Pappagalli Colibri Compressed
Pappagallo e Colibri

A cura di Valeria Mauro

Stiamo parlando dei pappagalli, i nostri piccoli amici “parlanti”, caratteristica che li rende speciali. In realtà, più che saper parlare, questi straordinari animali sanno riprodurre dei suoni, sono dei perfetti imitatori! È da precisare che non tutti i pappagalli parlano, ma esiste una predisposizione fisica che limita o aumenta le possibilità d’espressione parlata che varia a seconda della specie. In ogni caso, anche se esiste una certa predisposizione di specie, la capacità di imitare la voce umana è comunque un’attitudine individuale che va stimolata e allenata nel tempo. Perché ciò avvenga è necessario che l’animaletto si trovi a proprio agio nel luogo in cui vive e che abbia instaurato un buon rapporto con chi li ha adottati. Ogni esemplare svilupperà un suo modo di riprodurre parole, in base alla grandezza della trachea e anche alla posizione della lingua, che a seconda di come viene spostata può migliorare e regolare il flusso d’aria che veicola il suono, proprio come facciamo noi quando cantiamo! Ci sono anche altre specie di uccelli che hanno la capacità di riconoscere e di riprodurre dei suoni come il Merlo indiano, l’uccello Lira e il Colibrì. A scoprire questa loro peculiarità sono stati degli scienziati americani che, affascinati come tutti dai jingle con cui si esibiscono, tramite studi e ricerche sui loro cervelli hanno confermato l’esistenza di sette aree cerebrali addestrate a suddette funzioni. Possedere la capacità di ascoltare i suoni, per poi impararli e riprodurli a loro volta, dunque non è solo merito dell’istinto, bensì dipende dall’apprendimento e dall’imitazione. Questo ci fa capire l’intelligenza, oltre alla straordinaria bellezza di questi animali: il loro cervello si è modellato sulla base di stimoli provenienti dall’ambiente esterno per lo stesso principio alla base dei processi di elaborazione del linguaggio umano. imparano le vocalizzazioni durante la loro infanzia, e applicando la loro effettiva capacità mnemonica, copiano i “motivetti” intonati dagli esemplari adulti per mezzo di quegli stessi meccanismi neuronali attivi ed impegnati durante l’apprendimento del linguaggio umano. La cosa ancora più simpatica su cui riflettere è che, così come noi esseri umani parliamo in modo differente l’uno dall’altro in base all’area geografica di provenienza, così anche questi canterini hanno diversi modi di “fischiettare”: esistono dei veri dialetti canori, che mutano a seconda della provenienza, e che potrebbero essere paragonati a quelli umani. Una curiosità: un simpatico pappagallino, il Calopsite, molto comune e facilmente addomesticabile, è capace di imparare qualsiasi motivetto vogliate insegnargli, purché glielo ripetiate con pazienza: su youtube troverete tanti divertenti filmati!

tratto da Milano 24orenews Marzo 2019

Cover MI24 Marzo 2019

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