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GUSTARE L’ITALIA.

“AI PRIMI D’ITALIA ”

12 ANNI DI FESTIVAL TUTTO DA GUSTARE !!!

 

ITALIA DA GUSTARE A FOLIGNO:  Una tentazione, un piacere, una gratificazione, un’occasione di convivialità…la pasta è tutto questo, ma anche molto altro. Perché il primo piatto, simbolo della tradizione culinaria italiana, apre le porte a riflessioni di carattere culturale, economico, sociale, ma anche medico ed educativo.  Nei suoi undici anni di vita, il Festival ha percorso tutte queste strade, con maggiore o minore intensità, fin dalla sua prima edizione che conteneva, sebbene ancora non completamente espressa, la filosofia che ha animato e reso unico questo festival rispetto alle molte altre manifestazioni di carattere analogo. I Primi d’Italia, festival di tutti i primi, non solo i primi piatti, ma anche personaggi che si sono contraddistinti nel proprio campo di attività e primi Chef maestri della cucina italiana. Il Festival, ormai lanciatissimo, può osare. Se finora a tenere banco è stata la tradizione, a questa si affianca la sperimentazione. Arrivano i primi del gusto insolito per qualità dei prodotti impiegati o per il carattere degli ingredienti che li compongono. Fiori, frutta, erbe, spezie, prodotti biologici e vino danno vita a primi piatti in grado di deliziare il palato in modo nuovo. Nuove ricette anche con i formaggi francesi: roquefort, emmental, camembert, brie…i primi realizzati con paste speciali – pasta alla fragola, alla birra, alla liquirizia, alla cioccolata… – e quelli preparati con farine particolari: riso venere-nero, lenticchie, ceci, castagne. E per completare, gli spaghetti al grano saraceno che portano in cucina il “quinto gusto”, studiato e codificato, perché non si dica che sentiamo solo quattro sapori: dolce, amaro, salato e acido. Chi non avesse percepito il quinto, ma era alla ricerca di emozioni nuove, ha certamente gradito le tante iniziative che il Festival ha organizzato per divertire il suo pubblico: le sfilate con gli abiti fatti di pasta, le performance artistico-gastronomiche, le gallerie dei formati speciali, le mostre, i libri, il cinema, tanti spettacoli. Così come tante sono state le regioni italiane che hanno onorato il Festival con la loro presenza – Veneto, Piemonte, Sicilia, Abruzzo, Puglia, Calabria, Liguria, Marche, Toscana e quest’anno anche la Sardegna – presentando il meglio delle loro produzioni, e le aziende agroalimentari umbre che hanno avuto l’occasione di far conoscere i loro prodotti al grande pubblico del Festival. Ne danno un’idea alcuni numeri: in quattro giorni, le tante cucine del Festival lavorano a pieno ritmo per cuocere in media 13 mila chili di pasta, 2 mila e 500 chili di riso e altrettanti di polenta, 3 mila e 500 chili di zuppe, 4 mila chili di gnocchi. Oltre 1000 i bambini che nelle passate edizioni hanno preso parte ogni anno ai laboratori ludico-educativi de I Primi d’Italia Junior e altrettanti i partecipanti alle scuole di cucina, più di 80 gli chef  che guidano i lavori delle cucine, tra cui alcuni dei nomi più illustri del panorama italiano, oltre 600 le nuove ricette proposte dal Festival, 300 delle quali in degustazione nelle 25 location dislocate in tutto il centro storico di Foligno, 50 in media i pastifici della migliore tradizione artigiana, infine oltre 180 le aziende che a vario titolo collaborano alla sua riuscita. Un traguardo che è anche un nuovo punto di partenza.

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 http://www.24orenews.it/images/public/dps/pubblicazioni/PROGR.PRIMIITALIA.2010.pdf

 

Fonte: UffStampPrimiPiatti

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