GUSTARE L’ITALIA. Il termine mostarda, che identifica una confettura speziata, deriva dal latino mostum, in quanto nell’antichità si preparava con mosto cotto anziché con sciroppo di zucchero. La mostarda mantovana si differenzia dalle altre mostarde padane, e in particolare da quella di Cremona (altro Prodotto Agroalimentare Tradizionale lombardo), non solo per essere composta di sole mele, ma anche perchè prima di essere messe nei barattoli queste vengono fritte anzichè asciugate al sole. Inoltre nelle ricette derivate da quella classica riportata dal Dubini (1842) lo sciroppo alla senape è preparato con miele e vino bianco.
Ingredienti
Ø 1 kg mele cotogne al netto degli scarti
Ø 500 gr di zucchero
Ø 12 gocce di essenza di senape
Se non riuscite a trovare delle mele cotogne potete comperare altre varietà a polpa molto consistente, come delle semplici mele renette o mele campanine, ricordando di sceglierle un pò acerbe. La frutta va sbucciata, tagliata a fette sottili e lasciata riposare per 24 ore coperta di zucchero.
Poi si scola il liquido, lo si fa bollire, lo si versa sulle mele e si lascia riposare per altre 24 ore. L’operazione va ripetuta tre volte. Il quarto giorno si bollono insieme a lungo frutta e sciroppo, si fa friggere il tutto ancora caldo in una padella di ferro, si lascia raffreddare, si aggiunge senape liquida e si lascia riposare qualche ora prima di trasferire il tutto in vasetti a chiusura ermetica.
La dose di essenza di senape è relativa nel senso che ognuno può decidere quante gocce mettere in base ai propri gusti: con 12 gocce si ottiene una mostarda abbastanza piccante, con più di 12 gocce una molto piccante, e con meno di 12 una mostarda abbastanza blanda.
La frittura che viene effettuata serve per ottenere un’asciugatura più rapida del composto, infatti non si usa olio ma solo una padella di ferro.
La mostarda mantovana è l’unica mostarda corretta per il ripieno dei tortelli di zucca, non si trova facilmente in commercio fuori della zona di origine.
E’ ottima anche come contorno per i lessi e per gli arrosti, o come ghiottoneria a fine pasto.
I tortelli o cappellacci di zucca |
La zucca è un ingrediente ipocalorico quindi si potrebbe pensare che i tortelli di zucca siano un piatto accettabile dal punto di vista dietetico… In realtà, come tutti i piatti delle feste, è decisamente ipercalorico. Infatti gli stessi tortelli hanno un contenuto di pasta (ipercalorica) predominante rispetto al ripieno (ipocalorico), il tutto è aggravato dal sugo, a base di burro e parmigiano, con più di 600 kcal per 100 g, in media! La ricetta dei tortelli di zucca
– zucca mantovana (1000 g); Per la pasta: Per il condimento: Procedimento: aprire la zucca, pulirla dai semi, tagliarla a pezzi e cuocerla in forno a 180 gradi per 45 minuti. Toglierla dal forno e passarla al setaccio, quindi disporre la purea ottenuta in una terrina. Unire gli amaretti tritati finissimi, la mostarda sminuzzata, 160 grammi di grana, sale e pepe, e lavorare il composto fino a ottenere un ripieno ben asciutto. Con la farina, le uova e poco sale preparare la sfoglia, stenderla e tagliarla in rettangoli di circa 8 x 4 cm. Distribuire un cucchiaino di composto sui rettangoli di pasta e chiudere i rettangoli a forma di barchette, facendo aderire bene i bordi. Cuocere in abbondante acqua salata o, meglio, in brodo di carne, e condire in una pirofila a strati con il burro fuso e il restante grana. |
fonte:cibo60