LOCANDINA IG NUDE

Anonima” è un invito spontaneo che indaga il tessuto della nostra città.MANIFESTO

Attraverso una documentazione fotografica collettiva, si chiede alle persone di passaggio di immortalare quei non luoghi riconoscibili dal cibo basic e dai tabloid sfogliati e lasciati a metà. Sono tutti quei luoghi che nella loro semplicità sopravvivono ancora e che ci lasciano qualcosa rappresentando una cultura locale genuina. “Anonima” nasce come un progetto per la Milano Arch Week 2024, promossa da Triennale, Politecnico e Comune di Milano.  Si tratta di un’iniziativa che comprende una call fotografica online, ispirata dalla tematica del festival – Weak Architecture – Architettura Debole e nasce come un invito spontaneo aperto a tutti.

Nel dettaglio l’intento è quello di far riflettere le persone “passing by” della città in merito al concetto del non luogo valorizzando tutti quei posti anonimi, sconosciuti, demodé e apparentemente trascurati della nostra routine milanese che però ci suggeriscono un’atmosfera o semplicemente una sensazione in quanto parte della nostra cultura locale genuina.  Si vuole in questo modo condividere più suggestioni possibili tramite la call documentata via https://www.instagram.com/anonima_milano/  (in forma completamente gratuita e aperta fino al 20 maggio) al fine di esporre la documentazione raccolta online in un unico momento – mostra durante il festival previsto per il 23 maggio 2024 presso la galleria d’arte Galera, Palazzo Ina di Piero Bottoni, in Corso Sempione 33.

VCS & Partners  HI LITE Next  Grafix Milano Griven
Data: 23 maggio – apertura al pubblico dalle 14:00 – apertura ufficiale evento dalle h.17:00  Luogo: Galleria d’arte Galera, Palazzo Ina di Piero Bottoni, Corso Sempione 33 Milano

Per maggiori informazioni:  anonima.milano1@gmail.com
ideatrice del progetto: Monica Forte  monicaforte01@gmail.com

altri nominativi referenti del progetto:  Anastasia Paltseva,Erpinio Labrozzi,Mariluna Famà,Andrea Bonatti,Antonio Viola,Giulia Todeschini.

Siamo sempre più attratti dai posti nuovi e da quelli di tendenza, ma se osservassimo meglio quei luoghi che frequentiamo abitualmente e distrattamente tutti i giorni, li troveremmo davvero così impersonali e deboli?” Anonima.

Articolo precedenteStarlight, la novità primavera-estate 2024
Articolo successivoIl Wired Next Fest torna a Milano