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”VANTAGGI MATRIMONALI”

…a cura di Arianna Garavaglia

(Pazienti.org, 16dic10) Essere single, forse, andrà di moda in televisione ma pare sia un rischio per la salute. Sembra infatti che un matrimonio felice, o almeno non troppo conflittuale, allunghi la vita. A confermarlo sono diversi studi che dimostrano che gli sposati si ammalano meno di polmonite e di cancro, soffrono meno di malattie cardiache e subiscono meno interventi chirurgici rispetto al resto della popolazione.

Uno studio statistico olandese, citato dal New York Times, arriva addirittura a concludere che gli sposati hanno minori probabilità di essere vittime di omicidi, di morire in incidenti stradali o di contrarre alcune forme molto aggressive di cancro.

Una delle ricerche scientifiche più articolate sul cosiddetto “vantaggio matrimoniale” è stata condotta da Ronal Glaser e Janice Kiecolt-Glaser, coppia sul lavoro e nella vita, dell’Ohio State University.
I due scienziati – immunologo lui, psicologa clinica lei – studiano dagli anni 80 la psiconeuroimmunologia, una disciplina medica che studia la correlazione tra comportamento, sistema endocrino, immunitario e nervoso. Una delle loro ricerche si proponeva di studiare il legame tra lo stato di tensione cronica provocato dallo stress di una vita matrimoniale turbolenta e il sistema immunitario. Nell’esperimento sono state coinvolte 76 donne, metà delle quali sposata e l’altra metà divorziata. Attraverso test del sangue che misuravano i livelli di produzione di anticorpi e altri indicatori del sistema immunitario, hanno verificato che le donne con una situazione sentimentale più infelice avevano risposte immunitarie più deboli.

Sposarsi, quindi, conviene. Ma che cosa succede ai single di ritorno?
A queste domande risponde uno studio dell’University of Chicago pubblicato lo scorso anno su The Journal of Health and Social Behavior, che ripercorre la storia matrimoniale e le condizioni di salute di novemila uomini e donne tra i 50 e i 60 anni.

Secondo questa ricerca i vedovi e i divorziati subiscono un declino fisico dal quale non si riprendono più. Queste persone soffrono più spesso di malattie croniche (come il diabete) e di problemi di mobilità, sia di chi è ancora sposato, sia di coloro che non  sono mai stati sposati. Per i divorziati e i vedovi un piccolo aiuto, in termini di salute, viene da un altro matrimonio che riduce il pericolo di depressione ma non migliora i problemi legati alle malattie croniche o di mobilità.

Il rapporto tra matrimonio e salute è stato preso molto seriamente negli Stati Uniti dove, ricorrendo al solito spirito pragmatico, l’U.S. Department of Health & Human Services (più o meno l’equivalente del nostro ministero della Salute) dal 2006 finanzia con 150 milioni di dollari l’anno programmi  per la riduzione dei divorzi. Tra i deterrenti utilizzati dai consulenti?  I benefici sulla salute dell’essere sposati.

 

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