ENNESIMA MILANO
Ennesima Milano

MILANO TRIENNALE 
  ENNESIMA

  Una mostra di sette mostre sull’arte italiana
  A cura di Vincenzo de Bellis

Direzione   artistica: Edoardo Bonaspetti, Curatore Triennale Arte 
dal  26 novembre 2015  al  6 marzo 2016

Vettor Pisani, L’eroe da camera. Tutte le parole dal silenzio di
Duchamp al Rumore di Beuys,

Esperimento, Rome 1972. Vettor Pisani and Monica Strebel. Photo by
Elisabetta Catalano

Mimma Pisani Collection

courtesy Elisabetta Catalano Archive

Milano: Dal   26 novembre 2015 al 6 marzo 2016 la Triennale di Milano presenta Ennesima.   Una mostra di sette mostre sull’arte italiana, a cura di Vincenzo   de Bellis. Non “una” mostra sull’arte italiana ma, letteralmente, “una   mostra di mostre” che, attraverso sette percorsi, cerca di esplorare   gli ultimi cinquant’anni di arte contemporanea in Italia raccogliendo più   di centoventi opere di oltre settanta artisti dall’inizio degli   anni Sessanta ai giorni nostri, in un allestimento che si estende sull’intero   primo piano della Triennale di Milano.
 
  Il titolo prende ispirazione da un’opera di Giulio Paolini, Ennesima   (appunti per la descrizione di sette tele datate 1973), la cui prima   versione è suddivisa in sette tele. Da qui il numero di progetti espositivi   in cui si articola la mostra di de Bellis per la Triennale: sette mostre   autonome, intese come appunti o suggerimenti, che cercano di esplorare   differenti aspetti, collegamenti, coincidenze e discrepanze, nonché la   grammatica espositiva della recente vicenda storico-artistica italiana. Sette   ipotesi di lavoro grazie alle quali leggere, rileggere e raccontare l’arte   italiana anche attraverso l’analisi di alcuni dei formati espositivi possibili:   dalla mostra personale all’installazione site-specific, dalla collettiva   tematica alla collettiva cronologica, dalla collettiva su uno   specifico movimento alla collettiva su un medium fino alla   mostra di documentazione. Non un unico progetto che cerchi a tutti i   costi connessioni tematiche o stilistiche, cronologiche o generazionali,   bensì una piattaforma che provi a ipotizzare la compresenza di questi formati   e di altri possibili, per raccontare uno spaccato degli ultimi cinquant’anni   di produzione artistica.   Il percorso di Ennesima inizia così con la collettiva   tematica dal titolo Per la scrittura di un’immagine,   focalizzata sull’analisi della centralità dell’iconografia nella produzione   artistica italiana dagli anni Sessanta a oggi, per proseguire con la mostra   collettiva su un movimento artistico intitolata L’immagine della   scrittura: Gruppo 70, poesia visuale e ricerche verbo-visive e   dedicata alla Poesia Visiva, e ancora con Alessandro Pessoli:   Sandrinus, il tutto prima delle parti, la prima mostra personale   dell’artista in un’istituzione pubblica italiana. Snodo centrale del percorso   è la mostra collettiva su un medium: La performance dal tempo   sospeso: il tableau vivant tra realtà e rappresentazione, che si   concentra sulla performance, con l’obiettivo di presentare un’analisi del suo   sviluppo attraverso un focus sul sottogenere del tableau vivant, a cui segue L’archivio   corale: : lo Spazio di via Lazzaro Palazzi, l’esperienza dell’autogestione e   AVANBLOB, mostra di documentazione che a venticinque anni di distanza   rende omaggio alle attività del gruppo di ex studenti di Luciano Fabro   proponendo un primo tentativo di storicizzazione. Conclude il percorso 2015:
  tempo presente, modo indefinito
, mostra collettiva generazionale
che   ruota attorno a una selezione di artisti nati tra la metà degli Anni Settanta   e Ottanta. L’intero allestimento è infine costellato di interventi   site-specific in punti cruciali del percorso espositivo, raccolti sotto   il titolo di Qui, ora e altrove: Site-Specific e dintorni, che   si inseriscono in maniera trasversale rispetto alle altre sei mostre.   Sette tentativi, dunque, sette suggerimenti, sette possibili analisi e   interpretazioni dell’arte italiana contemporanea: in questo modo Ennesima   privilegia, rispetto a una visione univoca, delle prospettive multiple che,   come tali, nella loro parzialità possono essere considerate un campionario di   approcci diversi all’arte contemporanea. Gli spazi del primo piano della   Triennale verranno dunque suddivisi secondo un preciso percorso,   attraverso il quale visitatore sarà guidato alla scoperta delle sette mostre   che potranno così essere percepite come autonome e autosufficienti, ma anche   come parte di una visione più ampia che le comprende tutte.   Partendo da questa sua natura “plurale”, nata dallo studio e dall’analisi di   grandi rassegne recenti e meno recenti alle quali, in vari modi – dalla   citazione alla reazione – vuole rendere omaggio, il progetto si configura   dunque come una meta-mostra: una mostra che riflette su se stessa,   sulla pratica espositiva e sui meccanismi che ne regolano il funzionamento, e   che svela nel suo stesso impianto sia la grammatica che ha portato a certe   scelte sia, al contempo, la totale soggettività delle stesse, delineando così   un affresco composito del sistema contemporaneo italiano nelle sue diverse   specificità.
 
