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Presentazione del Progetto

ROSSOPOMODORO

“Le Tavole di Natale”

Grazie a ROSSOPOMODORO

salvati e archiviati in digitale

700 antichi dipinti di preziose varietà ortofrutticole

conservati nella Facoltà di Agraria di Napoli.

Si tratta di una preziosa collezione di opere realizzate a scopo didattico e di ricerca tra gli inizi del 1900 e il 1960. Sono la memoria di varietà di frutta e ortaggi presenti in Italia nel secolo scorso.

Di grande valore culturale e artistico, testimoniano la tradizione agraria e alimentare della regione campana, la stessa che ROSSOPOMODORO ogni giorno salvaguarda portando in tavola prodotti a rischio di estinzione e Presidi Slow Food

Esprimono soddisfazione per l’iniziativa la prof.ssa Stefania De Pascale, responsabile del progetto per l’ateneo, il Preside della Facoltà prof. Paolo Masi e il Presidente della Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana – SOI – prof. Paolo Inglese.

“Sollecitati anche dall’Accademia dei Georgofili, cercavamo aiuti pubblici da anni”.

Dal 17 dicembre, saranno offerte in omaggio ai clienti delle insegne

ROSSOPOMODORO e ANEMA E COZZE

80.000 preziose tovagliette – le “®Tavole di Natale” – ispirate a 12 soggetti della raccolta napoletana.

 www.rossopomodoro.it   

IL PROGETTO

Il 2010 è stato proclamato dall’ONU “Anno Internazionale della Biodiversità” per sottoporre all’attenzione del mondo la questione dell’inesorabile impoverimento ambientale del pianeta, a seguito della distruzione degli ecosistemi e dell’erosione del patrimonio genetico. Tale patrimonio di “diversità” include molte specie di piante, di animali e di microrganismi, ma anche le differenze genetiche all’interno di ogni specie, cioè le varietà.

Da sempre attento alla salvaguardia del patrimonio agroalimentare italiano e in particolare campano, ROSSOPOMODORO, insegna del Gruppo SEBETO Italia, celebra l’anno della Biodiversità sostenendo il recupero di 700 tavole dipinte a mano e di grande valore artistico e culturale, che raffigurano le varietà di ortaggi e frutta presenti in Italia nel secolo scorso, di cui alcune ormai scomparse, testimonianza della storia agraria e alimentare della regione campana e del nostro Paese.

Le tavole fanno parte di una preziosa collezione, unica per numerosità e contenuti, conservata negli archivi della Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli Federico II e rischiavano di deteriorarsi irreparabilmente a causa dell’usura del tempo.

Oggi, grazie a ROSSOPOMODORO, le illustrazioni sono state riprese con fotocamera digitale, ridefinite con l’ausilio di programmi per il fotoritocco e catalogate. L’archivio elettronico potrà essere pubblicato sul web e i dipinti andranno ad arricchire il Museo della Biodiversità dell’ortofrutticoltura, che sarà allestito, con il contributo di ROSSOPOMODORO, nella stessa Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli Federico II, affinché  possano essere conosciuti e ammirati da tutti.

                                               

