Scuola Pensioni: beffa quota 100 per docenti, Ata e presidi
Le notizie sull’anticipo pensionistico in via di approvazione provengono da uno degli esponenti maggiori del Ministero del Lavoro, il sottosegretario Claudio Durigon (Lega), il quale parla di “misura non strutturale” e riduzione del numero di lavoratori beneficiari inizialmente previsti. I ritardi per il via libera al decreto, inoltre, mal si conciliano con i tempi della scuola: avviare la macchina di quota 100 nel 2019 inoltrato equivale a dire che i lavoratori della scuola non potranno lasciare il servizio il prossimo mese di settembre, unica “finestra” possibile per chi lavora a scuola, ma solo alla fine dell’estate successiva.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Sarebbe una beffa cosmica, perché mentre in Europa si continua ad andare via dalla scuola a 63 anni, senza penalizzazione, noi continuiamo a trattare i nostri insegnanti come dei ‘paria’. Come se non svolgessero una professione a rischio burnout e come se la categoria fosse tra le più giovani al mondo, anziché la più vecchia.
Noi però non ci rassegniamo: nel ddl sulla Legge di Stabilità, abbiamo chiesto alle commissioni di competenza l’estensione del carattere gravoso per tutti i docenti e l’accesso alla pensione con i requisiti precedenti alla legge “Fornero”.