L'occhio della storia Il territorio di Lovere nel racconto dellimmagine r
L'occhio Della Storia Il Territorio Di Lovere Nel Racconto Dellimmagine R

Francesco Macario e Alberto Bianchi “L’occhio della storia. Il territorio di Lovere nel racconto dell’immagine”

L'occhio della storia  Il territorio di Lovere nel racconto dellimmagineBergamo alta Domenica 5 maggio 2019 alle ore 11:00

Museo Cividini nella Antica Zecca, via Donizetti 18/a

Nell’incontro a cura dello scultore Pierantonio Volpini e introdotto dalla scrittrice e giornalista Mimma Forlani vedrà protagonista lo storico e ricercatore Francesco Macario. Si snoderà in due momenti: nel primo avverrà la presentazione del libro dal titolo “L’occhio della storia. Il territorio di Lovere nel racconto dell’immagine”, che ha come coautori Francesco Macario e Alberto Bianchi ed è stato pubblicato nel 2016 nella Collana del Centro Civico Culturale di Lovere, La Cittadina Edizioni.

Sempre nella stessa collana sono state pubblicati libri dedicati a Lady Wortley Montagu, al pittore fiammingo Jan de Herdt ed al sacerdote Agostino Camotto. Pubblicazioni di alta qualita nei contenuti e nella veste grafica che confermano la qualità della storia culturale, sociale e produttiva della città di Lovere, città sia della Galleria e Accademia Tadini e della storica fabbrica Italsider ora Lucchini.

Il libro, è nato a seguito di un attento, lungo e rigorosamente scientifico lavoro di ricerca, degli storici Alberto Bianchi e Francesco Macario ed è ricco di documenti inediti e diuna ampia ed esaustiva iconografia, uno libro veramente utile alla conoescenza del Borgo Antico della città di Lovere. Il libro è un piacere per la mente e per gli occhi per la presenza di tantissime immagini e riproduzioni accurate di documenti, tabelle e dettagli che stimolano domande e danno risposte a curiosità che forse prima di approcciarci al libro non immagini.Una volta conclusa la presentazione del libro sarà poriettato un multimediale divulgativo sulla storia che possiamo dire millenaria della fortezza di Bergamo edificata sulla collina di San Vigilio conosciuta ora come “Castello di San Vigilio” e dal nome originario “Castrum Capelle” denominazione dovuto alla presenza nell’area dove è stato edificato il primo “Castrum” di una Cappella “Capella” dedicata a Maria Maddalena.

La Proiezione sarà accompagnata dalla lettura dei testi dal vivo dall’attore Enrico Masseroli.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.

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