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CONAPI, BILANCIO IN CRESCITA E NOMINATO IL NUOVO CDA

Si è svolta a Bologna l’Assemblea Ordinaria annuale dei Soci Conapi, Consorzio Nazionale Apicoltori composto da 281 soci (erano 259 nel precedente esercizio) che rappresentano – in forma singola e associata – oltre 600 produttori, tra cui molti giovani, provenienti da tutta Italia, per 100.000 alveari di proprietà. Il bilancio d’esercizio 2018-2019, approvato all’unanimità, presenta un fatturato di 22,5 milioni di euro (+2,7% sul 2017/2018) e un utile pari a 76.500 euro. Risultati positivi, merito anche delle performance del marchio premium Mielizia presente in grande distribuzione, che assumono ancora più rilevanza considerando il calo generale del mercato: circa -10% a volume*.Premiato il lavoro del CdA, che è stato confermato a larghissima maggioranza. Diego Pagani presidente (Piemonte), Giorgio Baracani, vicepresidente (Emilia-Romagna), Giovanni Guido vicepresidente (Toscana), Paola Bidin (Toscana), Anna Ganapini (Emilia-Romagna), Mario Martino (Campania), che subentra al posto di Piero Pulejo, apicoltore toscano, Davide Mele (Calabria), Nicola Tieri (Abruzzo), Savino Petruzzelli (Puglia), Rosario Stagnitta (Sicilia) e il componente esterno Filippo Traviglia. “È una grande soddisfazione avere ottenuto una fiducia così ampia da parte dei soci” – ha dichiarato il presidente, Diego Pagani, che inizia il suo dodicesimo mandato – . “Chiudiamo il 40° anno con grandi cambiamenti e nuovi progetti. In seguito alla cessione della partecipazione in Alce Nero Spa, il consorzio ha potuto fare finalmente il suo ingresso sugli scaffali della GDO italiana, con una linea biologica a marchio Mielizia Bio che ci sta già dando molte soddisfazioni. L’esercizio che si è chiuso è stato supportato da una stagione che, pur con picchi negativi su alcune produzioni, aveva dato un raccolto soddisfacente: 2.100 tons rispetto alle 1.500 del 2017. È importante sottolineare però che la produzione 2019, che si sta concludendo con gli ultimi conferimenti, indica risultati molto deludenti, incostanti, a macchia di leopardo, con una fortissima contrazione del miele di acacia che ha raggiunto medie mai riscontrate, pari a 2 kg per alveare rispetto ad una media produttiva di circa 25/30 kg. È inoltre in atto un forte deprezzamento a causa dell’ingresso di mieli esteri, extraeuropei, soprattutto da Cina e Ucraina che mettono in grave difficoltà gli apicoltori Italiani ed Europei, tradizionalmente attenti alla qualità delle produzioni. La cooperativa è oggi più che mai uno spazio dove i nostri apicoltori possono crescere, lavorare bene e difendersi meglio dagli attacchi speculativi del mercato.” “Nel corso dell’anno – prosegue Nicoletta Maffini, Direttore Commerciale e Marketing Conapi – abbiamo fatto diversi investimenti, sia in termini di impianti produttivi che di comunicazione, legati in particolare al lancio della nuova brand identity Mielizia Bio, supportato da una strategia di brand extension che affianca al miele altre categorie di prodotto come gelati, frollini e composte di frutta. Un ampliamento di gamma che valorizza ancora di più la nostra offerta: da sempre crediamo in questo comparto, tanto che oggi siamo i maggiori produttori di miele bio e il 45% della nostra produzione è biologica. Fino ad ora questa era dedicata solo all’estero e alla linea Cuor di Miele prodotta in esclusiva per EcorNaturaSì, e da qualche mese finalmente a marchio Mielizia Bio che è già presente nelle principali catene della grande distribuzione italiana, dove il brand segna un +20% del fatturato complessivo rispetto al 2018”.Presente all’assemblea anche l’assessore all’agricoltura dell’Emilia-Romagna, Simona Caselli che, manifestando il proprio apprezzamento per il valore di “aggregazione” che la cooperativa rappresenta, ha tra l’altro sottolineato come sia importante passare da politiche riformiste ad una vera e propria trasformazione che, anche grazie a processi di svecchiamento ed innovazione del comparto agricolo, metta al centro la tutela della biodiversità, e di come occorrano scelte radicali da attuare anche attraverso l’aumento di risorse regionali, laddove non siano sufficienti fondi europei. Ha inoltre ricordato come incentivare la conversione a biologico delle produzioni agricole aiuti l’apicoltura italiana, che infatti rappresenta uno degli obbiettivi che la Regione intende perseguire. “Siete stati avanguardia nel vostro settore e tali dovete rimanere”, l’auspicio finale dell’assessore.

Soddisfazione e apprezzamento sono stati espressi dalla presidente di Legacoop Bologna Rita Ghedini e da Piero Cavrini, vicepresidente di Confcooperative Bologna.

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