Barca o Veliero di San Pietro

A cura di Paolo Minotti

Ogni anno il 29 giugno Roma celebra la festa dei patroni della città, i santi Pietro e Paolo e per la capitale è un vero e proprio giorno festivo, in cui non si lavora. Qualcuno ricorderà che fino al 1976 il giorno dei Santi Pietro e Paolo era festivo in tutta Italia, ma la festività è stata abrogata nel marzo 1977, rimanendo solo come festa patronale per la città di Roma. Quello che però non tutti sanno è che questa data presenta alcune interessanti curiosità, come il fatto che non rappresenta l’effettivo anniversario del martirio dei due santi o il motivo per cui vengano festeggiati insieme, ed è legata a storie e leggende.

La tradizione contadina da sempre si serve di rituali alla cui base vi sono credenze popolari, leggende o storie di santi. Tra queste vi è la tradizione nota come barca (o veliero) di San Pietro, un affascinante rito popolare rurale, diffuso ancora oggi soprattutto in alcune zone del nord e centro Italia.
Nella notte tra il 28 e il 29 giugno, in occasione della festa di San Pietro e Paolo, nelle campagne si celebra un rito molto particolare per capire come sarà il tempo ma anche come andrà il raccolto e il destino dei componenti della propria famiglia. Si tratta di un’usanza che si serve di pochi ingredienti e materiali: un contenitore di vetro, una chiara d’uovo e la magia della notte di San Pietro e Paolo! Se avete intenzione di provarla, ecco come si procede.
La sera del 28 giugno si riempie di acqua un ampio contenitore di vetro, all’interno si fa colare una chiara d’uovo e si mette a riposare per tutta la notte all’aperto o su un davanzale al chiaro di luna, lasciando che la soluzione di acqua e uovo prenda anche la prima rugiada del mattino. Secondo la leggenda, saranno i santi Pietro e Paolo a compiere nella notte la magia, in particolare sarà l’apostolo Pietro (ricordiamo che era un pescatore) che alla vigilia della sua festa dimostra la sua vicinanza ai fedeli soffiando all’interno del contenitore e facendo così apparire il veliero.
Intravedere la barca di albume però non basta, occorre interpretare il risultato. A seconda dell’aspetto del veliero e di come si posizionano i filamenti dell’albume, si dice che si possano avere premonizioni sul proprio futuro: le vele aperte prometterebbero bel tempo, quindi un buon raccolto e salute, mentre le vele chiuse sono un presagio di pioggia e tempi meno allegri in arrivo.

Ma, al di là della leggenda, perché si forma davvero la barca? Il fenomeno è dovuto semplicemente alla diversa temperatura della notte (più fresca) che permette all’albume di rapprendersi formando ciò che ai nostri occhi appare come un veliero. Inoltre, avendo l’albume una maggiore densità rispetto all’acqua, tende ad affondare, creando i filamenti, ossia gli alberi della barca.

Come sarà il vostro veliero?

Pubblicato su 24orenews Magazine Giugno 2023

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