Cercavamo aiuti pubblici da anni, sollecitati anche dall’Accademia dei Georgofili di Firenze – dichiara la responsabile del progetto per l’Università di Napoli, prof.ssa Stefania De Pascale, docente di Sistemi Ortofloricoli e curatrice dell’archivio della Biodiversità dell’ortofrutticoltura dell’ateneo -. Grazie al contributo di ROSSOPOMODORO, potremo ammirare una grande raccolta di immagini sulla ‘ortofrutta antica’ attraverso la realizzazione di un’edizione elettronica e ipertestuale e, successivamente, attraverso l’allestimento di un Museo della Biodiversità dell’ortofrutticoltura presso la Facoltà di Agraria, destinato a preservare nel tempo un patrimonio unico della cultura scientifica del secolo scorso. Si tratta, infatti, di immagini molto accurate che costituiscono un’attenta rappresentazione del germoplasma ortofrutticolo italiano del ‘900 e, oltre ad avere un eccezionale valore documentario nella storia della nostra agricoltura, costituiscono un importante riferimento per coloro che guardano con attenzione alle ‘antiche varietà’, nell’intento di preservare il grande patrimonio varietale italiano dall’erosione genetica e di recuperare le varietà della nostra tradizione”. Alla raccolta delle 700 tavole concorsero diversi disegnatori e pittori professionisti e dilettanti tra gli inizi del 1900 e il 1960. – spiega la docente. – Le illustrazioni avevano scopo didattico e di ricerca.  Le prime 154 opere sono relative all’orticoltura. Le commissionò il prof. Francesco De Rosa, primo titolare della cattedra di Orticoltura istituita nel 1901 e tenuta dallo stesso De Rosa fino al 1927. La collezione fu successivamente incrementata da altri lavori durante il periodo di docenza del prof. Ferruccio Zago, che subentrò al prof. De Rosa dal gennaio 1928. Oltre 550 tavole sono, invece, relative alla frutticoltura. I disegni furono realizzati inizialmente sotto la guida del prof. Luigi Savastano, docente di Arboricoltura dal 1884 al 1910, e poi furono incrementati da altri docenti, in particolare dal prof. Domenico Casella, titolare della cattedra di Arboricoltura, direttore dell’Istituto di Coltivazione Arboree della Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli negli Anni ‘60, illustre studioso di ‘frutta antica’ e noto pomologo. A inizio 1800, il Conte Giorgio Gallesio riportò in dipinti e disegni ‘le varietà più squisite degli alberi da frutto coltivati in Italia’ in un’opera pomologica monumentale ‘La pomona italiana’. Era la prima e più importante raccolta di immagini e descrizioni di frutta al tempo in Italia. La raccolta messa in salvo oggi da ROSSOPOMODORO – conclude la prof.ssa De Pascale – si inserisce nel solco di Gallesio, rappresentando un lungo periodo della storia della ortofrutticoltura italiana”.
 

Il Presidente del Gruppo SEBETO Italia, Franco Manna, spiega la decisione di sostenere l’iniziativa, denominata dall’azienda ‘Le Tavole di Natale’: “ROSSOPOMODORO ha l’obiettivo di conservare e rendere fruibili da tutti antiche conoscenze legate all’agricoltura e all’alimentazione. Un impegno che nei nostri locali realizziamo mettendo in tavola le eccellenze della tradizione gastronomica e dei prodotti campani, in gran parte Presidi Slow Food, e comunque sempre provenienti da una filiera controllata, che produce quasi in esclusiva per noi. Pertanto, quando siamo venuti a conoscenza del progetto della prof.ssa De Pascale, non potevamo che condividerlo pienamente e con entusiasmo”.

Sottolinea il Presidente della SOI, Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana, prof. Paolo Inglese: “E’ davvero straordinario questo incontro tra l’impresa privata, fortemente impegnata nell’agroalimentare di qualità, e l’Università, con uno stesso obiettivo. Trovare imprenditori di tale sensibilità non è comune, soprattutto al Sud”.

L’iniziativa di ROSSOPOMODORO sarà illustrata nel corso di un convegno, organizzato in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili, con la sezione Sud-Ovest, su “Ortofrutta antica: immagini e racconti”, che si svolgerà alla Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II (Palazzo Reale di Portici- Sala Cinese), il 17 gennaio 2011, dalle 9 alle 13.

Nel corso del Convegno il presidente SEBETO Italia Franco Manna consegnerà alla Facoltà di Agraria il finanziamento di ROSSOPOMODORO destinato all’allestimento del Museo della Biodiversità dell’Ortofrutticoltura “a ulteriore testimonianza – precisa il Presidente- dell’impegno del Gruppo nella tutela della tradizione campana”.

Ufficio stampa SEBETO Italia

Gruppo Areté Direzione generale Napoli

info@aretecomunicazione.it

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