominciare dai celebri caplèt. In brodo, magari nelle giornate più fredde, o con il ragù, i cappelletti sono un must della tradizione gastronomica di questa parte di Regione. Pasta all’uovo tagliata a quadretti, farcita con del formaggio (parmigiano, ma anche ricotta o raviggiolo) poi chiusi dando la forma, per l’appunto, di un cappello. Con le estremità non intrecciate, come nel caso dei tortellini, ma chiuse a triangolo. Passatelli a base di uova, formaggio, pangrattato e un pizzico di noce moscata per un impasto morbido che viene passato (e da qui il nome della ricetta) in uno schiacciapatate con ampi fori. Anche in questo caso è possibile gustarsi i passatelli in brodo, di carne o di pesce. Proseguiamo con il Castrato Il re delle grigliate romagnole, alternativa alle più classiche braciole di maiale. Carne ovina ottenuta da animali di età compresa tra i sei mesi e i due anni, solitamente marinata in sale, aglio e rosmarino e poi servita dopo una doverosa pennellata di olio. Come non parlare del prodotto Principe la Piadina, una doverosa citazione la merita la piadina. Una preparazione semplice negli ingredienti, di umili origini, diventata la regina dello street food romagnolo e soggetta, ormai, a innumerevoli tentativi di imitazione. Squacquerone e prosciutto, ma anche erbe di campo e salumi vari: non c’è una regola per la farcitura, a totale discrezione dei gusti di ognuno. E la gustosa e sfiziosa Spoja lorda un termine dialettale per indicare la sfoglia sporcata, la spoja lorda viene anche chiamata minestra piena o minestra imbottita. Piccoli quadretti di pasta all’uovo a malapena ripieni (per questo si parla di sfoglia appena sporcata, in quanto poco farcita). Ricotta mista, uova, parmigiano reggiano e un pizzico di sale. E infine un po’ di sapori marini con le Cozze e brodetti essendo una città di mare non potevano mancare piatti a base di pesce e altri prodotti d’acqua salata. A Ravenna, più precisamente a Marina di Ravenna, annualmente si tiene un festival dedicato alla cozza selvaggia locale. Come in molte altre zone costiere sia romagnole sia marchigiane, inoltre, è ricca la proposta dei tipici brodetti a base di varie specie di pesce.
Francesca Ferruzzi Direttore Ravenna Incomming con il nostro Direttore
Ecco in breve la nostra agenda del Press Tour:..
Lunedì 27 marzo 2023
Dopo chek in subito
Laboratorio di piadina al Mercato Coperto,
Passeggiata nel centro storico. Davanti alla Tomba di Dante si assisterà alla “Lettura dantesca perpetua”. A seguireCena al Mercato Coperto.
Martedì 28 marzo 2023
“Trekking urbano”. Alla scoperta della città con i cinque monumenti Unesco (San Vitale, Galla Placidia, Sant’Apollinare Nuovo, Battistero Neoniano, Museo Arcivescovile).
Pranzo alla Cà de Ven ristorante tipico storico Ravennese
Tour “Spritz & the City”, Un itinerario che racconta una storia in cui Ravenna è stata palcoscenico di importanti vicende, scrigno di ricchezze, laboratorio artistico antico e contemporaneo, fonte d’ispirazione per molti autori come Dante Alighieri. “Birra Bizantina”. Camminata a piedi lungo la darsena di città, recentemente riqualificata, fino al birrificio Bizantina; visita allo stabilimento con assaggi di birre; cena all’attiguo Darsenale, uno dei locali più nuovi e “innovativi” della città, a specchio sulla darsena. Il Darsenale si presenta come un locale di stampo americano in cui viene servita birra prodotta in loco. Gestito da tre giovani fratelli: Giovanni, Roberto e Francesco Baldini, insieme ai soci Fabio Mambelli, Chiara Tramonti e Mirko Miserocchi. Verticale di birre artigianali da provare con le prelibatezze gastronomiche
Mercoledì 29 marzo 2023
Visita al MAR, Museo di Arte Moderna della Città di Ravenna, che riaprirà ufficialmente ad aprile dopo il recente riallestimento.
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Da mettere in Agenda la 50a Edizione di Ravenna, dal4-13 maggio 2023
Un traguardo che nel panorama dei festival jazz nazionali è un record: Ravenna Jazz festeggia la sua 50a edizione convocando nell’arco di dieci giorni, dal 4 al 13 maggio, artisti capaci di rappresentare le varie traiettorie musicali esplorate dal festival nel corso dei decenni: dal blues con Irene Grandi, al jazz ‘sinfonico’ dell’Italian Jazz Orchestra con Maria Pia De Vito e Flavio Boltro, la forte progettualità di Daniele Sepe e Francesco Bearzatti, la world music di Susana Baca, gli intrecci con la club culture di Neue Grafik, l’approccio rock di Hugo Race, la fusion di Matteo Mancuso, sino al jazz puro di Alessandro Scala. All’interno di Ravenna Jazz troverà spazio anche il gran finale dell’iniziativa didattica Pazzi di Jazz: la colossale produzione corale-orchestrale “Pazzi di Jazz” Young Project (con un vasto organico di baby musicisti in compagnia di Mauro Ottolini, Mauro Negri, Alien Dee e Tommaso Vittorini). Per i workshop di “Mister Jazz”, che come da tradizione si integrano col programma dei concerti, saliranno in cattedra Flavio Boltro (il 7) e Maria Pia De Vito (l’11). Entrambi i seminari si terranno al Centro Mousiké e saranno aperti a tutti gli strumentisti. Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network in convenzione con gli Assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno del Ministero della Cultura e in collaborazione con SIAE. Il festival vanta il patrocinio di ANCI Emilia-Romagna.
Riparte (il 15 aprile 2023) il “TRENO DI DANTE” ovvero un viaggio tra i luoghi più belli dell’Appennino Tosco-Romagnolo, un viaggio su un treno d’epoca con carrozze Centoporte, che dal 1893 percorre la tratta da Firenze a Ravenna, in 6 tappe e 136 chilometri, lungo la strada – bella ma amara – che vide l’esilio dantesco: da Firenze a Borgo San Lorenzo, poi a Marradi, a Brisighella e a Faenza, per arrivare a Ravenna. info@iltrenodidante.it
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