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      MILANO  

       22 marzo 1687 : Nuit de merveille          

 Lunedì 9 settembre 2013 ore 16

Chiesa di San Francesco di Paola (Via Manzoni, 28) – Milano

ingresso libero fino ad esaurimento posti 

22 marzo 1687 : Nuit de merveille –Musiche di Jean-Baptiste Lully, Marin Marais, Charles Mouton, Louis Couperin

Cristiano Contadin, viola da gamba – Marco Mencoboni, clavicembalo 

«La notte del 22 marzo 1687 fu la prima che la città di Parigi si apprestò a vivere dopo la morte di Jean-Baptiste Lully. La immaginiamo carica di sentimenti forti, gli stessi che questa musica, scandita dai movimenti degli astri celesti, ha il potere di restituire. Non ci sono state comete, forse perché una aveva da poco cessato di risplendere, ma una notte come quella, con tutto il sistema solare che è transitato dal tramonto all’alba, è stata indubbiamente una notte da sogno».

(Cristiano Contadin e Marco Mencoboni).Cristiano Contadin

Per il concerto di lunedì 9 settembre 2013 ore 16, alla Chiesa di San Francesco di Paola, Cristiano Contadin e Marco Mencoboni hanno impostato un programma che parte dalla figura del compositore Jean Baptiste Lully, che aveva dominato la scena musicale parigina del Seicento per circa trent’anni. Aveva vissuto a corte, al servizio di Re Sole fin dal 1653, coltivando la sua crescente influenza, imponendo il modello della tragédie lyrique e amministrando la vita musicale di corte.Fu proprio Lully, a fare la fortuna di un altro compositore del tempo, Marin Marais, detto «l’ange», ingaggiandolo nel 1675 per l’orchestra dell’Opera del teatro del Palazzo Reale. Nato a Parigi nel 1656, Marais fu anch’egli musicista di corte durante il regno di Luigi XIV, del quale divenne assai presto strumentista prediletto. Dal 1686 fino alla morte, Marais, protagonista assoluta della musica per viola da gamba, produsse varie raccolte di musica da camera. Gli stessi elementi, il carattere ‘angelico’, la compostezza dell’estro compositivo, evocazioni della musica vocale coeva, movimenti di danza, effetti descrittivi, si trovano in tutta la musica strumentale francese del tardo Seicento: anche nella musica per liuto di Charles Mouton. Mouton era nato a Parigi, nel 1626. Esempio di autore-didatta, svolse una parte della sua carriera in Italia, a Torino, per rientrare nella capitale francese proprio negli ultimi anni della vita di Lully. Anche Louis Couperin, zio del più famoso François, ultimo autore di questa costellazione, fu musicista alla corte di Luigi XIV. Musicista e compositore di musica per organo, clavicembalo e viola da gamba, fu noto soprattutto per la sua musica per tastiera, di cui la Suite in la minore ne rispecchia lo stile: inventiva melodica e vivacità ritmica, bene illustrano il tramonto della luna e l’imminente sorgere di un nuovo giorno. 

Cristiano Contadin diplomatosi in pianoforte con il M° Somenzi e successivamente in viola da gamba con il M° Biordi, ha iniziato a collaborare con rinomati ensemble italiani e stranieri specialisti e non nella prassi esecutiva antica, tra cui Accademia Bizantina, Il Giardino Armonico, La Venexiana, La cappella de’ Pietà dei Turchini, I Barocchisti, Elyma, Orchestra Filarmonica della Scala, En Chordais, Il Suonar Parlante con i quali ha ricevuto riconoscimenti e premi in ambito nazionale e internazionale (Diapason d’or, Goldberg, Schallplatte der Musik…)Sia in veste di solista che con il quartetto di viole da gamba approfondisce la musica contemporanea eseguendo partiture appositamente scritte da famosi compositori e jazzisti quali Kenny Wheeler, Uri Caine, Don Byron, Ernst Reijseger, Markus Stockausen… Incide tra le altre per Winter&Winter, Deutsche Grammophon, Decca, Sony, EMI Classics, Glossa, Hyperion, Brilliant…Svolge anche attività di ricerca dedicandosi soprattutto al repertorio violistico del XVII e XVIII secolo; per la casa editrice Musedita coordina la collana “La voce dell’Ambasciatore” dedicata alla viola da gamba, mentre per la EDT ha tradotto “The early history of the viol” di I. Woodfield. Attualmente insegna viola da gamba presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia e l’Academy of Music di Esbjerg in Danimarca. Suona una viola da gamba basso veneziana della prima metà del Settecento. Nel 2012 è stato pubblicato per l’etichetta E lucevan le stelle il cd Cantar Bastardo, progetto originale realizzato assieme al baritono Marco Scavazza e dedicato al repertorio italiano vocale e strumentale del ‘500. Tra i prossimi progetti discografici è prevista la registrazione integrale delle opere per viola da gamba di G.P. Telemann per l’etichetta Brilliant. 

Marco Mencoboni, clavicembalista e organista, è nato nel 1961 a Macerata. Ha studiato con Umberto Pineschi, Ton Koopman, Jesper Christensen e Gustav Leonhardt e ha conseguito presso il Conservatorio di Lecce il diploma superiore in Vocalità Rinascimentale con il massimo dei voti. Da anni si dedica alla ricostruzione del repertorio musicale antico delle Marche; al suo lavoro di ricerca si deve infatti la riscoperta della prassi del cantar lontano, modalità esecutiva della musica vocale che si realizzava nel Rinascimento disponendo i cantori in diversi punti dello spazio performativo, in modo che non fossero visibili e che il risultato sembrasse prodotto da tanti cori. Dal 1999 Mencoboni è direttore artistico del Festival Cantar Lontano, che si tiene ogni anno ad Ancona. Ha fondato e dirige l’etichetta discografica E lucevan le stelle Records per la quale ha prodotto una trentina di dischi dedicati alla musica inedita della sua terra. Si esibisce regolarmente nei più importanti festival musicali e dal 2011 fa parte del Consiglio di amministrazione del REMA (Réseau Européen de la Musique Ancienne, Parigi), network europeo dei festival di musica antica sostenuto dall’Unione Europea. Sempre dal 2011 collabora con Pier Luigi Pizzi intorno all’opera di Monteverdi sia sacra che profana. È regolarmente direttore ospite della FORM, l’Orchestra Filarmonica delle Marche. Ha vinto numerosi premi e riconoscimenti; il Metropolitan Museum di New York gli ha commissionato un importante progetto di restituzione musicale. Nel 2010 ha realizzato in prima mondiale al Porto di Ancona uno spettacolare concerto dove dall’alto di una gru ha diretto le sirene di sette navi ormeggiate nelle varie banchine del porto, unendo le loro note alle voci di quattro cantanti disposti anch’essi sulle gru del porto. Il suo ultimo progetto si è concretizzato con la nascita dell’orchestra barocca Canalgrande (2012), composta da giovani musicisti provenienti da tutte le nazioni bagnate dal mare Adriatico. Nel 2013 è presente come direttore alla Cité de la Musique di Parigi e alla Casa da Musica di Porto.

 

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