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Giancarlo Mazzuca e Silvana Giacobini “insieme” agli Amici della lirica

… a cura di Alessandro Trani

Milano, 3 luglio: ultimo appuntamento degli Amici della Lirica prima della consueta pausa estiva. Questa volta, la presidente Daniela Javarone ha voluto dedicarlo a ben due ospiti d’eccezione, Silvana Giacobini e Giancarlo Mazzuca, che rispettivamente hanno presentato i loro ultimi libri: “Il leone di Terracotta” e “Compagni di Camera”. Due personaggi profondamente diversi ma con una grande passione in comune, quella per il “mestiere della penna”. Dopo i consueti saluti e ringraziamenti a chi ha contribuito ad organizzare l’evento (ricordiamo, oltre all’aspetto ludico-culturale, il costante impegno dell’associazione per la solidarietà) Daniela Javarone ha consegnato le “targhe della bontà degli Amici della Lirica” a due persone, Mariolina Moioli e Andrea Mascaretti, che si distinguono da sempre per l’impegno sociale, occupandosi dei più deboli.

A conquistare per prima la scena è la storica direttrice di “Gioia” e fondatrice di “Chi” e di “Diva e donna”, Silvana Giacobini, qui in veste di scrittrice. “Il leone di terracotta” narra l’avvincente vicenda del suo romanzo giallo, ambientato nel suggestivo paesaggio delle Langhe, la cui protagonista Margot, scrittrice di gialli di successo, accoglie la richiesta di aiuto di una ex compagna di collegio per far luce sulla misteriosa scomparsa, avvenuta ormai molti anni addietro, del fratellastro James. Nell’incalzare crescente dei colpi di scena niente è come appare e il lettore viene trasportato nell’intrigante storia in cui, dietro i rapporti famigliari in apparenza solidi e indissolubili, si celano talvolta ombre che nascondono torbidi segreti. «Se la lettura di questo libro – conclude la Giacobini – potrà aiutare qualcuno a capire che “nulla è ciò che sembra”, sarà per me una grande gioia».

«Premetto che il mio libro è molto più brutto di quello di Silvana Giacobini: non è un romanzo, è un libro abbastanza serio, pesante, amaro, autobiografico, che racconta 5 anni di legislatura». Con queste parole scherza poco dopo Giancarlo Mazzuca, direttore de Il Giorno, con alle spalle una carriera giornalistica di tutto rispetto (ha lavorato al Corriere della Sera, Il Giornale, La Voce e ha diretto il QN e il Resto del Carlino), tornato alla sua professione giornalistica dopo la sua (forse troppo) lunga esperienza di deputato. «Ho scritto “Compagni di camera” dopo aver letto il libro dal titolo “I moribondi di Palazzo Carignano”, di un giornalista parlamentare – Fernando Petruccelli – del primo Parlamento del Regno d’Italia. Ho scoperto che molti dei problemi, delle amarezze di questo mio collega di 150 anni fa erano gli stessi che ho avuto io nei miei 5 anni di legislatura». Quando nel 2007 Silvio Berlusconi si presentò nel suo ufficio per offrirgli una candidatura al Parlamento, Mazzuca, allora direttore del “QN” e del “Carlino”, fu sorpreso, lusingato e molto combattuto. La curiosità, tipica del “vero” giornalista, lo indusse però ad accettare, mai immaginando che in un lustro avrebbe raccolto solo delusioni e amarezze… «All’inizio mi sono rimboccato le maniche, ma sono “rimaste rimboccate per 5 anni” […]. Sulla retrocopertina, in cima, si vede l’aula di Montecitorio deserta e desolata. In realtà una persona c’era, si intravede una mano: ero io che chiedevo di parlare… Un’esperienza, comunque, che non rinnego, un’esperienza di vita che mi ha completato».

Alessandro Trani

Titolo evento:

Slvana Giacobini e Giancarlo Mazzuca ospiti di AMAL

Data evento:

3 luglio 2013

Luogo evento:

Milano – Hotel Principe di Savoia

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© Nick Zonna

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