Nei tempi pionieristici dell’automobilismo su strada il pieno si faceva in drogheria, le latte di benzina si vendevano ai lati delle strade e perfino in farmacia. In seguito, sul finire dell’Ottocento, l’aumento delle vetture circolanti, soprattutto negli Stati Uniti dove la corsa all’automobile si era fatta impetuosa, rese indispensabile l’apertura dei primi punti di rifornimento dotati di distributori.
Il 5 settembre del 1885 lo statunitense Sylvanus Bowser ebbe l’idea di rivedere e correggere la classica pompa utilizzata nei pozzi d’acqua per renderla adatta al rifornimento di benzina. La prima rudimentale pompa era completamente manuale, funzionante a stantuffo, e dotata di un rubinetto per il rifornimento. Bowser brevetto la sua invenzione soltanto due anni dopo, nel 1887, cosa che non gli impedì di sfruttarla economicamente con la nascita e il successivo florido sviluppo della ditta omonima specializzata nella produzione e commercializzazione dei primissimi modelli di pompe di sua ideazione.
Ancora oggi in Paesi come l’Australia e la Nuova Zelanda con il termine “bowser” si e soliti indicare le pompe di carburante. I primi distributori di benzina elettrici si diffusero a partire dagli anni Venti e dieci anni dopo divennero anche automatici. Un altro passo avanti per gli automobilisti si ebbe negli anni Settanta, quando iniziarono a diffondersi i self service e i distributori divennero elettronici.
Giorgio Cortese