  Artisti:
  Vincenzo Accame, Vincenzo Agnetti, Alessandro Agudio, Mario   Airò, Yuri Ancarani, Giorgio Andreotta Calò, Francesco Arena,   Stefano Arienti, Massimo Bartolini, Gianfranco Baruchello,   Vanessa Beecroft, Alighiero Boetti, Monica Bonvicini,   Lupo Borgonovo, Ugo Carrega, Elisabetta Catalano,   Maurizio Cattelan, Giuseppe Chiari, Francesco Clemente,   Roberto Cuoghi, Danilo Correale, Gino De Dominicis,   Patrizio Di Massimo, Luciano Fabro, Lara Favaretto,   Vincenzo Ferrari, Linda Fregni Nagler, Giuseppe Gabellone,   Alberto Garutti, Francesco Gennari, Paolo Gioli, Massimo   Grimaldi, Adelita Husni-Bey, Emilio Isgrò, Jannis Kounellis,   Ketty La Rocca, Gruppo di via Lazzaro Palazzi (Mario Airò, Enzo   Buonaguro, Matteo Donati, Stefano Dugnani, Giuseppina Mele, Chiyoko Miura,   Liliana Moro, Andrea Rabbiosi, Bernhard Rüdiger, Antonello Ruggieri, Adriano   Trovato, Massimo Uberti, Francesco Voltolina), Marcello Maloberti,   Lucia Marcucci, Nicola Martini, Fabio Mauri, Mario Merz,   Marisa Merz, Eugenio Miccini, Luca Monterastelli,   Liliana Moro, Maurizio Nannucci, Alek O., Martino Oberto,   Luigi Ontani, Luciano Ori, Giulio Paolini, Pino Pascali,   Diego Perrone, Alessandro Pessoli, Lamberto Pignotti,   Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Paola Pivi,   Luigi Presicce, Carol Rama, Pietro Roccasalva, Andrea Romano,   Gianni Emilio Simonetti, Rudolf Stingel, Santo Tolone,   Franco Vaccari, Francesco Vezzoli, Luca Vitone.
 
  Ennesima sarà accompagnata da una pubblicazione in sette   libri e da una guida-catalogo a cura di Vincenzo de Bellis ed edita da   Mousse Publishing, che rispecchierà la divisione in sette parti della   mostra e sarà arricchita da contributi, saggi e testi critici inediti,   commissionati per l’occasione, a curatori e critici italiani delle ultime   generazioni, che negli ultimi anni si sono distinti sia a livello nazionale   che internazionale: Cristina Baldacci, Lorenzo Benedetti,   Barbara Casavecchia, Laura Cherubini, Vincenzo de Bellis,   Eva Fabbris, Luigi Fassi, Francesco Garutti,   Massimiliano Gioni, Andrea Lissoni, Luca Lo Pinto,   Francesco Manacorda, Simone Menegoi, Paola Nicolin,   Allegra Pesenti, Andrea Pinotti, Alessandro Rabottini,   Letizia Ragaglia, Nicola Ricciardi, Alberto Salvadori,   Marco Scotini, Andrea Viliani, Elena Volpato, Giorgio Zanchetti.
 
 
  Ennesima
  Una mostra di sette mostre sull’arte italiana
  A cura di Vincenzo de Bellis
  Direzione artistica: Edoardo Bonaspetti, Curatore Triennale Arte
 
  26 novembre 2015 – 6 marzo 2016
  Conferenza Stampa: 25 novembre, ore 11.00
  Inaugurazione: 25 novembre, ore 19.00

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