CLAUDIO BAGLIONI
Claudio Baglioni

Sanremo: dalla sala Roof del teatro Ariston durante la solita conferenza stampa di oggi venerdi 9 febbraio delle 12,30, alla domanda di un collega per il direttore se rifarebbe Sanremo:  

Claudio commenta e risponde «Non rifarei 24 artisti in gara». E Bisio confessa: «Ho invidiato Pio e Amedeo»  Il Festival di Sanremo è quasi finito. E Claudio Baglioni comincia già a tirare le somme. Su quello che eviterebbe di fare nel caso di un Festival numero 3. «Non confermerei il numero di 24 canzoni in gara. Farei 20 brani». Voglioso di rifare il festival? «Magari per due tre anni di seguito …scherza …. Se riuscissi a dormire per un mese di seguito potrei cominciare a pensarci… oggi non ho facoltà di rispondere. Intanto finiamo, poi ci sarà da riflettere, da pensarci. Chissà dove saremo. Anche Bisio riguarda l’esperienza che l’ha portato sul palco di Sanremo. E si lascia andare ad una confessione: «Quando ho visto il pezzo di Pio e Amedeo ho provato l’invidia del comico per la libertà che io non mi sono dato». Essere sacerdoti del festival vuol dire anche «evitare il turpiloquio: ieri sera ho detto ‘cazzò e ‘merdà solo nel monologo, perché lo considero un pezzo di prosa». Interviene sul filo dell’ironia Claudio Baglioni: «Ora basta con le parolacce, la licenza è finita».

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