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Cartoceto sorge su di un colle, a 235 metri sul livello del mare, immerso fra gli uliveti e i campi coltivati.

 
Le sue origini risalgono a tempi lontanissimi, ne fanno fede alcuni ritrovamenti, tra cui un’iscrizione romana del 79 a.C. trovata presso l’antica Pieve, che avvallerebbero l’ipotesi per la quale Cartoceto fu fondato da un gruppo di Cartaginesi scampato alla battaglia del Metauro durante la seconda Guerra Punica (218-201 a.C.); di qui il nome Cartoceto.

 

Una seconda ipotesi farebbe risalire le sue origini alle invasioni barbariche (VI-VIII sec.), perciò le popolazioni dei centri vallivi dovettero rifugiarsi tra le colline per sfuggire alle devastazioni. Rari documenti ci dicono che, sin dal XII secolo, Cartoceto era un luogo fortificato e circondato da mura ed era uno dei capisaldi difensivi del territorio di Fano. 


Certo è che la Rocca e le sue mura furono completamente distrutte il 13 luglio 1572 da un violento terremoto.

Olivi di Cartoceto

La particolare conformazione orografica ha fatto si che fin dal XIII secolo Cartoceto divenisse il centro più importante del contado di Fano per lacoltivazione dell’olivo e la produzione di ottimo olio; attività di primaria importanza attorno alla quale gravitano anche altre produzioni fra le qualivino e formaggio.


Nel mese di novembre, periodo della raccolta e spremitura delle olive, la Piazza Garibaldi di Cartoceto si trasforma in un grande mercato in cui gliolivicoltori e i frantoi della zona presentano i loro prodotti. E’ la più importante mostra-mercato dell’oliva e dell’olio nel territorio e interessa, oltre ai produttori locali, anche quelli degli altri comuni della vallata delMetauro e di quella del Foglia.

Piazza Garibaldi Cartoceto

 

Il punto di partenza per la visita del centro storico di Cartoceto è la suggestivaPiazza Garibaldi, anticamente denominata piazza del mercato, dominata dalPalazzo del Popolo, di origine trecentesca, sormontato dalla caratteristica torretta dell’orologio.
 

Oltrepassando l’arco che si apre nel palazzo, si accede all’interno del Castelloche conserva ancora l’originale impostazione planimetrica a spina di pesce con strette vie e gradinate lungo il pendio del colle. Proseguendo per la stretta viuzza, si giunge nel panoramico Piazzale Marconi, popolarmente detto “la Turchia”, dal quale si gode una vista molto suggestiva della grande conca di olivi dominata dall’antica Pieve.

Vicolo di Cartoceto

Nella piazzetta sorge il Teatro del Trionfo realizzato, intorno al 1725-30, nei locali di un antico frantoio con soprastante deposito di olive per dare a Cartoceto uno spazio per le rappresentazioni. La disposizione attuale risale al 1801: la sala, a tre ordini di palchi, conserva un artistico sipario dipinto nella metà dell’800 dallo scenografo faentino Romolo Liverani e il corredo scenico del senigalliese Giulio Marvardi.

 
Il teatro non è più attivo e in attesa di essere restaurato.
 

Addentrandosi per le vie del castello si possono ammirare angoli caratteristici e scorci panoramici suggestivi.

 
 
fonte:mondodelgusto

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