“Autoctoni che passione” e “Tasting Lagrein” eleggono i loro awards
Degustazioni, incontri, rassegne e premiazioni. Per questa decima edizione Autochtona ha riconfermando il successo delle precedenti edizioni. Tanti gli appuntamenti che hanno impreziosito il calendario della due giorni di Fiera Bolzano. Nella mattinata del 21 ottobre, il Forum nazionale dei vini autoctoni è stato anticipato da un incontro dedicato al linguaggio del vino naturale, promosso da Vinarius, al termine del quale l’area del Conegliano Valdobbiadene – zona di produzione del Prosecco Superiore – ha ricevuto il “Premio al Territorio”. Il riconoscimento viene assegnato biennalmente dall’Associazione delle Enoteche Italiane alla denominazione geografica particolarmente vocata dal punto di vista vitivinicolo. A seguire l’apertura ufficiale della manifestazione, avvenuta in contemporanea con Hotel, Fiera specializzata per hotellerie e ristorazione giunta quest’anno alla 37° edizione. Protagoniste indiscusse dell’ente fieristico di Bolzano sono state le oltre 300 etichette di vini con percentuali superiori al 95% da vitigni autoctoni italiani, provenienti da cantine con produzione limitata. Tra gli appuntamenti più significativi del calendario 2013 di Autochtona, la selezione dedicata ai migliori vini in esposizione: “Autoctoni che Passione!”, svoltasi il 22 ottobre. La giuria, presieduta da Antonio Paolini (giornalista de L’Espresso) e composta da prestigiosi wine journalist italiani e internazionali, ha assegnato gli “Autochtona Award” ai vini vincitori delle cinque categorie in gara. Partendo dal Friuli Venezia Giulia, il premio “Miglior Vino Dolce” è andato all’Ucelut 2009 di Castelcosa srl. È volato in Emilia Romagna l’award nella categoria “Migliori Bollicine”: l’etichetta vincitrice è risultata il Lambrusco Rosé di Modena DOC Metodo Classico 2010 di Cantina della Volta. All’Abruzzo va invece il riconoscimento del “Miglior Vino Bianco” con l’Abruzzo DOP Montonico superiore 2012 di Vini La Quercia. Scendendo più a Sud, sale sul podio la Puglia: il premio di “Miglior Vino Rosso” è andato al Salento IGT Negroamaro Le Braci 2006 dell’Azienda Monaci. L’azienda valdostana La Source si è aggiudicata infine il “Premio Speciale Terroir” – tradizionalmente assegnato all’etichetta che meglio rappresenta l’espressione del vitigno legato al suo territorio di riferimento – con il vino Valle d’Aosta DOP Petite Arvine 2011. Da segnalare, la vittoria per il secondo anno di Cantina della Volta nella categoria “Migliori Bollicine”. Già nell’edizione 2011 la Cantina originaria di Bomporto (Modena) aveva ottenuto il riconoscimento nella medesima categoria per il Lambrusco di Modena Spumante Metodo Classico 2009. Il Turmhof 2012 della Cantina Tiefenbrunner è salito sul podio di “Tasting Lagrein” aggiudicandosi il premio “Miglior Lagrein”. Per la categoria “Miglior Lagrein Riserva/Selezione”, il vino premiato è il Taber 2011 di Cantina Bolzano. Novità di questa terza edizione della rassegna è la menzione speciale “Cantina del Lagrein”, assegnata dalla giuria all’azienda che ha ottenuto il punteggio più alto nella somma delle due categorie. Vincitore del riconoscimento per i suoi picchi di qualità sia nel base sia nel riserva è la Cantina Niedermayr di Cornaiano (Bolzano). Anche questa rassegna, avvenuta il 23 ottobre, si conferma uno degli appuntamenti più interessanti nel calendario di Autochtona, il Forum nazionale dei vini del territorio a Fiera Bolzano che quest’anno ha tagliato il traguardo delle dieci edizioni. La degustazione comparativa dedicata al vitigno a bacca rossa altoatesino è stata realizzata negli spazi espositivi dell’ente fieristico grazie alla collaborazione del Consorzio Vini Alto Adige e FWS – Associazione Vignaioli dell’Alto Adige. La giuria – presieduta dal giornalista di Guida l’Espresso, Pierluigi Gorgoni – è stata chiamata a scegliere le due tipologie di lagrein tra 63 etichette. Come già lo scorso anno, a comporre la giuria di “Tasting Lagrein” sono stati prestigiosi wine journalist italiani e internazionali. Oltre a Pierluigi Gorgoni, nell’ordine hanno partecipato: Alessandro Franceschini, giornalista Spirito di Vino; Roger Morris, giornalista Wine & Spirits Magazine (Usa); Pierre Thomas, giornalista e blogger (Svizzera); Remo De Martini, Vinarius; Lorenz Martini, Andreas Berger e Roland Schmid in rappresentanza del Consorzio Vini Alto Adige.Dal 2000 in Alto Adige la superficie vitata dedicata al Lagrein è passata da 300 ad oltre 400 ettari, con un incremento del 30%. La zona di maggior elezione sono i terreni ghiaiosi e sabbiosi che costeggiano Bolzano e l’area della Bassa Atesina, oltre che l’Oltradige.
Info; www.autocthona.it – www.hotel.fierabolzano.it
Giovanna Moldenahuer