Giornata Mondiale del Capello del 6 marzo, Calvizie, stress e benessere: l’importanza di un approccio olistico alla cura dei capelli
In Italia, un’alta percentuale di persone soffre di problemi ai capelli.
- La Giornata Mondiale del Capello è un’occasione per sensibilizzare sull’importanza di combinare cure mediche e trattamenti estetici
La salute e la bellezza dei capelli sono temi di grande attualità in Italia, dove si stima che circa il 39% degli uomini e il 13% delle donne soffrono di calvizie o diradamento significativo. Questi numeri – come confermano le fonti Istat di Salute e Sanità – sottolineano l’importanza di una corretta gestione della salute del cuoio capelluto e dei capelli, che coinvolge sia tricologi, sia parrucchieri.
La tricologia, una specializzazione medica
Dedicata allo studio, cura e ricostruzione dei capelli, si trova spesso a interagire con il lavoro dei parrucchieri, professionisti focalizzati sull’aspetto estetico. Questa interazione, se non gestita correttamente, può avere conseguenze significative sulla salute del cuoio capelluto.
Le problematiche dei capelli sono varie e complesse. Secondo recenti studi pubblicati su Le Scienze (edizione italiana di Scientific American), lo stress, fattore sempre più presente nella società moderna, è responsabile di circa il 30% dei casi di caduta dei capelli. Altri fattori includono squilibri ormonali, cambiamenti stagionali e traumi.
Il lavoro del medico tricologo,
che può richiedere mesi di cure mirate, rischia di essere vanificato da interventi non adeguati del parrucchiere.
La mancanza di informazione e la leggerezza con cui vengono talvolta effettuati trattamenti tecnici possono causare danni significativi
Un recente sondaggio uscito su Adnkronos Demografica ha rivelato che il 65% degli italiani considera la salute dei propri capelli un aspetto importante del proprio benessere generale. Tuttavia, solo il 40% è consapevole dei potenziali rischi associati a trattamenti estetici aggressivi.
Per affrontare questa problematica arriva il consiglio del S.I.Tri.– Società Italiana di Tricologia e Chirurgia della Calvizie:
“Il cuoio capelluto, come la cute, comunica con il sistema nervoso, con il sistema endocrino, immunitario, gastroenterico e rappresenta il teatro su cui si manifestano i segni di molte malattie internistiche, pertanto il medico tricologo deve avere buone conoscenze di clinica, endocrinologia, immunologia, ma anche di psicologia” precisa Andrea Marliani, Presidente emerito e fondatore di S.I.Tri.
“Al giorno d’oggi, i progressi della ricerca scientifica sulla fisiologia del capello e sulla patogenesi di molte delle affezioni tricologiche più frequenti, insieme alla messa a punto di terapie efficaci, hanno fatto sì che il medico ed in particolare il dermatologo, abbia recuperato un ruolo centrale in questo settore, superando i vecchi pregiudizi e le perplessità“, prosegue Marliani.
Un approccio integrato potrebbe migliorare la salute dei capelli, ma anche contribuire al benessere psicologico dei pazienti. Infatti, il 18% degli italiani dichiara secondo una ricerca Istat pubblicata da Infodata del Sole 24ore che la condizione dei propri capelli influisce significativamente sul proprio stato di benessere mentale.
In occasione della Giornata Mondiale del Capello è fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza della cura dei capelli.
Va tenuto conto di un processo olistico che coinvolge sia degli aspetti medici, sia di quelli estetici, garantendo così non solo la bellezza, ma soprattutto la salute a lungo termine dei capelli e cuoio capelluto.